ALTO ADIGE - DOMENICA, 17 AGOSTO 2008
Il comitato civico di Pineta prende posizione a seguito dell’offensiva anti Polonioli
Le accuse a chi critica: il giudizio spetta agli elettori
LAIVES. Paolo Pelone e Franco Magagna - a nome del comitato civico di Pineta - intervengono in merito alle recenti critiche rivolte al sindaco Polonioli. Ecco la loro nota: «Che democrazia è mai questa? La prima considerazione è dedicata ai reiterati attacchi al Sindaco: è stato eletto direttamente dagli abitanti. Il 70% dei cittadini di Laives ha dato un mandato della durata di 5 anni a Giovanni Polonioli. E perché mai non dovrebbe essere nuovamente la popolazione a promuoverlo o bocciarlo sulla base dei fatti concreti, dei reali problemi affrontati nel corso del mandato?».
La lunga nota così continua: «Non devono quindi essere i suoi antagonisti consiglieri a demolirlo ma i cittadini che giudicheranno al termine del mandato da loro stessi concesso. È assai difficile, per un semplice cittadino, che abitualmente conduce una vita di casa e lavoro, e pertanto lontano dai salotti della politica, comprendere lo stillicidio incessante di discussioni, liti di palazzo spesso scatenate dalle ambiziose aspettative di singoli consiglieri, aspiranti a poltrone di diversa confezione da quelle ubicate in aula di consiglio. È il caso che queste persone la facciano finita e si mettano piuttosto a collaborare per risolvere i problemi reali. Ci piacerebbe vedere Sindaco assessori e politici tutti, riunirsi attorno ad un tavolo e trovare una soluzione condivisa, semplice e razionale, poco dispendiosa per sanare, ad esempio, il problema del raccordo con la ciclabile provinciale. Ci piacerebbe che, d’intesa con il Comune di Bolzano, si riuscisse a convogliare la totalità del traffico di transito che invade tuttora le vie di San Giacomo nell’omonima galleria. Ricordiamo che il traffico ingiustificato è stimato attualmente nel 50%. Ci piacerebbe che i progetti discussi, approvati e finanziati, fossero realizzati in tempi ragionevoli come senz’altro accadrà per la nuova zona edilizia Toggenburg che di rassicurazione in rassicurazione sta costringendo i soci delle cooperative a cercare alternative immobiliari, a prezzi sicuramente diversi, presso altre zone. Ci piacerebbe che maggioranza ed opposizione unitariamente presentassero al Presidente Durnwalder una petizione in favore dell’apertura di un casello autostradale a sud di Laives in cui si faccia notare che verosimilmente i tempi indicati per l’apertura dell’intera variante non saranno di soli tre anni ma qualcuno in più e che nel frattempo Via Kennedy soffocherà dall’inquinamento e con lei pure i residenti... Dobbiamo alla fine prendere atto che, per le tensioni createsi nell’ambito dell’attuale maggioranza, il nostro comitato non ha più spazi di manovra ed interlocutori in grado di dare risposte concrete; è per questo che al suo interno si è aperto un dibattito al fine di individuare quali modifiche assumere per poter svolgere ancora un ruolo attivo in sostegno delle aspettative che molti ripongono in noi».
Il comitato civico di Pineta prende posizione a seguito dell’offensiva anti Polonioli
Le accuse a chi critica: il giudizio spetta agli elettori
LAIVES. Paolo Pelone e Franco Magagna - a nome del comitato civico di Pineta - intervengono in merito alle recenti critiche rivolte al sindaco Polonioli. Ecco la loro nota: «Che democrazia è mai questa? La prima considerazione è dedicata ai reiterati attacchi al Sindaco: è stato eletto direttamente dagli abitanti. Il 70% dei cittadini di Laives ha dato un mandato della durata di 5 anni a Giovanni Polonioli. E perché mai non dovrebbe essere nuovamente la popolazione a promuoverlo o bocciarlo sulla base dei fatti concreti, dei reali problemi affrontati nel corso del mandato?».
La lunga nota così continua: «Non devono quindi essere i suoi antagonisti consiglieri a demolirlo ma i cittadini che giudicheranno al termine del mandato da loro stessi concesso. È assai difficile, per un semplice cittadino, che abitualmente conduce una vita di casa e lavoro, e pertanto lontano dai salotti della politica, comprendere lo stillicidio incessante di discussioni, liti di palazzo spesso scatenate dalle ambiziose aspettative di singoli consiglieri, aspiranti a poltrone di diversa confezione da quelle ubicate in aula di consiglio. È il caso che queste persone la facciano finita e si mettano piuttosto a collaborare per risolvere i problemi reali. Ci piacerebbe vedere Sindaco assessori e politici tutti, riunirsi attorno ad un tavolo e trovare una soluzione condivisa, semplice e razionale, poco dispendiosa per sanare, ad esempio, il problema del raccordo con la ciclabile provinciale. Ci piacerebbe che, d’intesa con il Comune di Bolzano, si riuscisse a convogliare la totalità del traffico di transito che invade tuttora le vie di San Giacomo nell’omonima galleria. Ricordiamo che il traffico ingiustificato è stimato attualmente nel 50%. Ci piacerebbe che i progetti discussi, approvati e finanziati, fossero realizzati in tempi ragionevoli come senz’altro accadrà per la nuova zona edilizia Toggenburg che di rassicurazione in rassicurazione sta costringendo i soci delle cooperative a cercare alternative immobiliari, a prezzi sicuramente diversi, presso altre zone. Ci piacerebbe che maggioranza ed opposizione unitariamente presentassero al Presidente Durnwalder una petizione in favore dell’apertura di un casello autostradale a sud di Laives in cui si faccia notare che verosimilmente i tempi indicati per l’apertura dell’intera variante non saranno di soli tre anni ma qualcuno in più e che nel frattempo Via Kennedy soffocherà dall’inquinamento e con lei pure i residenti... Dobbiamo alla fine prendere atto che, per le tensioni createsi nell’ambito dell’attuale maggioranza, il nostro comitato non ha più spazi di manovra ed interlocutori in grado di dare risposte concrete; è per questo che al suo interno si è aperto un dibattito al fine di individuare quali modifiche assumere per poter svolgere ancora un ruolo attivo in sostegno delle aspettative che molti ripongono in noi».
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