Visualizzazioni totali

lunedì 25 agosto 2008


Treni, a San Giacomo serve la fermata




















 











Ma Widmann ribadisce: «Meglio aspettare il tunnel fra Ora e Cardano»




 
Alto Adige, 29 LUGLIO 2008





 LAIVES. Si torna a parlare di una nuova stazione ferroviaria per San Giacomo: la propongono i consiglieri provinciali di Alleanza Nazionale-PdL Mauro Minniti ed Alberto Sigismondi riprendendo un’ipotesi avanzata da un gruppo di residenti. «È risaputo - sottolineano i due esponenti di An-PdL - che la popolazione di San Giacomo sta crescendo rapidamente anche a causa delle grandi aree edilizie messe a disposizione. Una stazione ferroviaria, similare magari a quella di Bolzano sud che serve la fiera non solo eliminerebbe alcuni disagi per la popolazione ma limiterebbe inquinamento e pericoli oltrechè il traffico. La Provincia - concludono nella loro interrogazione i due consiglieri provinciali - dovrebbe tenere conto in maniera estremamente seria di questa opportunità e di una esigenza di sicurezza e di salute di cui necessitano i cittadini». La proposta dei consiglieri Minniti e Sigismondi viene proprio a ridosso dei lavori, che si stanno ormai completando, della nuova stazione ferroviaria di Laives.

 Proprio di recente anche il vice sindaco Georg Forti aveva ribadito «l’opportunità di una fermata ferroviaria a San Giacomo, tenuto conto che lì la popolazione sta crescendo rapidamente anche per le grandi aree edilizie messe a disposizione. Se vi fosse questa fermata per San Giacomo il servizio di trasporto pubblico su binari sarebbe ottimo per tutti i nostri numerosi pendolari».

 Purtroppo la posizione della Provincia non lascia prospettive in tal senso: secondo l’assessore alla mobilità Thomas Widmann la soluzione si troverà con il passante ferroviario in galleria fra Ora e Cardano che renderà superflua la costruzione del ventilato terzo binario fra Ora (o Salorno) e Bolzano, con un risparmio di 40 milioni di euro e senza un eccessivo prolungamento dei tempi. La realizzazione del tunnel, nel quadro dell’ammodernamento della linea del Brennero in accordo con le Ferrovie, secondo l’assessore provinciale avrà la precedenza assoluta. I lavori potrebbero iniziare entro due anni e i binari percorribili entro altri due, al massimo tre anni, mentre il terzo binario, benché già progettato e finanziabile, fra valutazioni ambientali e soprattutto espropri, non potrebbe essere avviato comunque prima di due anni. Tanto vale quindi rinviare di uno o due anni e deviare gran parte dei 120-180 (con sviluppo previsto fino a 250) treni quotidiani fra Verona e il Brennero in galleria, lasciando i due attuali a totale disposizione del trasporto locale. (e.d.)

Nessun commento:

Posta un commento