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mercoledì 27 agosto 2008

CAROVITA

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 26 AGOSTO 2008



Shock al rientro dalle ferie I bolzanini: prezzi alle stelle



FRANZ GIORDANO



BOLZANO. Le vacanze al mare sono finite, il frigo è vuoto e i bolzanini tornano tra gli scaffali dei supermercati. Il risultato? «Prezzi stellari dopo le ferie. Pane, frutta e verdura i prodotti più cari».

Le ferie stanno finendo e la città si ripopola. Supermercati compresi. Il rientro, però, non è indolore. Almeno per quanto riguarda i prezzi. Dopo aver fatto la fila alla cassa, infatti, i bolzanini sono tutti d’accordo: «Fare la spesa in città è diventata una missione. Dopo Ferragosto i prezzi sono aumentati». Oriana Crepaldi è appena tornata dalle ferie: «Un incubo. Dopo due mesi di vacanze in Puglia è difficile abituarsi di nuovo alle cifre degli scontrini locali. Il prodotto più caro rispetto al resto d’Italia è sicuramente il pane». Per evitare di confrontarsi con i prezzi locali, qualcuno preferisce cambiare città. «Questa è la prima spesa dopo le ferie - dice Marina Zacchelini indicando la borsa di plastica - e ho notato alcuni aumenti esagerati. La soluzione è uscire dall’Alto Adige e andare periodicamente a fare compre in Trentino o in Veneto. Gli ortaggi, però, siamo costretti a comprarli a Bolzano ed è un salasso». Dopo il pane, infatti, frutta e verdura sono gli spauracchi dei bolzanini alla cassa. Senza considerare i mercati, dove secondo il Centro tutela consumatori le differenze di prezzo rispetto a discount e supermercati sfiorano il 30 per cento. «Frutta e verdura costano parecchio - dice Giovanni Bedin - Inoltre ci sono stati alcuni aumenti dopo Ferragosto. Un esempio? Qualche settimana fa l’olio di semi costava un euro e venti, ora l’ho pagato uno e sessanta».

Tra gli scaffali c’è anche chi ha la possibilità di fare un confronto prezzi in tempo reale. Alessandra Ravelli esce dal supermercato insieme all’amica salernitana Filomena Piemonte. «Da noi - spiega la campana - pane, frutta e verdura sono molto più economici. Qui, invece, sembrano d’oro per i prezzi che hanno». «Le soluzioni sono poche - continua Alessandra - Bisogna cogliere le offerte e girare molto alla ricerca dei prezzi più convenienti. Senza escludere i discount».

Poi c’è il caro-pasta. Bolzano, infatti, è in terza posizione nella graduatoria nazionale stilata dall’Osservatorio del ministero per lo Sviluppo economico guidato da Mr Prezzi. Tre euro e quaranta al chilo, questo il record raggiunto dal capoluogo altoatesino. A Trento, invece, lo stesso chilo di pasta costa meno della metà rispetto a Bolzano: 1,68 euro. Cinquanta chilometri di distanza per una differenza di 1.72 euro. «Un fenomeno strano - continua Giovanni Bedin - i miei parenti coltivano cereali e sostengono che i prezzi delle materie prime sono diminuiti rispetto all’anno scorso».

Pane, frutta, verdura alle stelle. E poi? «Tutto è molto più caro - dice Libero Zatti - E il latte dove lo mettiamo? Adesso vado a fare la spesa, ma dovrò girare almeno un paio di negozi a caccia delle offerte». Prezzi alle stelle, dunque, e shock dopo il rientro dalle ferie. Ai bolzanini non resta altro da fare che affidarsi al consiglio di Lucia Riccadonna: «Mai andare a caso. E’ indispensabile mappare la città alla ricerca dei negozi convenienti. Sennò bisogna andare in missione fuori provincia».

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