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lunedì 2 luglio 2007

Mobilità in Bassa Atesina e proposta Thaler



La mobilità in Bassa Atesina costituisce uno dei problemi da sempre irrisolti anche per la mancanza di coordinamento e di determinazione da parte dei comuni della Bassa Atesina.


La vicenda della metropolitana di superficie dell’Oltradige ne è un esempio lampante. L’iniziativa dei comuni interessati ha costretto la provincia a prendere in considerazione un progetto che aveva da tempo e definitivamente accantonato ed inoltre ha aperto un dibattito in cui si sono inseriti in molti a cominciare dalla vicepresidente del consiglio provinciale  Rosa Thaler che ha lanciato l’idea di un circolare che includa anche la Bassa Atesina.


Di fronte a queste notizie si comprende come sia poco lungimirante l’atteggiamento dell’amministrazione di Laives che, per paura di irritare il potere provinciale, evita di proporre alcunché senza il suo preventivo assenso.


La discussione che si è aperta è un’occasione unica che Laives, questa volta, non deve lasciarsi sfuggire.


Come Rifondazione Comunista abbiamo sempre privilegiato la ferrovia ed abbiamo proposto che il trasporto pubblico su gomma fosse sinergico e non concorrenziale al treno. Abbiamo più volte sostenuto la fattibilità in tempi brevi di una metropolitana di superficie che potrebbe iniziare intanto collegando S. Giacomo al capoluogo utilizzando, una volta risolta la strettoia sotto il Virgolo, i binari dismessi della Bolzano-Merano.


Da S. Giacomo in poi sarebbe quindi possibile studiare un tracciato lungo la vecchia statale che costeggiando l’abitato di Pineta attraversi Laives ed, una volta arrivati a Bronzolo, confluisca sull’attuale linea ferroviaria per poi definitivamente collegarsi all’Oltradige.


Non sappiamo se una tale ipotesi sia realizzabile ed in quali tempi, ma certo richiede da parte dei comuni interessati un impegno straordinario ed una capacità di iniziativa e di proposta che finora sono mancate. Nel frattempo è necessario insistere sulla fattibilità del primo tratto e a Laives, come comune maggiormente interessato, spetta il compito di sollecitare le altre amministrazioni e la Comunità comprensoriale per evitare di trovarsi impreparati e di dar corso ad opere che successivamente ne impedirebbero la realizzazione.


 


Rifondazione Comunista - Laives

Mobilità in Bassa Atesina e proposta Thaler



La mobilità in Bassa Atesina costituisce uno dei problemi da sempre irrisolti anche per la mancanza di coordinamento e di determinazione da parte dei comuni della Bassa Atesina.


La vicenda della metropolitana di superficie dell’Oltradige ne è un esempio lampante. L’iniziativa dei comuni interessati ha costretto la provincia a prendere in considerazione un progetto che aveva da tempo e definitivamente accantonato ed inoltre ha aperto un dibattito in cui si sono inseriti in molti a cominciare dalla vicepresidente del consiglio provinciale  Rosa Thaler che ha lanciato l’idea di un circolare che includa anche la Bassa Atesina.


Di fronte a queste notizie si comprende come sia poco lungimirante l’atteggiamento dell’amministrazione di Laives che, per paura di irritare il potere provinciale, evita di proporre alcunché senza il suo preventivo assenso.


La discussione che si è aperta è un’occasione unica che Laives, questa volta, non deve lasciarsi sfuggire.


Come Rifondazione Comunista abbiamo sempre privilegiato la ferrovia ed abbiamo proposto che il trasporto pubblico su gomma fosse sinergico e non concorrenziale al treno. Abbiamo più volte sostenuto la fattibilità in tempi brevi di una metropolitana di superficie che potrebbe iniziare intanto collegando S. Giacomo al capoluogo utilizzando, una volta risolta la strettoia sotto il Virgolo, i binari dismessi della Bolzano-Merano.


Da S. Giacomo in poi sarebbe quindi possibile studiare un tracciato lungo la vecchia statale che costeggiando l’abitato di Pineta attraversi Laives ed, una volta arrivati a Bronzolo, confluisca sull’attuale linea ferroviaria per poi definitivamente collegarsi all’Oltradige.


Non sappiamo se una tale ipotesi sia realizzabile ed in quali tempi, ma certo richiede da parte dei comuni interessati un impegno straordinario ed una capacità di iniziativa e di proposta che finora sono mancate. Nel frattempo è necessario insistere sulla fattibilità del primo tratto e a Laives, come comune maggiormente interessato, spetta il compito di sollecitare le altre amministrazioni e la Comunità comprensoriale per evitare di trovarsi impreparati e di dar corso ad opere che successivamente ne impedirebbero la realizzazione.


 


Rifondazione Comunista - Laives