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lunedì 25 agosto 2008

Tram, un collegamento utile alla città




























 
Oliver (Pd): «I tempi sono maturi per uno studio di fattibilità»
 
Alto Adige, 30 LUGLIO 2008
 
di Massimiliano Bona







  LAIVES. Voglia matta di tram anche in città. A rilanciare l’idea è stato ieri il vicepresidente della Comunità di valle e capogruppo del Pd a Laives Fabrizio Oliver, che sottolinea la necessità di non fermarsi alle varianti. «Sposo in toto la linea del senatore Peterlini: la mobilità del futuro è legata a filo doppio al tram o alla metropolitana di superficie. È giusto dare precedenza all’Oltradige, ma i tempi sono maturi anche per uno studio di fattibilità per la Bassa Atesina».

I comuni dell’Oltradige stanno facendo pressing sulla Provincia per il tram. La Bassa Atesina rischia di restare tagliata fuori?

 «L’Oltradige si è attivato per tempo e, come vicepresidente della Comunità di valle, faccio anch’io il tifo per la realizzazione, in un lasso di tempo ragionevolmente breve, della linea Caldaro - Bolzano. Premesso questo è giusto che la Bassa Atesina si attivi, facendo presente alla Provincia che non ci si può fermare alle due varianti».

 Il traffico, tra l’altro, è maggiore in Bassa Atesina. A Laives transitano 30 mila auto al giorno, ad Appiano 20 mila nei mesi di punta. La Provincia saprà tenerne conto?

 «L’assessore Michl Laimer ha sempre affermato che prima di prendere in considerazione collegamenti alternativi per Laives e Ora sarebbe stato necessario ultimare le varianti, che i residenti aspettano da 30 anni. È un discorso di buon senso, ma sarebbe utile e lungimirante assegnare ad un professionista, prima del 2011, uno studio di fattibilità per capire se anche in Bassa Atesina ci siano o meno i presupposti per realizzare un collegamento di superficie. Certo, in Bassa il traffico veicolare è più elevato rispetto all’Oltradige e, in sede di programmazione degli investimenti, bisognerà tenerne conto».

 La Svp della Bassa Atesina ora ha pigiato sull’acceleratore: vuole un collegamento ad anello che da Caldaro prosegua per Termeno, Egna, Ora, Bronzolo e Laives. Il Pd resterà a guardare?

 «No, al contrario. Siamo pronti a fare fronte unico con l’Obmann della Volkspartei della Bassa Atesina. Il Pd, di cui sono il capogruppo a Laives, ha sempre considerato la mobilità un tema prioritario. Ora più che mai con il prezzo del petrolio alle stelle».

 Porterà l’argomento all’ordine del giorno della Comunità di valle?

 «Devo parlarne prima con il presidente Schiefer, ma il tema è sicuramente interessante ed ha riflessi sovracomunali. Anche la Bassa Atesina può e deve interessarsi ad un progetto di mobilità sostenibile».





A rilanciare l’idea di un collegamento in superficie - poco importa se un tram (sul modello di quello concepito dall’ingegnere viennese Hermann Knoflacher per l’Oltradige) o un minimetro (basterebbe coinvolgere la Leitner, leader mondiale del settore) - per la Bassa Atesina è stato il senatore della Volkspartei Oskar Peterlini. «Si potrebbe progettare una linea circolare, in grado di collegare l’Oltradige con il capoluogo, ma anche con la Bassa Atesina».












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