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domenica 3 febbraio 2008

20 aprile 2005

Casa per lungodegenti a Laives


di Mirko Altadonna (Candidato PRC per Laives)



La mia lunga esperienza nel settore anziani e nelle professioni sociali in genere è iniziato nel dicembre 1993 quando fui chiamato a svolgere il servizio sostitutivo civile presso una casa di riposo di Bolzano.

Da allora non mi sono mai fermato, ho fatto diverse esperienze e non solo in Italia.



Una frase che si sente molto spesso sulla bocca delle persone è che "dalle altre parti sono almeno 10 anni avanti rispetto a noi".

Questa frase, che sento pronunciare dal lontano '93, mi ha sempre colpito, ma francamente pur trovandola in parte veritiera, non sono mai riuscito a capire effettivamente il perchè altri Stati siano all'avanguardia addirittura rispetto al nostro Alto Adige che in materia di sanità e servizi sociali vanta diversi riconoscimenti ufficiali e non.



Il segreto è la gestione, ovvero il modo di gestire una realtà non sempre facile come quella dei servizi sociali.

Solo una gestione intelligente che dia garanzie concrete agli utenti ma anche ai lavoratori del settore può dare come frutto dei servizi qualificati, di alta qualità e competitività e che comportino la piena soddisfazione degli utenti che ormai dobbiamo considerare come veri e propri "clienti".



La Giunta Comunale uscente di Laives in fatto di gestione di strutture sociali ne sa qualcosa: in questi sei anni abbiamo assistito ad un penoso scaricabarile fra i vari enti, tutti vorrebbero avere l'onore della gestione della Casa per lungodegenti di via Sottomonte, ma nessuno vorrebbe l'onere di dover sborsare un euro per permetterne l'ultimazione definitiva, per garantirne il funzionamento e per dare finalmente alla cittadinanza una struttura di cui ormai davvero non ne può fare a meno, senza contare che è stata realizzata con soldi pubblici e quindi provenienti dalle tasche di ciascun contribuente.



La casa di riposo esistente, di recente ampliata e rimessa a nuovo, non può farsi carico di tutte le domande in lista di attesa, spesso e volentieri i cittadini del comprensorio che hanno abitato per tutta una vita a Laives o dintorni sono costretti a migrare e a trascorrere il tramonto della loro esistenza fuori città o addirittura fuori regione.



Tutto questo è semplicemente vergognoso e non deve più accadere.



L'impegno mio personale e del mio partito va nella direzione di una apertura in tempi brevissimi della nuova struttura che dovrà dare precise garanzie di qualità dei servizi offerti agli utenti e ai lavoratori. La nuova giunta si dovrà fare garante in questo senso e, oltre alla casa per lungodegenti, credo sia prioritario, per non dire urgente, la realizzazione di una postazione di primo soccorso all'interno del territorio cittadino, una maggiore collaborazione fra servizi pubblici e privati esistenti oggi e la creazione di nuove realtà per poter magari un giorno sentir dire che "a Laives sono almeno dieci anni avanti".



Non è la frase finale di una bella favola, ma una realtà che insieme possiamo costruire sul serio.

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