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mercoledì 27 agosto 2008

«Centro commerciale, no ai Magazzini generali»

ALTO ADIGE - VENERDÌ, 15 AGOSTO 2008



Si riaccende il dibattito sulla collocazione della struttura da 20 mila metri quadrati



L’Unione boccia la soluzione che piace a Durnwalder: unica apertura sull’areale Fs



I CORDONI DELLA BORSA




BOLZANO. «Un centro commerciale ai Magazzini generali? Non se ne parla neppure». Dado Duzzi, vicepresidente dell’Unione commercio, boccia senza appello la soluzione prospettata dal presidente della Provincia Luis Durnwalder che prevede di utilizzare l’area dei Magazzini generali ai Piani, per realizzare il centro commerciale di cui si parla ormai da anni. «Chi pensa - dice Duzzi - che il centro commerciale abbasserà i prezzi, si sbaglia di grosso. Ma se proprio si vuole fare, allora chiediamo che sia posizionato il più vicino possibile al centro storico, in modo che non sia in concorrenza con i negozi già esistenti».

Chiusura totale da parte della Confesercenti: «Per quanto ci riguarda - ha ripetuto più volte il direttore Paolo Pavan - a Bolzano non si farà nessun tipo di centro commerciale».

Nonostante l’opposizione dei commercianti, stavolta il centro commerciale si farà: lo ha deciso la giunta provinciale che lo ha inserito sia nella legge urbanistica sia nel pacchetto di misure sul carovita. Lo conferma l’organizzazione di una due giorni in Austria, già fissata per il 28 e 29 agosto: il gruppo di lavoro, composto da rappresentanti di Provincia, Camera di commercio, Comune, associazione economiche e dei consumatori, andrà a visitare il centro commerciale alla periferia di Graz e quello nel centro cittadino di Leoben. Probabilmente ci sarà un ulteriore giro in strutture analoghe nel nord Italia.

Obiettivo?

«Vedere come sono stati realizzati - ha spiegato l’assessore provinciale all’urbanistica Michl Laimer -, capire eventuali errori e non ripeterli. Il centro commerciale infatti deve dare un’opportunità in più alla clientela, senza però decretare la morte dei piccoli negozi».

Quando il quadro sarà completo, si passerà alla fase delle decisioni. «Entro l’autunno - assicura Durnwalder -. Dobbiamo mettere un freno al turismo da shopping, mantenere in Alto Adige il potere d’acquisto che la fuga verso i centri commerciali di Affi, Lienz e Innsbruck porta fuori provincia».

Per quanto riguarda le dimensioni c’è già l’indicazione di 20 mila metri; il grosso nodo è rappresentato dalla collocazione. La struttura dovrebbe essere vicina alle principali arterie, per evitare di appesantire la viabilità bolzanina, e magari anche al treno. Sul principio sono tutti d’accordo, ma quando si parla di ubicazione concreta ci sono più scuole di pensiero.

La Provincia vuole che sorga vicino al centro. Com’è noto, nonostante sia una scelta ritenuta dai più quantomai anacronistica, le leggi provinciali vietano il commercio al dettaglio nelle zone produttive: ne hanno fatto le spese, in ordine di tempo, Trony, Electronia e Matteucci-Euronics.

Il motivo è noto: si teme che un centro commerciale in periferia attragga su di sé la clientela che a quel punto diserterebbe in massa i negozi del centro storico.

Questo spiega perché la Provincia vorrebbe il nuovo centro nei pressi della stazione ferroviaria: ai Piani, magari ai Magazzini generali oppure all’interno del nuovo areale ferroviario come chiede da tempo l’Unione commercio.

Ma i maligni sostengono che puntare sull’areale Fs significa rinviare alle calende greche: è vero infatti che c’è un mega-progetto sui 24 ettari occupati oggi dai binari, ma è altrettanto vero che i tempi si annunciano lunghissimi. Anche per questo Durnwalder preferirebbe l’ipotesi Magazzini generali.

«Se si optasse per questa soluzione - dice Duzzi - alla fine invece che uno ci troveremo ad avere due centri commerciali». Il secondo quale sarebbe? «Il Kampill center. C’è già basta solo riempirlo e magari collegarlo a quello da costruire sull’area dei Magazzini generali con una passerella sul fiume».

Attenzione però che la discussione non si esaurisce tra Provincia e commercianti: c’è anche il Comune al tavolo delle trattative. L’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali alla zona centro preferirebbe Bolzano sud.

Il motivo è semplice: teme che una struttura commerciale da 20 mila metri quadrati realizzata a ridosso del centro storico metta ko la viabilità cittadina.

Il tavolo di lavoro, costituito ad hoc, tornerà a riunirsi (la prima volta è stato all’inizio di luglio) a settembre e a quel punto si dovrà per forza cominciare a prendere decisioni.

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