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mercoledì 6 febbraio 2008

Asporto rifiuti. il fallimento di una politica.

La notizia è di quelle da far fare un balzo sulla sedia.


Mentre ci si preoccupa del cosiddetto turismo dei rifiuti e si inserisce nel regolamento per la determinazione della tariffa una norma che non incentiva ad una loro minore produzione, ma tende solo a scoraggiare questa deprecabile abitudine, veniamo a scoprire che la raccolta differenziata è calata di tre punti percentuale.


Tra le probabili cause, l’inefficienza dell’amministrazione.


A dircelo è il consigliere Ceol, che così facendo ammette il fallimento di una politica dell’asporto rifiuti che coinvolge i responsabili del settore almeno delle ultime tre amministrazioni. All’assessore Tommasini, contro il quale era stata presentata anche una mozione di sfiducia, è stata levata la delega, ma anche con il nuovo responsabile finora non si è vista nessuna inversione di tendenza significativa.


Il risultato è nei dati. Con l’esternalizzazione del servizio sembra addirittura diminuito l’impegno nel settore, continuano a sussistere uno accanto all’altro diversi sistemi di raccolta e l’assistenza ai cittadini è praticamente assente, quasi che con la delega alla Seab, l’amministrazione potesse disinteressarsene.


D’altra parte quando al cittadino vengono mandati segnali contradditori, non ci si può certo meravigliare se si hanno risultati negativi, né si possono scaricare le responsabilità sul loro supposto scarso senso civico.


La tariffa dovrebbe essere proporzionale alla quantità di rifiuti residui prodotti e premiare quindi  l’impegno personale. Invece con la scusa di impedire il pendolarismo delle immondizie ci si assicura combustibile per un inceneritore da 130.000 tonnellate che è in contraddizione con il proposito di giungere a valori elevati di recupero, riciclaggio e trasformazione del rifiuto prodotto. Ciò che ci si propone è infatti ottenere combustibile di qualità per l’incenerimento, ma in quantità tale da non dover ricorrere all’importazione dalle regioni limitrofe. Questo il limite per la raccolta differenziata, formalmente dichiarato nel “Piano provinciale di gestione dei rifiuti 2000” quando si rinuncia, ad esempio, ad un potenziamento della raccolta delle plastiche perché “…con l’inceneritore di Bolzano si ha un recupero energetico”.


 Rifondazione Comunista - Laives

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