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lunedì 29 ottobre 2007

Il consigliere Ceol attacca il sindaco e icomitati civici

“Basta dire sì ai comitati!” questa l’affermazione perentoria ed alquanto sgradevole del consigliere Ceol in merito all’assicurazione data dal sindaco sull’installazione di un impianto semaforico all’incrocio con via Dolomiti a Pineta.


 Al di là della forma egli pone però un problema serio e ricorda alla giunta che le decisioni spettano agli organi politici democraticamente eletti, i quali, conseguentemente, ne portano anche la responsabilità.


Su questo aspetto non possiamo che essere d’accordo, ma in che cosa confligge l’ascolto delle cittadine e dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, delle frazioni, con la responsabilità di chi amministra? Infatti non v’è nulla di male nell’accogliere richieste sensate e condivisibili provenienti da chi , per esperienza diretta, conosce i problemi del territorio in cui vive.


Inoltre, se non andiamo errati, numerosi sono i passaggi del programma di giunta in cui si sottolinea l’importanza che viene data all’ascolto, al coinvolgimento, alla corresponsabilizzazione dei propri amministrati. Evidentemente o non si condivide ciò che si è firmato o si considerano sbagliate alcune decisioni prese. Nel primo caso allora non andavano inseriti nei programmi elettorali e di giunta, nel secondo caso bisognava dimostrare lo stesso coraggio e la medesima determinazione, palesati per altre più futili cause, nel contrastare e denunciare decisioni che si ritenevano sbagliate.


 


Rifondazione Comunista - Laives

Il consigliere Ceol attacca il sindaco e icomitati civici

“Basta dire sì ai comitati!” questa l’affermazione perentoria ed alquanto sgradevole del consigliere Ceol in merito all’assicurazione data dal sindaco sull’installazione di un impianto semaforico all’incrocio con via Dolomiti a Pineta.


 Al di là della forma egli pone però un problema serio e ricorda alla giunta che le decisioni spettano agli organi politici democraticamente eletti, i quali, conseguentemente, ne portano anche la responsabilità.


Su questo aspetto non possiamo che essere d’accordo, ma in che cosa confligge l’ascolto delle cittadine e dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, delle frazioni, con la responsabilità di chi amministra? Infatti non v’è nulla di male nell’accogliere richieste sensate e condivisibili provenienti da chi , per esperienza diretta, conosce i problemi del territorio in cui vive.


Inoltre, se non andiamo errati, numerosi sono i passaggi del programma di giunta in cui si sottolinea l’importanza che viene data all’ascolto, al coinvolgimento, alla corresponsabilizzazione dei propri amministrati. Evidentemente o non si condivide ciò che si è firmato o si considerano sbagliate alcune decisioni prese. Nel primo caso allora non andavano inseriti nei programmi elettorali e di giunta, nel secondo caso bisognava dimostrare lo stesso coraggio e la medesima determinazione, palesati per altre più futili cause, nel contrastare e denunciare decisioni che si ritenevano sbagliate.


 


Rifondazione Comunista - Laives

Parcheggi e proteste

Le proteste, mai del tutto sopite, sulla politica dei parcheggi portata avanti dall’amministrazione comunale si giustificano con una scarsa capacità di giungere a soluzioni trasparenti e condivise.


Eppure sarebbe bastato cogliere l’invito venuto qualche tempo fa dall’interno della stessa maggioranza sulla necessità di un “piano organico complessivo per i parcheggi pubblici”. Questo, naturalmente, avrebbe richiesto la verifica preventiva di quanti dovessero essere trasformati a pagamento, quanti invece regolamentati con disco orario e quanti infine lasciati liberi, tenendo presenti innanzitutto le necessità di coloro che risiedono nei vari quartieri e nelle frazioni, ma anche di coloro che a Laives e nelle frazioni si recano per lavoro. Ciò avrebbe permesso, ad esempio, di accertare le esigenze del personale scolastico. Si sarebbe così potuto riservare un certo numero di posti macchina per coloro che provenendo da fuori, o che avendo doppia sede e tempi limitati di spostamento, risultano fortemente penalizzati dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi della zona scolastica. Allo stesso modo sarebbe stato possibile verificare il fabbisogno di posti macchina in Pineta evitando con gli interventi in corso di ridurli.


Manca insomma un’analisi della situazione concreta ed una riflessione di fondo che facciano da guida ai vari interventi e si procede per lo più “a spizzichi”, così come giustamente denunciato dallo stesso esponente di maggioranza. L’esempio più eclatante è la preannunciata costruzione di un megaparcheggio sotto la nuova piazza con accesso da via Pietralba, che non potrà che attirare traffico e che comprometterà definitivamente la creazione di un’isola pedonale in centro con buona pace di chi per anni ed in campagna elettorale ha sostenuto che questa sarebbe una iattura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Parcheggi e proteste

Le proteste, mai del tutto sopite, sulla politica dei parcheggi portata avanti dall’amministrazione comunale si giustificano con una scarsa capacità di giungere a soluzioni trasparenti e condivise.


Eppure sarebbe bastato cogliere l’invito venuto qualche tempo fa dall’interno della stessa maggioranza sulla necessità di un “piano organico complessivo per i parcheggi pubblici”. Questo, naturalmente, avrebbe richiesto la verifica preventiva di quanti dovessero essere trasformati a pagamento, quanti invece regolamentati con disco orario e quanti infine lasciati liberi, tenendo presenti innanzitutto le necessità di coloro che risiedono nei vari quartieri e nelle frazioni, ma anche di coloro che a Laives e nelle frazioni si recano per lavoro. Ciò avrebbe permesso, ad esempio, di accertare le esigenze del personale scolastico. Si sarebbe così potuto riservare un certo numero di posti macchina per coloro che provenendo da fuori, o che avendo doppia sede e tempi limitati di spostamento, risultano fortemente penalizzati dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi della zona scolastica. Allo stesso modo sarebbe stato possibile verificare il fabbisogno di posti macchina in Pineta evitando con gli interventi in corso di ridurli.


Manca insomma un’analisi della situazione concreta ed una riflessione di fondo che facciano da guida ai vari interventi e si procede per lo più “a spizzichi”, così come giustamente denunciato dallo stesso esponente di maggioranza. L’esempio più eclatante è la preannunciata costruzione di un megaparcheggio sotto la nuova piazza con accesso da via Pietralba, che non potrà che attirare traffico e che comprometterà definitivamente la creazione di un’isola pedonale in centro con buona pace di chi per anni ed in campagna elettorale ha sostenuto che questa sarebbe una iattura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

sabato 27 ottobre 2007

Proteste contro la politica dei parcheggi

Le proteste, mai del tutto sopite, sulla politica dei parcheggi portata avanti dall’amministrazione comunale si giustificano con una scarsa capacità di giungere a soluzioni trasparenti e condivise.


Eppure sarebbe bastato cogliere l’invito venuto qualche tempo fa dall’interno della stessa maggioranza sulla necessità di un “piano organico complessivo per i parcheggi pubblici”. Questo, naturalmente, avrebbe richiesto la verifica preventiva di quanti dovessero essere trasformati a pagamento, quanti invece regolamentati con disco orario e quanti infine lasciati liberi, tenendo presenti innanzitutto le necessità di coloro che risiedono nei vari quartieri e nelle frazioni, ma anche di coloro che a Laives e nelle frazioni si recano per lavoro. Ciò avrebbe permesso, ad esempio, di accertare le esigenze del personale scolastico. Si sarebbe così potuto riservare un certo numero di posti macchina per coloro che provenendo da fuori, o che avendo doppia sede e tempi limitati di spostamento, risultano fortemente penalizzati dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi della zona scolastica. Allo stesso modo sarebbe stato possibile verificare il fabbisogno di posti macchina in Pineta evitando con gli interventi in corso di ridurli.


Manca insomma un’analisi della situazione concreta ed una riflessione di fondo che facciano da guida ai vari interventi e si procede per lo più “a spizzichi”, così come giustamente denunciato dallo stesso esponente di maggioranza. L’esempio più eclatante è la preannunciata costruzione di un megaparcheggio sotto la nuova piazza con accesso da via Pietralba, che non potrà che attirare traffico e che comprometterà definitivamente la creazione di un’isola pedonale in centro con buona pace di chi per anni ed in campagna elettorale ha sostenuto che questa sarebbe una iattura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Proteste contro la politica dei parcheggi

Le proteste, mai del tutto sopite, sulla politica dei parcheggi portata avanti dall’amministrazione comunale si giustificano con una scarsa capacità di giungere a soluzioni trasparenti e condivise.


Eppure sarebbe bastato cogliere l’invito venuto qualche tempo fa dall’interno della stessa maggioranza sulla necessità di un “piano organico complessivo per i parcheggi pubblici”. Questo, naturalmente, avrebbe richiesto la verifica preventiva di quanti dovessero essere trasformati a pagamento, quanti invece regolamentati con disco orario e quanti infine lasciati liberi, tenendo presenti innanzitutto le necessità di coloro che risiedono nei vari quartieri e nelle frazioni, ma anche di coloro che a Laives e nelle frazioni si recano per lavoro. Ciò avrebbe permesso, ad esempio, di accertare le esigenze del personale scolastico. Si sarebbe così potuto riservare un certo numero di posti macchina per coloro che provenendo da fuori, o che avendo doppia sede e tempi limitati di spostamento, risultano fortemente penalizzati dall’impossibilità di parcheggiare nei pressi della zona scolastica. Allo stesso modo sarebbe stato possibile verificare il fabbisogno di posti macchina in Pineta evitando con gli interventi in corso di ridurli.


Manca insomma un’analisi della situazione concreta ed una riflessione di fondo che facciano da guida ai vari interventi e si procede per lo più “a spizzichi”, così come giustamente denunciato dallo stesso esponente di maggioranza. L’esempio più eclatante è la preannunciata costruzione di un megaparcheggio sotto la nuova piazza con accesso da via Pietralba, che non potrà che attirare traffico e che comprometterà definitivamente la creazione di un’isola pedonale in centro con buona pace di chi per anni ed in campagna elettorale ha sostenuto che questa sarebbe una iattura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Pineta: area per cani al posto dei parcheggi

In questi giorni gli abitanti di via del Rio a Pineta hanno avuto la gradita sorpresa di vedere iniziare i lavori di sistemazione dell’argine del rio Lusina, ma poiché anni di delusioni li hanno resi sospettosi, si sono avvicinati agli operai intenti ai lavori per sapere cosa stesse accadendo. Hanno così potuto avere una seconda notizia inattesa, questa volta meno piacevole: a ridosso della cosiddetta isola ecologica , dove spesso sono accatastati rifiuti, e tanto ecologica non appare, verrà costruita un’area per cani.


Due considerazioni ci sovvengono:


1) Possibile che i cittadini debbano sapere a lavori iniziati cosa e come si intende costruire?


2) Certamente nessuno è contrario ad un’area per cani, ma si è sicuri che sia tra le priorità della popolazione di Pineta e, soprattutto, che quella sia l’ubicazione più consona?


Le proteste che hanno indotto allo spostamento di un’area simile a Laives avrebbe dovuto consigliare maggiore cautela al fine di evitare malumori e contestazioni.


La soluzione adottata appare inoltre la meno opportuna, non solo per la vicinanza alle case, ma anche perché riduce i posti macchina che invece in quella zona sono più che necessari.


Le alternative sono facilmente individuabili e non arrecherebbero disturbo a nessuno, ma occorre la disponibilità ad ascoltare i cittadini.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Pineta: area per cani al posto dei parcheggi

In questi giorni gli abitanti di via del Rio a Pineta hanno avuto la gradita sorpresa di vedere iniziare i lavori di sistemazione dell’argine del rio Lusina, ma poiché anni di delusioni li hanno resi sospettosi, si sono avvicinati agli operai intenti ai lavori per sapere cosa stesse accadendo. Hanno così potuto avere una seconda notizia inattesa, questa volta meno piacevole: a ridosso della cosiddetta isola ecologica , dove spesso sono accatastati rifiuti, e tanto ecologica non appare, verrà costruita un’area per cani.


Due considerazioni ci sovvengono:


1) Possibile che i cittadini debbano sapere a lavori iniziati cosa e come si intende costruire?


2) Certamente nessuno è contrario ad un’area per cani, ma si è sicuri che sia tra le priorità della popolazione di Pineta e, soprattutto, che quella sia l’ubicazione più consona?


Le proteste che hanno indotto allo spostamento di un’area simile a Laives avrebbe dovuto consigliare maggiore cautela al fine di evitare malumori e contestazioni.


La soluzione adottata appare inoltre la meno opportuna, non solo per la vicinanza alle case, ma anche perché riduce i posti macchina che invece in quella zona sono più che necessari.


Le alternative sono facilmente individuabili e non arrecherebbero disturbo a nessuno, ma occorre la disponibilità ad ascoltare i cittadini.


 


Rifondazione Comunista – Laives

martedì 23 ottobre 2007

«Consultazioni prima del nuovo Puc»
















 
Il vice sindaco interviene dopo gli appelli del Comitato Attenzione Permanente di San Giacomo e del consigliere Grasso
 





Alto Adige 23 OTTOBRE 2007

 LAIVES. «Non servono sollecitazioni in merito alla necessità di coinvolgere la comunità ed i rappresentanti delle categorie sociali nella fase di predisposizione del nuovo Puc». Lo dice il vice sindaco Georg Forti dopo l’ennesima presa di posizione sul tema da parte di comitati e singoli consiglieri comunali di opposizione. «Stiano tranquilli quindi coloro che in questi giorni hanno accennato alla questione - continua Forti - perché non è da adesso che siamo orientati verso il coinvolgimento preventivo».

 «Ma prima di tutto - aggiunge il vice sindaco - va affidato un incarico per la revisione del Puc in scadenza, cosa che contiamo di fare nel giro di alcune settimane e quindi, a mano a mano, come amministrazione comunale promuoveremo anche i necessari incontri pubblici, che riguarderanno cittadinanza e categorie». Il vice sindaco, titolare dell’urbanistica comunale, spiega poi che comunque nel nuovo Puc non ci saranno grandi aree di espansione, perché è ancora disponibile ampia cubatura edificabile nel vecchio Puc che sta per scadere. La parola d’ordine sarà quindi qualità, con il recupero di tutto ciò che è recuperabile, insieme al miglioramento complessivo che coinvolgerà anche varie strade comunali insieme alle frazioni.

 «Anche se si avvia verso la scadenza, non è che dobbiamo tassativamente predisporre il nuovo Puc entro brevissimo - afferma Forti - È perciò nostro intendimento valutare a fondo tutti gli aspetti prima di proseguire. Un esempio è il grande progetto per la trasformazione dell’area ex Amonn in centro a San Giacomo, dove abbiamo imposto determinati criteri al progettista prima di dare via libera, posto che si tratterà di una cubatura notevole. In sostanza, terremo fede al programma che ci siamo imposti, tenendo conto dell’apporto di tutti a tempo debito».

 L’amministrazione comunale ha già dato esempio di voler applicare la “democrazia partecipata” in occasione dei grandi progetti che riguardano ampie fasce della popolazione: così è stato fatto ad esempio per l’ampliamento del parco pubblico di via Marconi oppure, a San Giacomo, con il progetto di riqualificazione urbana della vecchia statale 12 nel centro abitato.
«Consultazioni prima del nuovo Puc»
















 
Il vice sindaco interviene dopo gli appelli del Comitato Attenzione Permanente di San Giacomo e del consigliere Grasso
 





Alto Adige 23 OTTOBRE 2007

 LAIVES. «Non servono sollecitazioni in merito alla necessità di coinvolgere la comunità ed i rappresentanti delle categorie sociali nella fase di predisposizione del nuovo Puc». Lo dice il vice sindaco Georg Forti dopo l’ennesima presa di posizione sul tema da parte di comitati e singoli consiglieri comunali di opposizione. «Stiano tranquilli quindi coloro che in questi giorni hanno accennato alla questione - continua Forti - perché non è da adesso che siamo orientati verso il coinvolgimento preventivo».

 «Ma prima di tutto - aggiunge il vice sindaco - va affidato un incarico per la revisione del Puc in scadenza, cosa che contiamo di fare nel giro di alcune settimane e quindi, a mano a mano, come amministrazione comunale promuoveremo anche i necessari incontri pubblici, che riguarderanno cittadinanza e categorie». Il vice sindaco, titolare dell’urbanistica comunale, spiega poi che comunque nel nuovo Puc non ci saranno grandi aree di espansione, perché è ancora disponibile ampia cubatura edificabile nel vecchio Puc che sta per scadere. La parola d’ordine sarà quindi qualità, con il recupero di tutto ciò che è recuperabile, insieme al miglioramento complessivo che coinvolgerà anche varie strade comunali insieme alle frazioni.

 «Anche se si avvia verso la scadenza, non è che dobbiamo tassativamente predisporre il nuovo Puc entro brevissimo - afferma Forti - È perciò nostro intendimento valutare a fondo tutti gli aspetti prima di proseguire. Un esempio è il grande progetto per la trasformazione dell’area ex Amonn in centro a San Giacomo, dove abbiamo imposto determinati criteri al progettista prima di dare via libera, posto che si tratterà di una cubatura notevole. In sostanza, terremo fede al programma che ci siamo imposti, tenendo conto dell’apporto di tutti a tempo debito».

 L’amministrazione comunale ha già dato esempio di voler applicare la “democrazia partecipata” in occasione dei grandi progetti che riguardano ampie fasce della popolazione: così è stato fatto ad esempio per l’ampliamento del parco pubblico di via Marconi oppure, a San Giacomo, con il progetto di riqualificazione urbana della vecchia statale 12 nel centro abitato.

giovedì 18 ottobre 2007

Piano urbanistico comunale partecipato

Le reiterate sollecitazioni del Centro di Attenzione Permanente di S. Giacomo ad una stesura partecipata del Piano Urbanistico Comunale sono un serio invito al rispetto del programma di questa amministrazione che non sempre, al di lá delle parole, ha dimostrato comportamenti coerenti con le proprie enunciazioni.


Il Puc è uno degli strumenti piú importanti a disposizione del comune e determina lo sviluppo urbanistico, ambientale, economico e sociale del territorio; ne disegna, in altre parole, la qualità o l’ulteriore degrado.


Non è dunque concepibile affidarsi esclusivamente ai tecnici, ma occorre promuovere una partecipazione larga  di tutti i cittadini. Soprattutto occorrono opzioni politiche chiare: non è possibile considerare il territorio comunale come illimitata superficie su cui scaricare interventi di ogni tipo, accettando spesso le imposizioni provinciali, invece che come risorsa residua preziosa e dunque da tutelare e da arricchire con il recupero e la valorizzazione delle sue parti più degradate.


È qui che la popolazione può dare il suo apporto più significativo e perciò va coinvolta senza dimenticare il ruolo importante che possono svolgere le frazioni. Vanno consultate le associazioni presenti sul territorio, i rappresentanti di categoria, i sindacati e quanti altri siano in grado di dare un contributo.


Per fare ció è peró necessario iniziare con largo anticipo e avere idee chiare sul modo di procedere per non trovarsi impreparati e per evitare che il tutto si risolva in una mero atto formale.


Perché, ad esempio, non iniziare, con una serie di incontri informativi che illustrino il significato di un Puc, come si elabora, quali i parametri e le leggi da rispettare? Una prima attenzione rivolta dunque agli aspetti tecnici, per poi passare a quelli piú espressamente politici e di indirizzo.


Gli esempi, anche in loco, non mancano. Basta avere la volontá politica di mettere in pratica quanto promesso ed enunciato nei propri programmi.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Piano urbanistico comunale partecipato

Le reiterate sollecitazioni del Centro di Attenzione Permanente di S. Giacomo ad una stesura partecipata del Piano Urbanistico Comunale sono un serio invito al rispetto del programma di questa amministrazione che non sempre, al di lá delle parole, ha dimostrato comportamenti coerenti con le proprie enunciazioni.


Il Puc è uno degli strumenti piú importanti a disposizione del comune e determina lo sviluppo urbanistico, ambientale, economico e sociale del territorio; ne disegna, in altre parole, la qualità o l’ulteriore degrado.


Non è dunque concepibile affidarsi esclusivamente ai tecnici, ma occorre promuovere una partecipazione larga  di tutti i cittadini. Soprattutto occorrono opzioni politiche chiare: non è possibile considerare il territorio comunale come illimitata superficie su cui scaricare interventi di ogni tipo, accettando spesso le imposizioni provinciali, invece che come risorsa residua preziosa e dunque da tutelare e da arricchire con il recupero e la valorizzazione delle sue parti più degradate.


È qui che la popolazione può dare il suo apporto più significativo e perciò va coinvolta senza dimenticare il ruolo importante che possono svolgere le frazioni. Vanno consultate le associazioni presenti sul territorio, i rappresentanti di categoria, i sindacati e quanti altri siano in grado di dare un contributo.


Per fare ció è peró necessario iniziare con largo anticipo e avere idee chiare sul modo di procedere per non trovarsi impreparati e per evitare che il tutto si risolva in una mero atto formale.


Perché, ad esempio, non iniziare, con una serie di incontri informativi che illustrino il significato di un Puc, come si elabora, quali i parametri e le leggi da rispettare? Una prima attenzione rivolta dunque agli aspetti tecnici, per poi passare a quelli piú espressamente politici e di indirizzo.


Gli esempi, anche in loco, non mancano. Basta avere la volontá politica di mettere in pratica quanto promesso ed enunciato nei propri programmi.


 


Rifondazione Comunista – Laives

mercoledì 10 ottobre 2007

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


  


Oggetto: Commissione Difesa in missione all’aeroporto di S. Giacomo.


 La Commissione Difesa del Senato della Repubblica sarà in missione all’aeroporto di S. Giacomo nella seconda quindicina di ottobre (presumibilmente il 18 o il 19 ottobre c.m.).


Ciò premesso e tenuto conto che nell’ordine del giorno approvato di recente in consiglio comunale ci si era tra l’altro  espressi per “una sensibile riduzione dei voli militari”,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede


 


se non si voglia cogliere l’occasione per far conoscere ai membri della commissione, la posizione dell’amministrazione, le preoccupazioni dei cittadini e le richieste più urgenti uscite dalla mediazione, indirizzando una richiesta di incontro al suo presidente.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


 


         Il Consigliere comunale


         Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


  


Oggetto: Commissione Difesa in missione all’aeroporto di S. Giacomo.


 La Commissione Difesa del Senato della Repubblica sarà in missione all’aeroporto di S. Giacomo nella seconda quindicina di ottobre (presumibilmente il 18 o il 19 ottobre c.m.).


Ciò premesso e tenuto conto che nell’ordine del giorno approvato di recente in consiglio comunale ci si era tra l’altro  espressi per “una sensibile riduzione dei voli militari”,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede


 


se non si voglia cogliere l’occasione per far conoscere ai membri della commissione, la posizione dell’amministrazione, le preoccupazioni dei cittadini e le richieste più urgenti uscite dalla mediazione, indirizzando una richiesta di incontro al suo presidente.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


 


         Il Consigliere comunale


         Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


  


Oggetto: Pulizia in zona Toggenburg


 Ci è stato segnalato che da parecchio tempo la pista da bocce situata nella zona ricreativa Toggenburg a Pineta si trova in uno stato di abbandono e di incuria che ne impedisce l’uso. I materiali che vi sono depositati, inoltre, contribuiscono a peggiorare l’impatto visivo e costituiscono un pessimo biglietto da visita per il rione.


Tutto ciò premesso,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 



  1. se si sia a conoscenza di tale situazione;

  2. a chi sia demandato il compito di tener pulita la zona;

  3. se non si intenda intervenere per ripristinare uno stato di decoro ed in quali forme.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                      Il Consigliere comunale


  Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007


 

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


  


Oggetto: Pulizia in zona Toggenburg


 Ci è stato segnalato che da parecchio tempo la pista da bocce situata nella zona ricreativa Toggenburg a Pineta si trova in uno stato di abbandono e di incuria che ne impedisce l’uso. I materiali che vi sono depositati, inoltre, contribuiscono a peggiorare l’impatto visivo e costituiscono un pessimo biglietto da visita per il rione.


Tutto ciò premesso,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 



  1. se si sia a conoscenza di tale situazione;

  2. a chi sia demandato il compito di tener pulita la zona;

  3. se non si intenda intervenere per ripristinare uno stato di decoro ed in quali forme.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                      Il Consigliere comunale


  Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007


 

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Pineta: impianto semaforico all’incrocio con via Dolomiti.


 Siamo stati informati che l’impianto semaforico previsto sulla statale 12 all’altezza di via Dolomiti e per il quale si era speso ufficialmente lo stesso sindaco rintuzzando preventivamente eventuali critiche o perplessità (Cfr. articolo sull’Alto Adige del 5 settembre c.a. in cui vengono riportate tra virgolette le seguenti parole: «Qualcuno potrà anche obiettare che adesso è tardi perché sono iniziati i lavori della variante alla statale 12 a Pineta. Noi riteniamo invece che non sia così, perché se anche diminuirà il traffico sulla vecchia statale davanti all’abitato, rimarrà sempre il passaggio di mezzi della comunità locale. Inoltre il semaforo servirà pure per l’attraversamento in sicurezza dei pedoni che saranno diretti alla parte opposta della statale 12, quella dove c’è la fermata dell’autobus e, in futuro, anche l’area verde ricreativa che contiamo di allestire nello spicchio di terreno che rimarrà fra statale e la nuova variante a cielo aperto».), non sarebbe più nei piani di questa amministrazione proprio ora che era stata superata l’opposizione dei responsabili provinciali.


Tenuto conto di quanto in premessa,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 



  1. se effettivamente l’amministrazione abbia rinunciato all’acquisto ed alla realizzazione di un impianto semaforico da collocarsi a Pineta all’incrocio con la via Dolomiti;

  2. quali siano le reali motivazioni;

  3. cosa si intenda fare per ovviare alla situazione di pericolo costituito dall’immissione, in particolare verso sud, dei veicoli provenienti dall’interno dell’abitato.


Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                              Il Consigliere comunale


                         Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Pineta: impianto semaforico all’incrocio con via Dolomiti.


 Siamo stati informati che l’impianto semaforico previsto sulla statale 12 all’altezza di via Dolomiti e per il quale si era speso ufficialmente lo stesso sindaco rintuzzando preventivamente eventuali critiche o perplessità (Cfr. articolo sull’Alto Adige del 5 settembre c.a. in cui vengono riportate tra virgolette le seguenti parole: «Qualcuno potrà anche obiettare che adesso è tardi perché sono iniziati i lavori della variante alla statale 12 a Pineta. Noi riteniamo invece che non sia così, perché se anche diminuirà il traffico sulla vecchia statale davanti all’abitato, rimarrà sempre il passaggio di mezzi della comunità locale. Inoltre il semaforo servirà pure per l’attraversamento in sicurezza dei pedoni che saranno diretti alla parte opposta della statale 12, quella dove c’è la fermata dell’autobus e, in futuro, anche l’area verde ricreativa che contiamo di allestire nello spicchio di terreno che rimarrà fra statale e la nuova variante a cielo aperto».), non sarebbe più nei piani di questa amministrazione proprio ora che era stata superata l’opposizione dei responsabili provinciali.


Tenuto conto di quanto in premessa,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 



  1. se effettivamente l’amministrazione abbia rinunciato all’acquisto ed alla realizzazione di un impianto semaforico da collocarsi a Pineta all’incrocio con la via Dolomiti;

  2. quali siano le reali motivazioni;

  3. cosa si intenda fare per ovviare alla situazione di pericolo costituito dall’immissione, in particolare verso sud, dei veicoli provenienti dall’interno dell’abitato.


Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                              Il Consigliere comunale


                         Rosario Grasso


 Laives, li  8 ottobre 2007

 Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Fermata della SAD sulla rotonda a nord di Pineta ed in zona artigianale.


 Tenuto conto che



  1. è compito dell’amministrazione incentivare l’uso del mezzo pubblico;

  2. sia sulla rotonda a nord di Pineta che di fronte alla zona artigianale della stessa frazione non fermano i mezzi della Sad;

  3. che di fatto questo comporta una riduzione del servizio di trasporto urbano per gli abitanti di Pineta Monte e per i lavoratori della zona artigianale della stessa frazione,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 


se non si intendano prendere i necessari contatti al fine di accertare la possibilità di abilitare le  fermate in questione anche ai mezzi della Sad.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                 Il Consigliere comunale


 Rosario Grasso


 Laives, li  7 ottobre 2007


 

 Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Fermata della SAD sulla rotonda a nord di Pineta ed in zona artigianale.


 Tenuto conto che



  1. è compito dell’amministrazione incentivare l’uso del mezzo pubblico;

  2. sia sulla rotonda a nord di Pineta che di fronte alla zona artigianale della stessa frazione non fermano i mezzi della Sad;

  3. che di fatto questo comporta una riduzione del servizio di trasporto urbano per gli abitanti di Pineta Monte e per i lavoratori della zona artigianale della stessa frazione,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede:


 


se non si intendano prendere i necessari contatti al fine di accertare la possibilità di abilitare le  fermate in questione anche ai mezzi della Sad.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                 Il Consigliere comunale


 Rosario Grasso


 Laives, li  7 ottobre 2007


 

Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


  


Oggetto: Piano Urbanistico Comunale.


 Tenuto conto che



  1. nel programma amministrativo di questa giunta vi era l’intenzione di "un vero e proprio salto di qualità nei rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini";

  2. a breve si dovrà necessariamente andare a discutere il nuovo Piano Urbanistico Comunale;

  3. già altri comuni altoatesini hanno intrapreso la strada di un’elaborazione partecipata di questo importante documento,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede


 


di essere messo a conoscenza, nella maniera più dettagliata possibile, delle procedure che si intendono seguire e dei soggetti che si intendono coinvolgere nell’elaborazione del nuovo PUC.


 Si richiede cortesemente risposta scritta.


 


           Il Consigliere comunale


             Rosario Grasso


 


Laives, li  8 ottobre 2007