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lunedì 25 agosto 2008

Tratte di accesso in tunnel.


ALTO ADIGE - 1 agosto 2008 



di Ezio Danieli



Perizie e poi scavi continui per anni

Scontati i disagi. Residenti preoccupati





 EGNA. In Bassa Atesina partiranno tra breve i sondaggi esplorativi per lo studio di fattibilità della tratta di accesso sud del tunnel di base del Brennero: ad aggiudicarsi l’appalto ed eseguire i lavori su incarico della Provincia è stata la cooperativa Landservice srl con un’offerta di 397.500 euro a fronte di un importo a base d’asta di 416.500 euro. Immediate le reazioni - tutte positive - da parte sia del Partito Democratico che della Volkspartei. Ma nessuno, almeno per ora, ha considerato i prolungati disagi che saranno causati da anni ed anni di scavi e di cantieri al lavoro. 

L’accesso sud verrà potenziato in fasi prioritarie e il tratto tra Bronzolo e Salorno è stato classificato come quinto lotto con carattere di urgenza su richiesta della Provincia e del Ministero delle Infrastrutture. Entro poco tempo verrà esaminata la composizione geologica tra Bronzolo e Ora. Immediate, si diceva, le reazioni positive alla decisione. «È un segnale importante soprattutto in vista della realizzazione della nostra richiesta, avanzata da anni e con forza, di realizzare in galleria la nuova ferrovia del Brennero»: lo dicono l’Obmann Svp della Bassa Atesina, senatore Oskar Peterlini, e la vicepresidente del consiglio provinciale, Rosa Thaler Zelger. Che aggiungono: «Quando, dieci anni fa, il nostro comprensorio avanzò la richiesta di costruire il tracciato in galleria, furono in molti a considerarla irrealizzabile. Perseveranza ed impegno comune sono stati ricompensati». Il 6 novembre del 2006 Peterlini era riuscito ad organizzare un incontro ad Egna con l’allora ministro Di Pietro ed i rappresentanti politici locali. «È stata la prima volta che un ministro è giunto in Bassa Atesina per ascoltare le istanze della popolazione. Allora Di Pietro ci promise di voler operare soltanto d’intesa con gli stessi enti locali», tiene a ricordare il senatore. Soddisfazione, si diceva, è stata espressa anche dal Partito Democratico che ha sottolineato «l’importanza che il tracciato della traccia d’accesso resti in galleria». 

Nessuno - almeno finora - ha preso in considerazione le prospettive visti gli scavi ed i conseguenti cantieri, anche in considerazione del fatto che sarà realizzato, in anticipo, il passante in galleria fra la zona nord di Ora e Cardano con lavori quasi in contemporanea con il tunnel della variante alla statale di Laives e con il completamento della circonvallazione di Ora. È fin troppo facile immaginare l’andirivieni di camion ed altri mezzi, le polveri sollevate e quelle prodotte dai frantoi, i rumori continui, per non parlare delle altre conseguenze ambientali. Solo considerando il «passante» ferroviario ed il completamento delle due circonvallazioni (la percorribilità, dice la Provincia, sarà a partire dal 2011), i prossimi tre anni saranno dunque all’insegna degli scavi sotto la montagna, dell’asportazione prima e del trasporto poi di grandi quantità di materiale, di cantieri e frantoi che opereranno senza un attimo di sosta, di camion che andranno avanti ed indietro.

Finora questa prospettiva ha preoccupato soltanto il consigliere comunale di Laives Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) ma gli amministratori non gli hanno praticamente dato retta.

L’avvio - nelle prossime settimane - dei sondaggi esplorativi per lo studio di fattibilità della tratta di accesso sud del tunnel di base del Brennero sembra essere l’occasione giusta per spiegare anche (e soprattutto) le problematiche future agli abitanti di tutta la Bassa. Le preoccupazioni sono diffuse: in pochi credono che i binari sottoterra porteranno solo vantaggi...



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