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mercoledì 11 febbraio 2009

Pineta, nastro tagliato. Poi le prime auto

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



Via libera ai transiti dopo l’inaugurazione Mussner: «Ora il recupero della vivibilità»



Durnwalder: preziosa la collaborazione data dagli abitanti Prima volata di mine del lotto successivo



LAIVES. Grande festa, ieri mattina a Pineta, per salutare un nuovo passo avanti nel progetto di completamento della variante alla statale 12. Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, hanno tagliato il nastro inaugurale prima del via ai transiti sulla bretella a cielo aperto - un chilometro circa - che toglie il traffico da Pineta, recuperando contemporaneamente un ettaro di terreno tra variante e statale, buono per un parco pubblico. Poi è stata fatta brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

È stato l’assessore Mussner a ricordare il grave disagio subito fin qui dall’abitato «a ridosso del quale passano fino a 25 mila macchine durante il giorno. In questo senso, Laives è seconda solo ad Appiano e quindi era più che giusta la decisione che abbiamo preso, di costruire la variante». L’assessore Mussner ha spiegato con soddisfazione che quest’anno la Provincia ha stanziato maggiori fondi per il settore di sua competenza, soldi che si tradurranno in strutture a favore della collettività. «Debbo anche ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Laives - ha aggiunto Mussner - che hanno scelto un buon progetto e hanno fin dal principio collaborato con noi per la sua realizzazione, altrimenti oggi non saremmo qui ad inaugurare l’opera. Grazie anche alla gente, che ha seguito con attenzione ogni passo del progetto, una cosa che non succede dappertutto».

Le parole di Mussner sono state raccolte anche da Durnwalder che ha sottolineato proprio la buona collaborazione che c’è stata fra tutti per arrivare alla soluzione migliore: «Non c’è mai stata un’opposizione all’iniziativa - ha ricordato Durnwalder - ma sempre collaborazione da parte di tutti e questo ha fatto in modo che non si perdesse tempo. Voi - ha detto rivolto ai presenti - siete riusciti a convincerci a spostare la strada senza fermare l’iter progettuale e abbiamo sempre dialogato per trovare la migliore soluzione. Adesso non vogliamo perdere neanche un minuto», ha concluso il presidente della giunta provinciale annunciando che di lì a poco avrebbe fatto brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

Il sindaco Giovanni Polonioli ha pure manifestato soddisfazione, illustrando brevemente quello che si farà con l’area rimasta libera fra le due strade e ha anche annunciato che il 20 di questo mese verrà inaugurata la nuova stazione ferroviaria.

All’ingegner Pagani, responsabile di progetto, come sempre durante questi incontri pubblici, il compito di illustrare gli aspetti tecnici dell’intervento e di quelli che verranno fatti nei prossimi mesi. La variante davanti a Pineta è costata in tutto poco più di 17 milioni di euro e i lavori erano iniziati il 15 luglio del 2007. Adesso si parte con la galleria di Laives.







«Adesso aspettiamo il verde»



Lo spazio attrezzato è previsto al posto del cantiere



I RESIDENTI La soddisfazione mista ai desideri




LAIVES. Ieri mattina a Pineta è stata anche la festa di tutti coloro che hanno creduto nel progetto di variante a cielo aperto (comitato civico in testa) e hanno battagliato a lungo (lo ha ricordato anche Durnwalder) per imporlo rispetto a quello iniziale, che prevedeva invece la variante interrata sotto l’attuale statale. Tutto questo “popolo” si è dato appuntamento presso il tendone montato nel cantiere di fronte a Pineta.

Paolo Margoni è stato uno di questi e sorride soddisfatto. «Direi che la nuova variante sia proprio al soluzione migliore per noi di Pineta e rispetto al progetto interrato offre migliori soluzioni, prima fra tutte l’eliminazione dei passaggi di mezzi provenienti da sud, cosa che invece non avrebbe garantito il tombone interrato, a causa del quale non si sarebbe potuto realizzare il rondello sud di collegamento. Piuttosto, in questa prima fase abbiamo problemi con i collegamenti e le fermate della Sasa; speriamo siano solo transitori».

Carlo Conci gli fa eco: «Certo che adesso va molto meglio e Pineta entra in una fase nuova e più vivibile per noi residenti. Almeno non ci avvelenano più con i gas di scarico di migliaia di mezzi in transito ogni giorno. Qualche pensiero se lo fanno invece coloro che hanno attività commerciali qui. Ma credo che, come succede per le pizzerie, se si offre un buon prodotto, i clienti arrivano comunque».

Le donne a loro volta gettano già il cuore oltre l’ostacolo e guardano a come sarà l’abitato quando avrà anche il polmone verde attrezzato tra vecchia statale e nuova variante. Carla Decristian spiega: «Sono molto contenta del traguardo raggiunto ed attendo di vedere anche come sarà lo spazio verde attrezzato che ci hanno promesso nell’area oggi occupata dal cantiere tra le due strade. Senza dubbio comunque, se faranno quello che ci hanno spiegato, allora veramente sarà una grande cosa per noi di Pineta».

Eleonora Perotti attende il completamento del progetto «Proprio per poter dare un giudizio definitivo. Però già adesso si vede che la soluzione adottata è la migliore e per quel che riguarda il parco futuro, sarà prezioso soprattutto per i nostri bambini e per gli anziani. Io ero a favore della variante a cielo aperto perché ricordo che mio nonno aveva costruito la sesta casa di Pineta e già allora mi parlava dei problemi idrogeologici del sottosuolo, quelli che avrebbero incontrato se avessero optato per la variante interrata sotto la vecchia statale e chissà allora cosa sarebbe successo».

Il partito di coloro che approvano la scelta di costruire la variante a cielo aperto è numeroso a Pineta e questo lo hanno implicitamente riconosciuto Durnwalder e Mussner nei rispettivi interventi per l’inaugurazione. (b.c.)

Pineta, nastro tagliato. Poi le prime auto

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



Via libera ai transiti dopo l’inaugurazione Mussner: «Ora il recupero della vivibilità»



Durnwalder: preziosa la collaborazione data dagli abitanti Prima volata di mine del lotto successivo



LAIVES. Grande festa, ieri mattina a Pineta, per salutare un nuovo passo avanti nel progetto di completamento della variante alla statale 12. Luis Durnwalder e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner, hanno tagliato il nastro inaugurale prima del via ai transiti sulla bretella a cielo aperto - un chilometro circa - che toglie il traffico da Pineta, recuperando contemporaneamente un ettaro di terreno tra variante e statale, buono per un parco pubblico. Poi è stata fatta brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

È stato l’assessore Mussner a ricordare il grave disagio subito fin qui dall’abitato «a ridosso del quale passano fino a 25 mila macchine durante il giorno. In questo senso, Laives è seconda solo ad Appiano e quindi era più che giusta la decisione che abbiamo preso, di costruire la variante». L’assessore Mussner ha spiegato con soddisfazione che quest’anno la Provincia ha stanziato maggiori fondi per il settore di sua competenza, soldi che si tradurranno in strutture a favore della collettività. «Debbo anche ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Laives - ha aggiunto Mussner - che hanno scelto un buon progetto e hanno fin dal principio collaborato con noi per la sua realizzazione, altrimenti oggi non saremmo qui ad inaugurare l’opera. Grazie anche alla gente, che ha seguito con attenzione ogni passo del progetto, una cosa che non succede dappertutto».

Le parole di Mussner sono state raccolte anche da Durnwalder che ha sottolineato proprio la buona collaborazione che c’è stata fra tutti per arrivare alla soluzione migliore: «Non c’è mai stata un’opposizione all’iniziativa - ha ricordato Durnwalder - ma sempre collaborazione da parte di tutti e questo ha fatto in modo che non si perdesse tempo. Voi - ha detto rivolto ai presenti - siete riusciti a convincerci a spostare la strada senza fermare l’iter progettuale e abbiamo sempre dialogato per trovare la migliore soluzione. Adesso non vogliamo perdere neanche un minuto», ha concluso il presidente della giunta provinciale annunciando che di lì a poco avrebbe fatto brillare la prima volata di mine per la costruzione del nuovo tunnel alle spalle di Laives.

Il sindaco Giovanni Polonioli ha pure manifestato soddisfazione, illustrando brevemente quello che si farà con l’area rimasta libera fra le due strade e ha anche annunciato che il 20 di questo mese verrà inaugurata la nuova stazione ferroviaria.

All’ingegner Pagani, responsabile di progetto, come sempre durante questi incontri pubblici, il compito di illustrare gli aspetti tecnici dell’intervento e di quelli che verranno fatti nei prossimi mesi. La variante davanti a Pineta è costata in tutto poco più di 17 milioni di euro e i lavori erano iniziati il 15 luglio del 2007. Adesso si parte con la galleria di Laives.







«Adesso aspettiamo il verde»



Lo spazio attrezzato è previsto al posto del cantiere



I RESIDENTI La soddisfazione mista ai desideri




LAIVES. Ieri mattina a Pineta è stata anche la festa di tutti coloro che hanno creduto nel progetto di variante a cielo aperto (comitato civico in testa) e hanno battagliato a lungo (lo ha ricordato anche Durnwalder) per imporlo rispetto a quello iniziale, che prevedeva invece la variante interrata sotto l’attuale statale. Tutto questo “popolo” si è dato appuntamento presso il tendone montato nel cantiere di fronte a Pineta.

Paolo Margoni è stato uno di questi e sorride soddisfatto. «Direi che la nuova variante sia proprio al soluzione migliore per noi di Pineta e rispetto al progetto interrato offre migliori soluzioni, prima fra tutte l’eliminazione dei passaggi di mezzi provenienti da sud, cosa che invece non avrebbe garantito il tombone interrato, a causa del quale non si sarebbe potuto realizzare il rondello sud di collegamento. Piuttosto, in questa prima fase abbiamo problemi con i collegamenti e le fermate della Sasa; speriamo siano solo transitori».

Carlo Conci gli fa eco: «Certo che adesso va molto meglio e Pineta entra in una fase nuova e più vivibile per noi residenti. Almeno non ci avvelenano più con i gas di scarico di migliaia di mezzi in transito ogni giorno. Qualche pensiero se lo fanno invece coloro che hanno attività commerciali qui. Ma credo che, come succede per le pizzerie, se si offre un buon prodotto, i clienti arrivano comunque».

Le donne a loro volta gettano già il cuore oltre l’ostacolo e guardano a come sarà l’abitato quando avrà anche il polmone verde attrezzato tra vecchia statale e nuova variante. Carla Decristian spiega: «Sono molto contenta del traguardo raggiunto ed attendo di vedere anche come sarà lo spazio verde attrezzato che ci hanno promesso nell’area oggi occupata dal cantiere tra le due strade. Senza dubbio comunque, se faranno quello che ci hanno spiegato, allora veramente sarà una grande cosa per noi di Pineta».

Eleonora Perotti attende il completamento del progetto «Proprio per poter dare un giudizio definitivo. Però già adesso si vede che la soluzione adottata è la migliore e per quel che riguarda il parco futuro, sarà prezioso soprattutto per i nostri bambini e per gli anziani. Io ero a favore della variante a cielo aperto perché ricordo che mio nonno aveva costruito la sesta casa di Pineta e già allora mi parlava dei problemi idrogeologici del sottosuolo, quelli che avrebbero incontrato se avessero optato per la variante interrata sotto la vecchia statale e chissà allora cosa sarebbe successo».

Il partito di coloro che approvano la scelta di costruire la variante a cielo aperto è numeroso a Pineta e questo lo hanno implicitamente riconosciuto Durnwalder e Mussner nei rispettivi interventi per l’inaugurazione. (b.c.)

domenica 8 febbraio 2009

PINETA-inizio lavori variante in tunnel e modifica orari della Sasa


                                      


                          COMUNICATO





Martedì 10 febbraio verranno inaugurati i lavori del tratto di variante in galleria alle spalle di Laives e la prima conseguenza sarà una serie di disagi per gli abitanti di Pineta tra i quali le variazioni alla viabilità e ai collegamenti con i mezzi pubblici sia verso Laives che verso Bolzano.





Abbiamo appreso dalla stampa il piano approntato dalla SASA dal quale si evince un peggioramento complessivo del servizio che non riguarderà solo gli abitanti di Pineta.





Non siamo in grado di valutare di primo acchito se sarebbe stato possibile un piano migliore, ma di sicuro alcune perplessità sono difficili da fugare e riguardano in particolare la frequenza delle corse, la sorte degli autobus per gli scolari e le interconnessioni.





Gli interrogativi più inquietanti sono però altri: innanzitutto ci chiediamo infatti cosa facciano i rappresentanti del comune di Laives all’interno del CDA della Sasa se è vero che, come riportato dalla stampa, l’azienda sarebbe stata “informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, - e che - ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente”.





Contemporaneamente sarebbe interessante sapere se all’interno di Sasa qualcuno legga i giornali, perché del problema, forse, dovevano essere informati da lungo tempo.


Giungere in emergenza ad approntare un piano non può che portare ad errori, incongruenze e incomprensioni con l’utenza.





Può darsi che si tratti solo di un’impressione, ma sarebbe stato facile evitarla se si fosse proceduto con un’informazione preventiva e capillare, aprendosi ai suggerimenti dei cittadini organizzando, ad esempio, degli incontri pubblici.





Invece  ancora una volta si cala dall’alto una soluzione studiata a tavolino che probabilmente non tiene nel debito conto le reali esigenze di lavoratori, studenti, semplici cittadini, ai quali non è stata data la possibilità di apportare il proprio contributo.


 


Rifondazione Comunista - Laives


 

PINETA-inizio lavori variante in tunnel e modifica orari della Sasa


                                      


                          COMUNICATO





Martedì 10 febbraio verranno inaugurati i lavori del tratto di variante in galleria alle spalle di Laives e la prima conseguenza sarà una serie di disagi per gli abitanti di Pineta tra i quali le variazioni alla viabilità e ai collegamenti con i mezzi pubblici sia verso Laives che verso Bolzano.





Abbiamo appreso dalla stampa il piano approntato dalla SASA dal quale si evince un peggioramento complessivo del servizio che non riguarderà solo gli abitanti di Pineta.





Non siamo in grado di valutare di primo acchito se sarebbe stato possibile un piano migliore, ma di sicuro alcune perplessità sono difficili da fugare e riguardano in particolare la frequenza delle corse, la sorte degli autobus per gli scolari e le interconnessioni.





Gli interrogativi più inquietanti sono però altri: innanzitutto ci chiediamo infatti cosa facciano i rappresentanti del comune di Laives all’interno del CDA della Sasa se è vero che, come riportato dalla stampa, l’azienda sarebbe stata “informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, - e che - ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente”.





Contemporaneamente sarebbe interessante sapere se all’interno di Sasa qualcuno legga i giornali, perché del problema, forse, dovevano essere informati da lungo tempo.


Giungere in emergenza ad approntare un piano non può che portare ad errori, incongruenze e incomprensioni con l’utenza.





Può darsi che si tratti solo di un’impressione, ma sarebbe stato facile evitarla se si fosse proceduto con un’informazione preventiva e capillare, aprendosi ai suggerimenti dei cittadini organizzando, ad esempio, degli incontri pubblici.





Invece  ancora una volta si cala dall’alto una soluzione studiata a tavolino che probabilmente non tiene nel debito conto le reali esigenze di lavoratori, studenti, semplici cittadini, ai quali non è stata data la possibilità di apportare il proprio contributo.


 


Rifondazione Comunista - Laives


 

PINETA: Variante pronta e da scavare Cambiano i percorsi dei bus

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Le modifiche annunciate dalla Sasa. Con le scuse nei confronti degli utenti



LAIVES. Il tratto di variante davanti a Pineta è pronto e martedì 10 febbraio alle 11 sarà inaugurato, alla presenza del presidente Durnwalder e dell’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Contestualmente si darà anche il via alla perforazione della galleria per il lotto di variante che passerà alle spalle della città. L’apertura del tratto di variante davanti a Pineta ed il contemporaneo inizio degli scavi per il lotto in tunnel sotto la città comporterà, appunto da martedì una sorta di novità.



LA VIABILITÀ. L’accesso all’abitato di Pineta, provenendo da Bolzano, sarà possibile dalla rotatoria di smistamento a nord della frazione e non più proseguendo sul tratto principale. Per proseguire verso Laives sarà quindi necessario tornare sulla rotatoria e prendere la direzione di Laives in quanto, sino a completamento del lotto in galleria, non sarà possibile accedere da Pineta sud verso Laives. Provenendo dalla città sarà invece possibile accedere direttamente a Pineta sud attraverso una bretella provvisoria a senso unico.



LINEE BUS. Con una comunicazione a tutti i residenti, la Sasa annuncia le variazioni dei percorsi: «Questa società, informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente, che potesse rispondere alle loro esigenze. La direzione della Sasa si scusa con gli utenti, chiedendo la loro comprensione». Ecco le modifiche:

Linea 2. Il percorso resterà invariato fino alla rotatoria di Pineta nord, proseguirà per Laives sulla nuova variante, escludendo Pineta. La frequenza passerà dai 12 ai 15 minuti, con l’aumento del tempo di percorrenza che passserà da 42’+42’ a 45’+45’”. Circoleranno 6 autobus con la suddetta frequenza.

Linea 4. Il percorso della linea 4 resterà invariato fino a San Giacomo, proseguirà fino a Pineta con l’inversione alla rotatoria di nuova realizzazione a sud dell’abitato, mantenendo l’attuale frequenza di 15 minuti ed aumentando il tempo di percorrenza da 30’+30’ a 37+38. Circoleranno 5 autobus, quindi uno in più rispetto al passato.

Linea Vadena-Laives-Pineta.

Il bus di linea continuerà a transitare nell’abitato di Pineta. In direzione Laives, dopo aver effettuato la fermata Pineta, ritornerà alla rotatoria nord, proseguendo per Laives sul nuovo percorso».



LE CONSEGUENZE. Seconda la direzione della Sasa vi sarà un aumento del tempo di percorrenza della linea 2 per compensarne i ritardi. Dato che la linea 2 non si fermerà più a Pineta, ci sarà il recupero di un ulteriore tempo di percorrenza. Previsti anche maggiore garanzia di mantenimento della frequenza sulla linea 2, miglioramento della frequenza su San Giacomo, che con l’alternanza delle due linee diventa di 7/8 minuti (attualmente alcune corse delle linee 2 e 4 si sovrappongono a causa della diversa frequenza, 12 e 15 minuti); riduzione della frequenza su Pineta, Laives e Bronzolo che passa dai 12 ai 15 minuti; viene meno il collegamento diretto tra Pineta e Laives, però sono possibili l’interconnessione tra la linea 4 e la linea 2 alla fermata Costa, oppure l’utilizzo della linea Vadena-Laives- Pineta. La linea 4 andrà fino a Pineta e non più fino a San Giacomo; fino alle ore 6 del mattino e dalle ore 20, nonché al sabato pomeriggio e nei giorni festivi, sarà garantito il collegamento diretto tra Pineta e Laives mediante la linea 2».



I LAVORI. Martedì - dopo l’inaugurazione del tratto di variante davanti all’abitato di Pineta, sarà fatta brillare la prima volata di mine e quindi, di fatto, sarà l’inizio dei lavori per il successivo della variante alla statale del Brennero che, in tunnel, passerà sotto la città di Laives. Sarà la galleria più lunga dell’intera variante con i suoi 2.900 metri e arriverà fino alle porte di Bronzolo. Anche sotto il profilo tecnico, si tratterà del lavoro più impegnativo e l’intenzione è quella di scavare il tunnel da entrambi i versanti, in maniera da non passare poi con i mezzi pesanti di cantiere lungo via Kennedy. Per questo nei pressi di Bronzolo è stato predisposto lo spazio per i baraccamenti e si sta completando una strada parallela alla statale 12 sulla quale i camion faranno la spola per trasportare gli inerti provenienti dalla trivellazione, fino alla cava Lunz sopra Bronzolo. A nord invece, i materiali verranno trasportati ad un impianto che si trova presso Bolzano. (e.d.)

PINETA: Variante pronta e da scavare Cambiano i percorsi dei bus

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Le modifiche annunciate dalla Sasa. Con le scuse nei confronti degli utenti



LAIVES. Il tratto di variante davanti a Pineta è pronto e martedì 10 febbraio alle 11 sarà inaugurato, alla presenza del presidente Durnwalder e dell’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. Contestualmente si darà anche il via alla perforazione della galleria per il lotto di variante che passerà alle spalle della città. L’apertura del tratto di variante davanti a Pineta ed il contemporaneo inizio degli scavi per il lotto in tunnel sotto la città comporterà, appunto da martedì una sorta di novità.



LA VIABILITÀ. L’accesso all’abitato di Pineta, provenendo da Bolzano, sarà possibile dalla rotatoria di smistamento a nord della frazione e non più proseguendo sul tratto principale. Per proseguire verso Laives sarà quindi necessario tornare sulla rotatoria e prendere la direzione di Laives in quanto, sino a completamento del lotto in galleria, non sarà possibile accedere da Pineta sud verso Laives. Provenendo dalla città sarà invece possibile accedere direttamente a Pineta sud attraverso una bretella provvisoria a senso unico.



LINEE BUS. Con una comunicazione a tutti i residenti, la Sasa annuncia le variazioni dei percorsi: «Questa società, informata dei lavori per la variante il 5 febbraio scorso, ha dovuto attuare in tempi molto brevi alcune modifiche, per garantire agli utenti di poter fruire di un servizio soddisfacente, che potesse rispondere alle loro esigenze. La direzione della Sasa si scusa con gli utenti, chiedendo la loro comprensione». Ecco le modifiche:

Linea 2. Il percorso resterà invariato fino alla rotatoria di Pineta nord, proseguirà per Laives sulla nuova variante, escludendo Pineta. La frequenza passerà dai 12 ai 15 minuti, con l’aumento del tempo di percorrenza che passserà da 42’+42’ a 45’+45’”. Circoleranno 6 autobus con la suddetta frequenza.

Linea 4. Il percorso della linea 4 resterà invariato fino a San Giacomo, proseguirà fino a Pineta con l’inversione alla rotatoria di nuova realizzazione a sud dell’abitato, mantenendo l’attuale frequenza di 15 minuti ed aumentando il tempo di percorrenza da 30’+30’ a 37+38. Circoleranno 5 autobus, quindi uno in più rispetto al passato.

Linea Vadena-Laives-Pineta.

Il bus di linea continuerà a transitare nell’abitato di Pineta. In direzione Laives, dopo aver effettuato la fermata Pineta, ritornerà alla rotatoria nord, proseguendo per Laives sul nuovo percorso».



LE CONSEGUENZE. Seconda la direzione della Sasa vi sarà un aumento del tempo di percorrenza della linea 2 per compensarne i ritardi. Dato che la linea 2 non si fermerà più a Pineta, ci sarà il recupero di un ulteriore tempo di percorrenza. Previsti anche maggiore garanzia di mantenimento della frequenza sulla linea 2, miglioramento della frequenza su San Giacomo, che con l’alternanza delle due linee diventa di 7/8 minuti (attualmente alcune corse delle linee 2 e 4 si sovrappongono a causa della diversa frequenza, 12 e 15 minuti); riduzione della frequenza su Pineta, Laives e Bronzolo che passa dai 12 ai 15 minuti; viene meno il collegamento diretto tra Pineta e Laives, però sono possibili l’interconnessione tra la linea 4 e la linea 2 alla fermata Costa, oppure l’utilizzo della linea Vadena-Laives- Pineta. La linea 4 andrà fino a Pineta e non più fino a San Giacomo; fino alle ore 6 del mattino e dalle ore 20, nonché al sabato pomeriggio e nei giorni festivi, sarà garantito il collegamento diretto tra Pineta e Laives mediante la linea 2».



I LAVORI. Martedì - dopo l’inaugurazione del tratto di variante davanti all’abitato di Pineta, sarà fatta brillare la prima volata di mine e quindi, di fatto, sarà l’inizio dei lavori per il successivo della variante alla statale del Brennero che, in tunnel, passerà sotto la città di Laives. Sarà la galleria più lunga dell’intera variante con i suoi 2.900 metri e arriverà fino alle porte di Bronzolo. Anche sotto il profilo tecnico, si tratterà del lavoro più impegnativo e l’intenzione è quella di scavare il tunnel da entrambi i versanti, in maniera da non passare poi con i mezzi pesanti di cantiere lungo via Kennedy. Per questo nei pressi di Bronzolo è stato predisposto lo spazio per i baraccamenti e si sta completando una strada parallela alla statale 12 sulla quale i camion faranno la spola per trasportare gli inerti provenienti dalla trivellazione, fino alla cava Lunz sopra Bronzolo. A nord invece, i materiali verranno trasportati ad un impianto che si trova presso Bolzano. (e.d.)

venerdì 6 febbraio 2009

REFERENDUM



Petizione



Al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano - Südtiroler Landtag



Il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, in questi giorni definirà la data dei referendum, tra cui quello sulla democrazia diretta e sull’aeroporto.

Noi cittadini della provincia di Bolzano chiediamo di poter votare in concomitanza con le elezioni Europee del 6/7 giugno.

In questa maniera eviteremo un notevole sperpero di denaro pubblico e non saremo costretti a tornare più volte alle urne in un breve periodo.



Questo sarebbe possibile:

1. con una definizione su quale sia l’interpretazione autentica della legge sui referendum, se quella del Consiglio provinciale che permetterebbe la votazione dal 26 aprile in poi, o quella dell’Amministrazione provinciale- adottata da Durnwalder- che scavalcherebbe il Consiglio provinciale e permetterebbe il referendum solo dopo il 6 luglio;



2. con dei facili adeguamenti della legge attuale sulle consultazioni elettorali, esattamente come è stato fatto a livello nazionale dal Presidente della Repubblica Napolitano per far coincidere la data dei referendum nazionali sempre con le elezioni europee.




Chiediamo quindi che il Consiglio provinciale faccia tutto quanto in suo potere per realizzare i referendum provinicali in concomitanza con le elezioni europee del 6/7 giugno 2009.



----------------------------------------------------



Der Landeshauptmann trifft in den nächsten Tagen eine Vorentscheidung betreffend den Termin der ersten landesweiten Volksabstimmung. Dabei geht es vor allem um die Erweiterung des Bozner Flugplatzes und um eine bessere Regelung der Direkten Demokratie.

Wir Südtirolerinnen und Südtiroler erwarten uns eine Zusammenlegung der Volksabstimmung mit den Europawahlen am 6./7. Juni. Damit würde ein wiederholter Urnengang vermieden und viel Geld gespart.



Das ließe sich machen, wenn:

1.Der Landtag mit einer authentischen Interpretation sich die Gesetzesauslegung des eigenen Rechtsamtes zueigen machen würde, und damit der Termin für die Abstimmung ab 26. April 2009 – und nicht erst, wie der Landeshauptmann behautet, am 6. Juli 2009 - festgelegt werden könnte;

2.Mit einer einfachen Gesetzesänderung die Zusammenlegung sowohl der Europawahlen und der Volksabstimmungen, als auch der Volksabstimmungen über die zwei Reformvorschläge zur Direkten Demokratie möglich gemacht würde - so wie der Staatspräsident Napolitano per Dekret eine Zusammenlegung der Provinz- und Gemeindewahlen mit den Europawahlen möglich gemacht hat.




Wir erwarten uns, dass der Südtiroler Landtag alles in seiner Macht stehende unternimmt, damit wir am 6./7. Juni 2009 gleichzeitig das Europäische Parlament wählen und zur ersten landesweiten Volksabstimmung abstimmen können.



Unterschreibe auch Du für die erste landesweite Volksabstimmung am 6./7. Juni 2009!










REFERENDUM



Petizione



Al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano - Südtiroler Landtag



Il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, in questi giorni definirà la data dei referendum, tra cui quello sulla democrazia diretta e sull’aeroporto.

Noi cittadini della provincia di Bolzano chiediamo di poter votare in concomitanza con le elezioni Europee del 6/7 giugno.

In questa maniera eviteremo un notevole sperpero di denaro pubblico e non saremo costretti a tornare più volte alle urne in un breve periodo.



Questo sarebbe possibile:

1. con una definizione su quale sia l’interpretazione autentica della legge sui referendum, se quella del Consiglio provinciale che permetterebbe la votazione dal 26 aprile in poi, o quella dell’Amministrazione provinciale- adottata da Durnwalder- che scavalcherebbe il Consiglio provinciale e permetterebbe il referendum solo dopo il 6 luglio;



2. con dei facili adeguamenti della legge attuale sulle consultazioni elettorali, esattamente come è stato fatto a livello nazionale dal Presidente della Repubblica Napolitano per far coincidere la data dei referendum nazionali sempre con le elezioni europee.




Chiediamo quindi che il Consiglio provinciale faccia tutto quanto in suo potere per realizzare i referendum provinicali in concomitanza con le elezioni europee del 6/7 giugno 2009.



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Der Landeshauptmann trifft in den nächsten Tagen eine Vorentscheidung betreffend den Termin der ersten landesweiten Volksabstimmung. Dabei geht es vor allem um die Erweiterung des Bozner Flugplatzes und um eine bessere Regelung der Direkten Demokratie.

Wir Südtirolerinnen und Südtiroler erwarten uns eine Zusammenlegung der Volksabstimmung mit den Europawahlen am 6./7. Juni. Damit würde ein wiederholter Urnengang vermieden und viel Geld gespart.



Das ließe sich machen, wenn:

1.Der Landtag mit einer authentischen Interpretation sich die Gesetzesauslegung des eigenen Rechtsamtes zueigen machen würde, und damit der Termin für die Abstimmung ab 26. April 2009 – und nicht erst, wie der Landeshauptmann behautet, am 6. Juli 2009 - festgelegt werden könnte;

2.Mit einer einfachen Gesetzesänderung die Zusammenlegung sowohl der Europawahlen und der Volksabstimmungen, als auch der Volksabstimmungen über die zwei Reformvorschläge zur Direkten Demokratie möglich gemacht würde - so wie der Staatspräsident Napolitano per Dekret eine Zusammenlegung der Provinz- und Gemeindewahlen mit den Europawahlen möglich gemacht hat.




Wir erwarten uns, dass der Südtiroler Landtag alles in seiner Macht stehende unternimmt, damit wir am 6./7. Juni 2009 gleichzeitig das Europäische Parlament wählen und zur ersten landesweiten Volksabstimmung abstimmen können.



Unterschreibe auch Du für die erste landesweite Volksabstimmung am 6./7. Juni 2009!










GALLERIA DEL BRENNERO



«Il tunnel? Sta diventando un fantasma»



I Freiheitlichen: «Sui finanziamenti un ping pong tra Austria, Italia e Ue»





BOLZANO. La “telenovela” relativa alla fattibilità del tunnel del Brennero riserva - ormai giornalmente - delle nuove puntate. All’indomamni della “precisazione” del governo italiano che oltre a riconfermare l’importanza dell’opera e la non contrarietà al fatto che gli accantonamenti di A22 confluiscano in BBT per il sovvenzionamento del traforo, il consigliere provinciale dei Freicheilichen Pius Leitner ha dichiarato che «alla luce delle recenti dichiarazioni di qualificati esponenti politici sia germanici che austriaci c’è l’impressione che il tunnel del Brennero resti null’altro che un fantasma». Leitner considera questa evenienza anche in considerazione delle riserve sui finanziamenti sollevate sia da parte austriaca che da parte italiana «e ora anche dal parte dell’Europa».

«Mi pare che in tema finanziamenti siamo di fronte ad un autentico ping pong - ha sottolineato il consigliere dei Freiheitlichen - L’Unione europea dice che contribuirà solo nel momento in cui Italia e Austria garantiranno per il resto della spesa. Da parte sua il governo di Vienna ha diachiarato di voler affrontare l’impegno solo se anche Berlino e Roma chiariscono a loro volta il loro impegno nei confronti delle rispettive tratte di accesso».

Tutto questo mentre il coordinatore del tunnel Karel van Miert si era impegnato di garantire un contributo comunitario del 20% (pari a circa 800 milioni di euro) se entro fine gennaio (termine ora proprogato ad inizio marzo) fosse arrivato sul suo tavolo un piano di finanziamento dettagliato sia da parte del governo austriaco che italiano. Piano che non è stato ancora presentato.

GALLERIA DEL BRENNERO



«Il tunnel? Sta diventando un fantasma»



I Freiheitlichen: «Sui finanziamenti un ping pong tra Austria, Italia e Ue»





BOLZANO. La “telenovela” relativa alla fattibilità del tunnel del Brennero riserva - ormai giornalmente - delle nuove puntate. All’indomamni della “precisazione” del governo italiano che oltre a riconfermare l’importanza dell’opera e la non contrarietà al fatto che gli accantonamenti di A22 confluiscano in BBT per il sovvenzionamento del traforo, il consigliere provinciale dei Freicheilichen Pius Leitner ha dichiarato che «alla luce delle recenti dichiarazioni di qualificati esponenti politici sia germanici che austriaci c’è l’impressione che il tunnel del Brennero resti null’altro che un fantasma». Leitner considera questa evenienza anche in considerazione delle riserve sui finanziamenti sollevate sia da parte austriaca che da parte italiana «e ora anche dal parte dell’Europa».

«Mi pare che in tema finanziamenti siamo di fronte ad un autentico ping pong - ha sottolineato il consigliere dei Freiheitlichen - L’Unione europea dice che contribuirà solo nel momento in cui Italia e Austria garantiranno per il resto della spesa. Da parte sua il governo di Vienna ha diachiarato di voler affrontare l’impegno solo se anche Berlino e Roma chiariscono a loro volta il loro impegno nei confronti delle rispettive tratte di accesso».

Tutto questo mentre il coordinatore del tunnel Karel van Miert si era impegnato di garantire un contributo comunitario del 20% (pari a circa 800 milioni di euro) se entro fine gennaio (termine ora proprogato ad inizio marzo) fosse arrivato sul suo tavolo un piano di finanziamento dettagliato sia da parte del governo austriaco che italiano. Piano che non è stato ancora presentato.

Treni, un passo verso la provincializzazione



ALTO ADIGE - VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009



di Massimiliano Bona



L’ente pubblico pagherà 37 milioni «ma inciderà sulla qualità del servizio»



Per la prima volta le risorse saranno girate in Alto Adige dal ministero delle Finanze




BOLZANO. Treni, altro passo avanti verso la provincializzazione. Ieri l’ente pubblico ha firmato un contratto di servizio in base al quale pagherà a Trenitalia circa 37 milioni, ovvero 12,5 euro per ognuno dei 3 milioni di Km «macinati» dai convogli ferroviari in Alto Adige. In cambio la Provincia otterrà la gestione del sistema tariffario e incasserà gli introiti di biglietti e abbonamenti. «Avremo treni più puntuali e stazioni più pulite», ha sottolineato l’assessore Thomas Widmann.

«Un passo in avanti importante, all’insegna di una sempre maggiore qualità del trasporto pubblico». Così l’assessore alla mobilità Thomas Widmann ha definito il nuovo contratto di servizio tra Provincia e Trenitalia sottoscritto ieri assieme al direttore della divisione passeggeri regionale Giancarlo Laguzzi. Il nuovo contratto di servizio tra l’ente pubblico e Trenitalia rappresenta l’inizio di una nuova era per il trasporto pubblico su rotaia in Alto Adige. Per la prima volta, infatti, le risorse destinate al trasporto ferroviario regionale verranno girate direttamente dal ministero delle Finanze all’amministrazione provinciale, che provvederà poi a versare il contributo a chilometro a Trenitalia.

«In concreto - ha spiegato l’assessore Widmann - ciò significa che la Provincia sarà l’unico partner di Trenitalia, che opererà dunque come concessionario del servizio, e che la Provincia potrà influenzare direttamente, in modo significativo, la qualità del servizio per quanto riguarda non solo la puntualità, ma anche le informazioni all’utente, la pulizia di treni e stazioni, fatto quest’ultimo non trascurabile».

Il contratto di servizio prevede che la Provincia paghi a Trenitalia 12,5 euro per ognuno dei circa 3 milioni di chilometri effettuati dai convogli ferroviari in Alto Adige (un totale di circa 37 miloni di euro). È prevista in aggiunta la corresponsione di un euro in più a chilometro come premio in caso di rispetto dei parametri di qualità del servizio. In cambio la Provincia ottiene la gestione pressochè completa del sistema tariffario, incassando gli introiti di biglietti e abbonamenti. «Quello che abbiamo firmato - ha sottolineato il direttore della Divisione passeggeri regionale di Trenitalia Giancarlo Laguzzi - è il primo contratto di servizio del genere stipulato in Italia. Si tratta di una formula estremamente innovativa per il nostro territorio, che prende spunto da ciò che viene già sperimentato con successo in altre realtà come l’area metropolitana di Londra. Bolzano è stata la prima realtà a lanciare l’integrazione tariffaria fin nel lontano 1986, ed è di nuovo la prima a compiere il passaggio successivo, accollandosi onori ed oneri dell’efficacia della pianificazione integrata tra più imprese di trasporto».

Nell’ambito dell’accordo è prevista anche la creazione di un fondo di circa 4 milioni di euro all’anno (metà versati dalla Provincia, metà da Trenitalia) da destinare agli investimenti per il rinnovamento del materiale rotabile.

«In sei anni - ha concluso l’assessore provinciale Widmann - metteremo dunque a disposizione circa 24 milioni di euro da destinare interamente al miglioramento delle infrastrutture di base. Grazie a questo nuovo contratto di servizio, prosegue l’impegno della Provincia verso un’incentivazione sempre maggiore della mobilità su rotaia: basti pensare che, negli ultimi sei anni, il numero dei chilometri percorsi dai treni sul territorio locale è più che raddoppiato, passando da 2.400.000 km annui a oltre 5 milioni e mezzo».

Alla presentazione del nuovo contratto di servizio hanno preso parte anche il direttore regionale di Trenitalia Roger Hopfinger e il direttore di dipartimento Gianfranco Jellici.

Treni, un passo verso la provincializzazione



ALTO ADIGE - VENERDÌ, 06 FEBBRAIO 2009



di Massimiliano Bona



L’ente pubblico pagherà 37 milioni «ma inciderà sulla qualità del servizio»



Per la prima volta le risorse saranno girate in Alto Adige dal ministero delle Finanze




BOLZANO. Treni, altro passo avanti verso la provincializzazione. Ieri l’ente pubblico ha firmato un contratto di servizio in base al quale pagherà a Trenitalia circa 37 milioni, ovvero 12,5 euro per ognuno dei 3 milioni di Km «macinati» dai convogli ferroviari in Alto Adige. In cambio la Provincia otterrà la gestione del sistema tariffario e incasserà gli introiti di biglietti e abbonamenti. «Avremo treni più puntuali e stazioni più pulite», ha sottolineato l’assessore Thomas Widmann.

«Un passo in avanti importante, all’insegna di una sempre maggiore qualità del trasporto pubblico». Così l’assessore alla mobilità Thomas Widmann ha definito il nuovo contratto di servizio tra Provincia e Trenitalia sottoscritto ieri assieme al direttore della divisione passeggeri regionale Giancarlo Laguzzi. Il nuovo contratto di servizio tra l’ente pubblico e Trenitalia rappresenta l’inizio di una nuova era per il trasporto pubblico su rotaia in Alto Adige. Per la prima volta, infatti, le risorse destinate al trasporto ferroviario regionale verranno girate direttamente dal ministero delle Finanze all’amministrazione provinciale, che provvederà poi a versare il contributo a chilometro a Trenitalia.

«In concreto - ha spiegato l’assessore Widmann - ciò significa che la Provincia sarà l’unico partner di Trenitalia, che opererà dunque come concessionario del servizio, e che la Provincia potrà influenzare direttamente, in modo significativo, la qualità del servizio per quanto riguarda non solo la puntualità, ma anche le informazioni all’utente, la pulizia di treni e stazioni, fatto quest’ultimo non trascurabile».

Il contratto di servizio prevede che la Provincia paghi a Trenitalia 12,5 euro per ognuno dei circa 3 milioni di chilometri effettuati dai convogli ferroviari in Alto Adige (un totale di circa 37 miloni di euro). È prevista in aggiunta la corresponsione di un euro in più a chilometro come premio in caso di rispetto dei parametri di qualità del servizio. In cambio la Provincia ottiene la gestione pressochè completa del sistema tariffario, incassando gli introiti di biglietti e abbonamenti. «Quello che abbiamo firmato - ha sottolineato il direttore della Divisione passeggeri regionale di Trenitalia Giancarlo Laguzzi - è il primo contratto di servizio del genere stipulato in Italia. Si tratta di una formula estremamente innovativa per il nostro territorio, che prende spunto da ciò che viene già sperimentato con successo in altre realtà come l’area metropolitana di Londra. Bolzano è stata la prima realtà a lanciare l’integrazione tariffaria fin nel lontano 1986, ed è di nuovo la prima a compiere il passaggio successivo, accollandosi onori ed oneri dell’efficacia della pianificazione integrata tra più imprese di trasporto».

Nell’ambito dell’accordo è prevista anche la creazione di un fondo di circa 4 milioni di euro all’anno (metà versati dalla Provincia, metà da Trenitalia) da destinare agli investimenti per il rinnovamento del materiale rotabile.

«In sei anni - ha concluso l’assessore provinciale Widmann - metteremo dunque a disposizione circa 24 milioni di euro da destinare interamente al miglioramento delle infrastrutture di base. Grazie a questo nuovo contratto di servizio, prosegue l’impegno della Provincia verso un’incentivazione sempre maggiore della mobilità su rotaia: basti pensare che, negli ultimi sei anni, il numero dei chilometri percorsi dai treni sul territorio locale è più che raddoppiato, passando da 2.400.000 km annui a oltre 5 milioni e mezzo».

Alla presentazione del nuovo contratto di servizio hanno preso parte anche il direttore regionale di Trenitalia Roger Hopfinger e il direttore di dipartimento Gianfranco Jellici.

giovedì 5 febbraio 2009

«A22, no alla terza corsia»

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009





Seppi nella commissione paritetica: freno ai capitoli di bilancio «etnici»



Voto trasversale di destra tedesca, Svp e Verdi



Contrario anch’io La corsia d’emergenza però va adeguata




BOLZANO. No alla terza corsia dell’A22. Il consiglio provinciale ha trovato una maggioranza trasversale approvando la mozione di Andreas Pöder (Ufs) contro l’allargamento dell’autostrada. L’assessore Thomas Widmann si è detto disponibile ad appoggiarla, purché venisse modificata facendo riferimento solo all’area altoatesina ed eliminando il «no» anche ad un allargamento per periodi limitati. Widmann: «Sono contrario alla terza corsia, ma la corsia di emergenza va adeguata agli standard di sicurezza, anche per essere disponibile in caso di incidenti o di cantieri». Riccardo Dello Sbarba (Verdi): «Dobbiamo ribadire sempre il nostro no, sono preoccupato per le manovre nella società della A22, la Lega in consiglio regionale si è espressa a favore». Hans Heiss (Verdi): «La corsia dinamica è già attivabile tra Trento e Rovereto in caso di emergenza: immagino che sia una prova per estenderla lungo tutto l’asse». Ha votato no Alessandro Urzì (Pdl): «L’A22 è satura. Va studiata una soluzione, tenendosi lontani sia dal “no” ad ogni costo sia dalla predisposizione verso le colate di cemento». Favorevoli alla terza corsia dinamica Maurizio Vezzali (Pdl) ed Elena Artioli (Lega).

Sospesa (come chiesto dall’assessore Tomamsini) la mozione di Dello Sbarba favorevole a un piano per aumentare il numero di alloggi da affittare. Tommasini: ci stiamo lavorando.

Respinta la mozione di Pöder per la soppressione delle rette alle scuole materne. L’assessore Kasslatter Mur: «Chiederemo ai Comuni la soppressione della retta minima, stiamo studiando una armonizzazione delle rette».

Approvata all’unanimità la mozione di Pöder per avviare la discussione in consiglio provinciale sul Lerop, il Piano provinciale di sviluppo e di coordinamento territoriale.

Galvanizzato Donato Seppi (Unitalia) per la propria elezione, con Vezzali, nella commissione paritetica che vedrà il gruppo tedesco rappresentato da Luis Durnwalder e Hans Berger. «La Svp ha calato gli assi», gongola Seppi. Organo tecnico sconosciuto ai più, la commissione paritetica può diventare un ring politico, come spiega Seppi: «Lo Statuto prevede la votazione separata per gruppi linguistici, su richiesta, di capitoli del bilancio. Vi si può ricorrere quando c’è il sospetto di una discriminazione etnica nei provvedimenti. La commissione paritetica dirime il caso, quando quel capitolo non raggiunge la maggioranza di voti di ciascun gruppo. Nella nuova commissione siamo due di minoranza contro due Svp. In caso di controversie, si finisce davanti al Tar». Seppi è il re dell’ostruzionismo, la Svp studia come arginarlo con il regolamento d’aula. Il consigliere avverte «ci divertiremo». (fr.g.)

«A22, no alla terza corsia»

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009





Seppi nella commissione paritetica: freno ai capitoli di bilancio «etnici»



Voto trasversale di destra tedesca, Svp e Verdi



Contrario anch’io La corsia d’emergenza però va adeguata




BOLZANO. No alla terza corsia dell’A22. Il consiglio provinciale ha trovato una maggioranza trasversale approvando la mozione di Andreas Pöder (Ufs) contro l’allargamento dell’autostrada. L’assessore Thomas Widmann si è detto disponibile ad appoggiarla, purché venisse modificata facendo riferimento solo all’area altoatesina ed eliminando il «no» anche ad un allargamento per periodi limitati. Widmann: «Sono contrario alla terza corsia, ma la corsia di emergenza va adeguata agli standard di sicurezza, anche per essere disponibile in caso di incidenti o di cantieri». Riccardo Dello Sbarba (Verdi): «Dobbiamo ribadire sempre il nostro no, sono preoccupato per le manovre nella società della A22, la Lega in consiglio regionale si è espressa a favore». Hans Heiss (Verdi): «La corsia dinamica è già attivabile tra Trento e Rovereto in caso di emergenza: immagino che sia una prova per estenderla lungo tutto l’asse». Ha votato no Alessandro Urzì (Pdl): «L’A22 è satura. Va studiata una soluzione, tenendosi lontani sia dal “no” ad ogni costo sia dalla predisposizione verso le colate di cemento». Favorevoli alla terza corsia dinamica Maurizio Vezzali (Pdl) ed Elena Artioli (Lega).

Sospesa (come chiesto dall’assessore Tomamsini) la mozione di Dello Sbarba favorevole a un piano per aumentare il numero di alloggi da affittare. Tommasini: ci stiamo lavorando.

Respinta la mozione di Pöder per la soppressione delle rette alle scuole materne. L’assessore Kasslatter Mur: «Chiederemo ai Comuni la soppressione della retta minima, stiamo studiando una armonizzazione delle rette».

Approvata all’unanimità la mozione di Pöder per avviare la discussione in consiglio provinciale sul Lerop, il Piano provinciale di sviluppo e di coordinamento territoriale.

Galvanizzato Donato Seppi (Unitalia) per la propria elezione, con Vezzali, nella commissione paritetica che vedrà il gruppo tedesco rappresentato da Luis Durnwalder e Hans Berger. «La Svp ha calato gli assi», gongola Seppi. Organo tecnico sconosciuto ai più, la commissione paritetica può diventare un ring politico, come spiega Seppi: «Lo Statuto prevede la votazione separata per gruppi linguistici, su richiesta, di capitoli del bilancio. Vi si può ricorrere quando c’è il sospetto di una discriminazione etnica nei provvedimenti. La commissione paritetica dirime il caso, quando quel capitolo non raggiunge la maggioranza di voti di ciascun gruppo. Nella nuova commissione siamo due di minoranza contro due Svp. In caso di controversie, si finisce davanti al Tar». Seppi è il re dell’ostruzionismo, la Svp studia come arginarlo con il regolamento d’aula. Il consigliere avverte «ci divertiremo». (fr.g.)

TUNNEL DEL BRENNERO

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009



«Nessun veto ai finanziamenti di A22»



Il governo precisa la sua posizione. Matteoli incontrerà Durnwalder



BOLZANO. Si è parlato del tunnel del Brennero ieri in aula a Montecitorio. Siegfried Brugger (Svp) ha infatti presentato un’interrogazione sulla realizzazione del tunnel di base del Brennero e dei relativi accessi ferroviari. Brugger ha contestato al Ministro delle Infrastrutture Matteoli come abbia «espresso opinioni contrarie alla possibilità di partecipazione di Autobrennero nella BBT, sostenendo che la società non possa entrare nel capitale sociale della BBT Se perchè società con soci azionari non esclusivamente pubblici». L’onorevole Brugger ha affermato che «conseguenza del divieto di partecipazione della Autobrennero nel capitale azionario di BBT sarebbe il non conferimento e la liquidazione del fondo esentasse di accantonamento e ciò sarebbe in contrasto con la natura societaria di Autobrennero, che pur avendo soci privati è sotto il controllo pubblico, e con le finalità del fondo». Per queste ragioni Brugger ha chiesto al Governo quali iniziative «intenda assumere per correggere gli orientamenti fin qui espressi e in particolare quali impegni intenda assumere con la Unione europea per individuare soluzioni atte a garantire la partecipazione di A22 in BBT in modo che conseguentemente possa essere conferito il fondo di accantonamento al fine di finanziare la galleria di base e gli accessi ferroviari».

L’interrogazione è stata così discussa in aula nel corso del”Question time” che ha così affrontato il tema del tunnel di base del Brennero. Brugger ha ricordato inoltre che «il finanziamento della galleria attraverso gli utili di Autobrennero è parte determinante dell’apporto finanziario dell’Italia alla realizzazione dell’opera complessiva» ed ha espresso soddisfazione per la risposta del governo che ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle Province di Bolzano e Trento nella individuazione delle scelte da compiere ed ha dato assicurazioni in ordine alla realizzazione dell’opera, al suo cofinanziamento e in particolare per quel che riguarda le garanzie finanziarie che entro marzo devono essere date nei confronti della Unione europea.

Da parte sua il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vito ha precisato che il governo «non esprime opinione contraria alla possibilità di partecipazione di Autobrennero in BBT» ed ha affermato che «nei prossimi giorni il Ministro per le Infrastrutture incontrerà i presidenti delle Province di Bolzano e Trento e, all’esito di questi incontri, verificherà in maniera trasparente ogni decisione che dovrà essere adottata per rispettare quanto previsto dal quadro normativo comunitario. Le soluzioni saranno individuate in via definitiva dopo il coinvolgimento delle province autonome di Bolzano e Trento».

TUNNEL DEL BRENNERO

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009



«Nessun veto ai finanziamenti di A22»



Il governo precisa la sua posizione. Matteoli incontrerà Durnwalder



BOLZANO. Si è parlato del tunnel del Brennero ieri in aula a Montecitorio. Siegfried Brugger (Svp) ha infatti presentato un’interrogazione sulla realizzazione del tunnel di base del Brennero e dei relativi accessi ferroviari. Brugger ha contestato al Ministro delle Infrastrutture Matteoli come abbia «espresso opinioni contrarie alla possibilità di partecipazione di Autobrennero nella BBT, sostenendo che la società non possa entrare nel capitale sociale della BBT Se perchè società con soci azionari non esclusivamente pubblici». L’onorevole Brugger ha affermato che «conseguenza del divieto di partecipazione della Autobrennero nel capitale azionario di BBT sarebbe il non conferimento e la liquidazione del fondo esentasse di accantonamento e ciò sarebbe in contrasto con la natura societaria di Autobrennero, che pur avendo soci privati è sotto il controllo pubblico, e con le finalità del fondo». Per queste ragioni Brugger ha chiesto al Governo quali iniziative «intenda assumere per correggere gli orientamenti fin qui espressi e in particolare quali impegni intenda assumere con la Unione europea per individuare soluzioni atte a garantire la partecipazione di A22 in BBT in modo che conseguentemente possa essere conferito il fondo di accantonamento al fine di finanziare la galleria di base e gli accessi ferroviari».

L’interrogazione è stata così discussa in aula nel corso del”Question time” che ha così affrontato il tema del tunnel di base del Brennero. Brugger ha ricordato inoltre che «il finanziamento della galleria attraverso gli utili di Autobrennero è parte determinante dell’apporto finanziario dell’Italia alla realizzazione dell’opera complessiva» ed ha espresso soddisfazione per la risposta del governo che ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle Province di Bolzano e Trento nella individuazione delle scelte da compiere ed ha dato assicurazioni in ordine alla realizzazione dell’opera, al suo cofinanziamento e in particolare per quel che riguarda le garanzie finanziarie che entro marzo devono essere date nei confronti della Unione europea.

Da parte sua il governo, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vito ha precisato che il governo «non esprime opinione contraria alla possibilità di partecipazione di Autobrennero in BBT» ed ha affermato che «nei prossimi giorni il Ministro per le Infrastrutture incontrerà i presidenti delle Province di Bolzano e Trento e, all’esito di questi incontri, verificherà in maniera trasparente ogni decisione che dovrà essere adottata per rispettare quanto previsto dal quadro normativo comunitario. Le soluzioni saranno individuate in via definitiva dopo il coinvolgimento delle province autonome di Bolzano e Trento».

mercoledì 28 gennaio 2009

COLLEGAMENTO CON LA CICLABILE PROVINCIALE

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 28 GENNAIO 2009



Arrivano 400 mila euro. Il 10 Durnwalder incontra i contadini



Finanziamenti dalla Provincia




LAIVES. Ieri mattina il vicesindaco Georg Forti è stato a colloquio con il presidente Durnwalder ed è poi rientrato a Laives con un contributo di 400 mila euro. «Si tratta di soldi che serviranno per costruire la strada tra via Vadena e la zona industriale a sud della città - spiega Forti - ma che non basteranno certo per completare l’opera che, a spanne, potrebbe arrivare a costare, con gli espropri, più di un milione di euro». Durnwalder sarà a Laives il 10 febbraio per incontrare i proprietari della stradina in zona Cervo e cercare di convincerli a concederla come collegamento ciclabile tra via Stazione e l’argine dell’Adige. La Provincia stessa del resto aveva inserito questo collegamento nel Puc. (b.c.)

COLLEGAMENTO CON LA CICLABILE PROVINCIALE

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 28 GENNAIO 2009



Arrivano 400 mila euro. Il 10 Durnwalder incontra i contadini



Finanziamenti dalla Provincia




LAIVES. Ieri mattina il vicesindaco Georg Forti è stato a colloquio con il presidente Durnwalder ed è poi rientrato a Laives con un contributo di 400 mila euro. «Si tratta di soldi che serviranno per costruire la strada tra via Vadena e la zona industriale a sud della città - spiega Forti - ma che non basteranno certo per completare l’opera che, a spanne, potrebbe arrivare a costare, con gli espropri, più di un milione di euro». Durnwalder sarà a Laives il 10 febbraio per incontrare i proprietari della stradina in zona Cervo e cercare di convincerli a concederla come collegamento ciclabile tra via Stazione e l’argine dell’Adige. La Provincia stessa del resto aveva inserito questo collegamento nel Puc. (b.c.)

martedì 27 gennaio 2009

«Referendum, evitare di farli nei mesi estivi»

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 27 GENNAIO 2009



Così i comitati promotori. L’Union: con le europee





BOLZANO. I rappresentanti dei Comitati promotori per i referendum sull’aeroporto di Bolzano e per una legge migliore sulla democrazia diretta si sono incontrati con il presidente della Provincia per chiarire la questione della data per le votazioni. Hanno chiesto a Durnwalder - si legge in una nota dei promotori - di scegliere una data che agevoli al massimo la partecipazione dei cittadini. “Inoltre - si afferma - per risparmiare soldi pubblici e per evitare ai cittadini di tornare alle urne più volte in un breve periodo, si dovrebbe valutare l’abbinamento dei referendum provinciali alle elezioni europee del 6 e 7 giugno oppure ai referendum nazionali che si svolgeranno sempre per l’inizio di giugno. Attualmente quelle date sono escluse per alcuni impedimenti amministrativi, nulla che non si possa risolvere con pochi adeguamenti della attuale legge sui referendum”. I rappresentanti “vogliono che sia esclusa categoricamente l’eventualità di fissare la data dei referendum durante i mesi estivi, tra fine giugno e inizio di ottobre”. Durnwalder - informano - “sostiene che non sia possibile indire il referendum prima del 6 luglio in base ad una interpretazione della legge effettuata dall’ufficio legale della Provincia. Però, poichè l’ufficio legale del consiglio provinciale interpreta diversamente la stessa legge, il presidente della Provincia ha proposto che siano i due uffici legali ad accordarsi su una comune interpretazione. Il presidente inoltre si è espresso a favore di una data per le votazioni rimandata all’autunno, ad esempio il 25 di ottobre, ammesso che ci sia il consenso dei partiti”.

Sul tema dei referendum l’Union für Südtirol propone che contestualmente alle elezioni europee si voti in Alto Adige anche per i tre referendum proposti dal partito. Dunque, il 7 giugno i cittadini potrebbero esprimersi anche sul pacchetto dell’Union, che va da un trattamento differenziato per i residenti nell’assegnazione della case popolari, alla consultazione popolare per progetti pubblici di gradi dimensioni, alla democrazia diretta ed alla salvaguardia del paesaggio.

«Referendum, evitare di farli nei mesi estivi»

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 27 GENNAIO 2009



Così i comitati promotori. L’Union: con le europee





BOLZANO. I rappresentanti dei Comitati promotori per i referendum sull’aeroporto di Bolzano e per una legge migliore sulla democrazia diretta si sono incontrati con il presidente della Provincia per chiarire la questione della data per le votazioni. Hanno chiesto a Durnwalder - si legge in una nota dei promotori - di scegliere una data che agevoli al massimo la partecipazione dei cittadini. “Inoltre - si afferma - per risparmiare soldi pubblici e per evitare ai cittadini di tornare alle urne più volte in un breve periodo, si dovrebbe valutare l’abbinamento dei referendum provinciali alle elezioni europee del 6 e 7 giugno oppure ai referendum nazionali che si svolgeranno sempre per l’inizio di giugno. Attualmente quelle date sono escluse per alcuni impedimenti amministrativi, nulla che non si possa risolvere con pochi adeguamenti della attuale legge sui referendum”. I rappresentanti “vogliono che sia esclusa categoricamente l’eventualità di fissare la data dei referendum durante i mesi estivi, tra fine giugno e inizio di ottobre”. Durnwalder - informano - “sostiene che non sia possibile indire il referendum prima del 6 luglio in base ad una interpretazione della legge effettuata dall’ufficio legale della Provincia. Però, poichè l’ufficio legale del consiglio provinciale interpreta diversamente la stessa legge, il presidente della Provincia ha proposto che siano i due uffici legali ad accordarsi su una comune interpretazione. Il presidente inoltre si è espresso a favore di una data per le votazioni rimandata all’autunno, ad esempio il 25 di ottobre, ammesso che ci sia il consenso dei partiti”.

Sul tema dei referendum l’Union für Südtirol propone che contestualmente alle elezioni europee si voti in Alto Adige anche per i tre referendum proposti dal partito. Dunque, il 7 giugno i cittadini potrebbero esprimersi anche sul pacchetto dell’Union, che va da un trattamento differenziato per i residenti nell’assegnazione della case popolari, alla consultazione popolare per progetti pubblici di gradi dimensioni, alla democrazia diretta ed alla salvaguardia del paesaggio.