BOLZANO. Ardelio Michielli, ex presidente ed attuale consulente Sasa, ritiene che la discussione - in atto da tempo - sui mezzi di trasporto da utilizzare in città sia perfettamente inutile se prima non viene approvato il piano della mobilità. «L’opinione pubblica - spiega Michielli - è stata informata attraverso le dichiarazioni dei responsabili dei vari enti locali sulle prospettive future, mettendo a confronto e per certi versi quasi in concorrenza tra loro diverse opzioni dei mezzi di trasporto: treno, metropolitana di superficie, metrobus e tram. Tale discussione è inutile e deviante rispetto alla tematica di fondo che dovrebbe essere risolta dagli organi competenti. Sarebbe più produttivo se questa discussione venisse aperta più per ricercare soluzioni per il miglioramento del traffico cittadino, che esprimendo preferenze sul modo di trasporto. Al cittadino di via Resia interessa relativamente se può raggiungere il centro con metro, tram o bus: l’importante è che possa contare su un’offerta di servizio che sia veloce, regolare, con frequenze adeguate e la fermata sia vicina alla propria abitazione». Di quali elementi sarebbe utile disporre prima di scegliere? «Bisogna quantificare il volume degli spostamenti e dei flussi di traffico in città, per e dalla città; individuare degli spazi da destinare con priorità al mezzo pubblico; determinare i finanziamenti disponibili per realizzare la struttura e la rete di trasporto; esaminare attentamente l’aspetto ambientale. Solo dopo aver selezionato questi aspetti si può scegliere quale tipologia di di trasporto è più compatibile e funzionale agli obiettivi fissati. A determinare questi parametri devono essere il piano della mobilità o i piani comunali o intercomunali della viabilità e del traffico». Per Michielli, dunque, il rischio è quello di avventurarsi in chiacchiere inutili e fuorivianti.
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