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domenica 3 febbraio 2008


20 giugno 2005

Dichiarazione di voto


Rifondazione Comunista - Laives



Signor sindaco, colleghi consiglieri

permettetemi innanzitutto di fare un sincero augurio di buon lavoro a tutti voi, auguri di un lavoro fruttuoso nell'interesse di quei cittadini che noi tutti rappresentiamo.



A Laives la stragrande maggioranza della popolazione è impiegata nell'industria e nel terziario, i redditi sono medio bassi, il 53% degli occupati è pendolare, il 40% degli abitanti risiede a Laives da meno di 10 anni e la loro scelta è stata dettata dal bisogno di trovare un'abitazione a prezzi più accessibili rispetto al capoluogo di provincia.

A questi concittadini, essendo residenti nel nostro comune da pochi anni, manca il più delle volte il supporto di quelle reti di parentela e di vicinanza che suppliscono spesso alle mancanze di servizi pubblici.



E' in questi pochi e semplici dati che sta scritto il programma amministrativo di questo comune.



Dare risposte a questi concittadini e alle loro famiglie elevando il tenore di vita e la vivibilità della nostra città vuol dire risolvere gran parte dei problemi che affliggono il nostro comune e significa partire con il piede giusto.



Abbiamo letto con attenzione e curiosità il programma e dobbiamo dire che abbiamo trovato molti punti condivisibili. Il tema della partecipazione è spesso rimarcato: si parla di urbanistica e bilancio partecipato, di coinvolgere le frazioni, di ascoltare i cittadini, le associazioni ecc.

Noi in campagna elettorale abbiamo fatto dei manifesti in cui denunciavamo gli errori fatti dalla passata ammministrazione e indicavamo proprio nella partecipazione popolare il rimedio. E' evidente dunque che con noi su questo tema sfondate una porta aperta.

Indicare poi i temi sociali come prioritari, sottolineare la necessità di avere asili nido, mense, minialloggi per gli anziani, autobus più frequenti, collegamenti notturni con il capoluogo, preoccuparsi della vivibilità dei centri urbani, abbattere le barriere architettoniche individuando una specifica competenza assessorile, recuperare elusione ed evasione fiscale, ecc non può che trovarci d'accordo.



Ma c'è qualcosa che non ci convince.



A noi pare che questo programma sia molto avanzato per certi aspetti, ma pecchi di genericità e che inoltre sia fortemente condizionato dalle risorse disponibili.

Abbiamo l'impressione di trovarci di fronte a un elenco di buone intenzioni, ma mai si scende nel concreto specificando con quali risorse ed in quali tempi si vogliono attuare i vari punti programmatici.

Significativo a questo proposito è che non vi sia mai una data, una scadenza; al massimo si trova un generico "entro tempi ragionevoli".



Vi è poi l'uso di una serie di termini ambigui, pericolosi, variamente interpretabili.

Sussidiarietà, razionalizzazione, accorpamento, esternalizzazioni, ...

Non si tratta di un sospetto gratuito o infondato. Purtroppo in questi anni anche la sinistra si è lasciata incantare dalle sirene del liberismo e del pensiero unico, il primato dell'economia è stato accolto talvolta acriticamente, ma i lavoratori hanno capito sulla loro pelle il significato vero di quei termini che troppo spesso sono traducibili in licenziamenti, meno diritti, precarietà, qualità scadente dei servizi, e così via.

Non ritengo naturalmente che la giunta pensi a licenziamenti di massa o cose simili, ma certamente sarebbe opportuno chiarire quali servizi resteranno sicuramente in mano pubblica, quali servizi verranno esternalizzati ed in quali forme, quali le garanzie per la qualità dei servizi e per i lavoratori.



Sulle esternalizzazioni va bene ribadire, ad esempio, la difesa del pubblico; ma una cosa è trasformare i servizi pubblici gestiti in economia direttamente dal comune in una S.p.A. o una S.R.L. interamente pubblica, altra cosa è fare una gara d'appalto in cui intervengono i privati, altra cosa ancora è una società mista pubblico-privato e altro ancora è delegare alcuni servizi alla comunità comprensoriale.

Sulla sussidiarietà: è anche qui una parola vuota se non viene specificata.

Può significare un giusto coinvolgimento di un sano terzo settore no-profit al fine di avere nuovi servizi di nicchia e innovativi, oppure può significare svendere servizi che già si effettuano unicamente per risparmiare sui costi.

Fare chiarezza su questi punti, dichiarare l'indisponibilità alla cessione di alcuni servizi, come ad esempio l'intero ciclo dell'acqua, serve a dare certezze a tutti ed eviterebbe discussioni future all'interno della maggioranza stessa, perchè temo che non vi sia univocità di intendimenti in questo campo.



Un altro tema che ci interessa sottolineare è quello dell'autonomia comunale.

L'altro giorno il presidente della giunta provinciale si è dichiarato favorevole allo spostamento del tracciato della statale dodici a Pineta e subito è seguita anche la disponibilità del comune.

Cosa c'è che non va allora in tutto questo?

I cittadini e il comitato civico di Pineta hanno ottenuto un successo di cui ci rallegriamo, ed il comune si dimostra disponibile a rivedere il progetto.

Il problema è di come si è arrivati a questa disponibilità. Troppo spesso l'Amministrazione Comunale si è dimostrata poco autonoma dalla provincia subendo le decisioni della stessa. Si ascoltano le richieste dei cittadini solo dopo l'OK della Provincia. Per cui l'apertura dell'arginale, la variante in galleria, l'apertura di un accesso autostradale, solo per fare alcuni esempi, vanno bene o vengono osteggiate non per una valutazione autonoma, ma perchè la Provincia così vuole.

Ora nessuno chiede una guerra con la provincia, ma una maggiore determinazione nella difesa degli interessi di Laives, sì.

Le valutazioni devono essere autonome, poi se è necessario si può giungere a compromessi, o far buon viso a cattivo gioco, ma non è concepibile uniformare la propria attività al volere della Svp provinciale per paura di scontentarla o per fare un altro esempio, in un altro ambito, non accogliere nella propria coalizione una forza politica perchè, forse, potrebbe dispiacere all'Svp locale.



Ma passiamo ora ad altro.

Nei programmi di tutte le forze politiche è stato dedicato ampio spazio al tema della convivenza.

Nel suo programma, signor sindaco, vi sono 5 righe in cui ci si impegna nella prosecuzione di quanto già ad oggi fatto relativamente al miglioramento della pacifica convivenza tra i gruppi linguistici.

A noi questa formulazione pare una rinuncia a perseguire nuove strade.

Cosa vuol dire la prosecuzione di quanto già ad oggi fatto?

Vuol dire procedere nella politica dei doppioni per cui si costruisce la scuola di musica italiana e Musikschule tedesca, la casa della cultura italiana e la Haus der Kultur tedesca e così via?

A noi sarebbe bastato un piccolo segnale che andasse nel recepimento di quello che nella società civile è già maturato.

Non chiediamo certo la scuola mistilingue, ma almeno la riunificazione sotto un unico tetto delle biblioteche sparse sul territorio comunale, o che vengano evitati ingressi separarti per italiani e tedeschi, o la formazione di gruppi misti, su base volontaria, all'estate ragazzi.

Non ci sembra troppo e comunque restiamo aperti a qualsiasi proposta che segni una discontinuità con il passato e realizzi nei fatti quanto proclamato a parole.



Riassumendo dunque molti sono i temi che ci trovano concordi, ma molti sono i chiaroscuri, le ambiguità, i non detto, le possibilità di interpretazioni non sempre condivisibili.

Sarà dunque dalle priorità che saprà darsi concretamente che giudicheremo il lavoro di questa giunta, più che dalle dichiarazioni di principio che abbiamo ascoltato questa sera.



Nei giorni scorsi molti ci hanno chiesto che posizione avremmo preso questa sera nei confronti della nuova giunta.

La risposta è: noi staremo all'opposizione.

Staremo all'opposizione perchè è lì, signor sindaco, che ci avete relegato. Staremo all'opposizione perchè per questo i nostri elettori ci hanno votato. Staremo all'opposizione perchè molte cose non ci convincono.

Ma l'opposizione non è un ghetto, un recinto in cui rinchiudere chi non la pensa come la maggioranza, o chi non è utile perchè si hanno già voti a sufficienza, con un calcolo utilitaristico, ma poco lungimirante.

La presenza di un opposizione, o meglio a ben guardare delle opposizioni, è il sale stesso della democrazia, è la certezza per i cittadini, ma anche per la maggioranza stessa, di evitare di incorrere in errori grossolani, se si hanno orecchie per ascoltare, se ci si predispone ad accogliere i contributi e le critiche di tutti, se si considera irrinunciabile il ruolo che le opposizioni sono chiamate a ricoprire.



Noi intendiamo adempiere fino in fondo, con le nostre capacità, i nostri limiti, ma anche con il nostro entusiasmo, al ruolo assegnatoci, opponendoci alle scelte che non ci convincessero, ma, e lo diciamo senza paura di essere accusati di collateralismo, con altrettanta convinzione appoggeremo le scelte che andranno incontro agli interessi della popolazione di Laives, ed in particolare dei ceti più deboli, dei lavoratori, delle donne, degli immigrati.

Sta a voi, signor Sindaco, convincerci con i fatti della bontà delle vostre intenzioni.

21 aprile 2005

Palazzina dei VVFF a Laives


di Mario Branchicella (candidato nella lista del PRC di Laives)



A San Giacomo l'ubicazione della palazzina dei VVFF è una scelta irresponsabile.



La palazzina dei vigili del fuoco a San Giacomo è pericolosa per i nostri figli.

Riteniamo irresponsabile la scelta dell'attuale amministrazione comunale di ubicare questa palazzina nella zona scolastica, per due motivi:


  • il primo è che temiamo per l'incolumità degli scolari in quanto l'uscita degli autocarri dei vigili del fuoco si trova accanto all'edificio scolastico e quindi se vi dovesse essere un'emergenza in corrispondenza degli orari d'entrata o di uscita dalle scuole si creerebbe una situazione di pericolo per i bambini;

  • la seconda è che via Maso Hilber è troppo stretta per consentire le manovre dei mezzi d'emergenza e quindi temiamo che si debba eliminare una parte del parco di fronte alla palazzina dei vigili, unica zona verde del centro di San Giacomo.


Queste preoccupazione le abbiamo espresse anche all'interno del gruppo dei rappresentanti dei genitori, ma senza ascolto da parte del sindaco Galler.

Vogliamo quindi chiedere ancora una volta al sindaco Galler di fermare quello che potrebbe diventare un pericolo per i nostri figli, e perciò di fare una proposta alternativa all'attuale palazzina.




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20 aprile 2005

Casa per lungodegenti a Laives


di Mirko Altadonna (Candidato PRC per Laives)



La mia lunga esperienza nel settore anziani e nelle professioni sociali in genere è iniziato nel dicembre 1993 quando fui chiamato a svolgere il servizio sostitutivo civile presso una casa di riposo di Bolzano.

Da allora non mi sono mai fermato, ho fatto diverse esperienze e non solo in Italia.



Una frase che si sente molto spesso sulla bocca delle persone è che "dalle altre parti sono almeno 10 anni avanti rispetto a noi".

Questa frase, che sento pronunciare dal lontano '93, mi ha sempre colpito, ma francamente pur trovandola in parte veritiera, non sono mai riuscito a capire effettivamente il perchè altri Stati siano all'avanguardia addirittura rispetto al nostro Alto Adige che in materia di sanità e servizi sociali vanta diversi riconoscimenti ufficiali e non.



Il segreto è la gestione, ovvero il modo di gestire una realtà non sempre facile come quella dei servizi sociali.

Solo una gestione intelligente che dia garanzie concrete agli utenti ma anche ai lavoratori del settore può dare come frutto dei servizi qualificati, di alta qualità e competitività e che comportino la piena soddisfazione degli utenti che ormai dobbiamo considerare come veri e propri "clienti".



La Giunta Comunale uscente di Laives in fatto di gestione di strutture sociali ne sa qualcosa: in questi sei anni abbiamo assistito ad un penoso scaricabarile fra i vari enti, tutti vorrebbero avere l'onore della gestione della Casa per lungodegenti di via Sottomonte, ma nessuno vorrebbe l'onere di dover sborsare un euro per permetterne l'ultimazione definitiva, per garantirne il funzionamento e per dare finalmente alla cittadinanza una struttura di cui ormai davvero non ne può fare a meno, senza contare che è stata realizzata con soldi pubblici e quindi provenienti dalle tasche di ciascun contribuente.



La casa di riposo esistente, di recente ampliata e rimessa a nuovo, non può farsi carico di tutte le domande in lista di attesa, spesso e volentieri i cittadini del comprensorio che hanno abitato per tutta una vita a Laives o dintorni sono costretti a migrare e a trascorrere il tramonto della loro esistenza fuori città o addirittura fuori regione.



Tutto questo è semplicemente vergognoso e non deve più accadere.



L'impegno mio personale e del mio partito va nella direzione di una apertura in tempi brevissimi della nuova struttura che dovrà dare precise garanzie di qualità dei servizi offerti agli utenti e ai lavoratori. La nuova giunta si dovrà fare garante in questo senso e, oltre alla casa per lungodegenti, credo sia prioritario, per non dire urgente, la realizzazione di una postazione di primo soccorso all'interno del territorio cittadino, una maggiore collaborazione fra servizi pubblici e privati esistenti oggi e la creazione di nuove realtà per poter magari un giorno sentir dire che "a Laives sono almeno dieci anni avanti".



Non è la frase finale di una bella favola, ma una realtà che insieme possiamo costruire sul serio.
20 aprile 2005

Apertura a Laives di un pronto soccorso e della Lungodegenti


di Mirko Altadonna (candidato del PRC Laives)



Nel prossimo periodo amministrativo, il comune di Laives in ambito socio-sanitario dovrà impegnarsi fondamentalmente in due direzioni: l'apertura immediata della Lungodegenti (da 6 anni pronta ed ancora chiusa) e nella realizzazione di un Pronto soccorso.



Laives rimane l'unico grande centro in provincia di Bolzano privo di un servizio di primaria importanza come un centro di Pronto Soccorso, una carenza che costringe gli abitanti a doversi recare all'ospedale di Bolzano anche per una semplice medicazione.

Il nostro impegno sarà quello di confrontarsi con le istituzioni affinchè nel prossimo periodo amministrativo si possa aprire tale servizio.



Per quanto riguarda la Lungodegenti, riteniamo scandalosa la gestione della Giunta uscente in merito all'apertura di questo servizio realizzato con soldi pubblici e quindi provenienti dalle tasche di ciascun contribuente ed ancora chiuso. La casa di riposo esistente, di recente ampliata e rimessa a nuovo, non può farsi carico di tutte le domande in lista di attesa, spesso e volentieri i cittadini del comprensorio che hanno abitato per tutta una vita a Laives o dintorni sono costretti a migrare e a trascorrere il tramonto della loro esistenza fuori città o addirittura fuori regione.



Tutto questo è semplicemente vergognoso e non deve più accadere.



L'impegno mio personale e di Rifondazione Comunista va nella direzione di una apertura in tempi brevissimi della nuova struttura che dovrà dare precise garanzie di qualità dei servizi offerti agli utenti e ai lavoratori.
12 aprile 2005

Perchè non appoggiamo Polonioli


Rifondazione Comunista - Circolo di Laives



La politica amministrativa del Comune di Laives, nei sei anni appena trascorsi, si è caratterizzata per un immobilismo senza precedenti. La decisione dell'attuale maggioranza di costruire il nuovo Municipio (16 miliardi delle vecchie Lire), ha bloccato le finanze cittadine dell'ultimo periodo amministrativo, impedendo così la realizzazione di tutte quelle opere necessarie per consentire alla nostra città di raggiungere uno standard di vita paragonabile a quello di altre località della provincia.



Il lavoro della prossima amministrazione dovrebbe quindi essere orientato a recuperare il tempo perduto, non solo cercando di eliminare la disgregazione sociale dovuta alla carenza di infrastrutture e luoghi di incontro, ma soprattutto a creare anche da noi una coscienza civica, purtroppo endemicamente assente.



Su questo Rifondazione Comunista avrebbe voluto portare il suo contributo, in collaborazione con gli altri partiti della sinistra, per dare un segno di discontinuità con le precedenti amministrazioni verso le quali siamo stati sempre molto critici.

All'inizio di gennaio, nel primo incontro avuto con l'allora candidato in pectore del centrosinistra Polonioli, Rifondazione Comunista aveva dato la propria disponibilità ad appoggiare la sua candidatura con una propria lista all'unica condizione di potersi confrontare sul programma.

Ciò che è stato possibile in tutto il resto del territorio italiano ci è stato precluso a Laives per motivi ideologici e quel che è peggio accettando che l'UDC, che a livello nazionale sostiene il governo Berlusconi, decidesse sulle alleanze del centro sinistra.



Rifondazione Comunista, che risulta decisiva non solo per assicurare politiche in difesa dei ceti più deboli e per assicurare correttezza, trasparenza amministrativa e politiche di partecipazione, ma spesso per vincere contro il centrodestra e le sue politiche è stata quindi "democraticamente" esclusa.



Ora naturalmente liberati dalla nostra "ingombrante" presenza, il centrosinistra potrà andare a trattare con la SVP nel segno della continuità con le passata amministrazione e sulla base del programma del "Bauernbund" mentre Rifondazione Comunista correrà da sola ma, come ci è stato pubblicamente riconosciuto, nessuno potrà accusarci di settarismo.



In questi mesi abbiamo lavorato sui problemi di Laives intessendo una rete di rapporti con le forze politiche di sinistra e soprattutto con numerosi cittadini. La nostra disponibilità a confrontarci rimane, ma sul programma, partendo dal punto di vista dei più deboli: lavoratori, anziani, bambini, donne e immigrati.

Rifondazione. Priorità per il sociale

10 aprile 2005
Ufficiale l'elenco dei candidati a Laives.

Iniziata la raccolta delle firme.

Pronto il programma



Laives. E' in pieno svolgimento la campagna di raccolta delle firme per poter presentare le liste elettorali. Ieri mattina in città c'erano il tavolino dei Comunisti italiani e, un po' oltre, quello di Rifondazione comunista che schiera come candidato sindaco Paolo Zeni; gli altri candidati sono Walter Biasi, Mario Branchicella, Anna Galletti, Rosario Grasso, Mirko Altadonna, Miriam Gigliotti, Michele Gravina, Lorena La Rocca, Pasquale Tirabosco e Silvano Maltauro.



E' stato anche presentato il programma di Rifondazione comunista per Laives e nel documento si parla della necessità di istituire lo sportello del cittadino come presenza che possa migliorare la partecipazione di tutti alla vita pubblica.

Quindi la convivenza, che si favorisce evitando la continua realizzazione di strutture separate. Nel settore della cultura si dice che Laives è ancora priva di una biblioteca civica e che andrebbe realizzata nella palazzina che ospita i vigili urbani, una struttura che si libererà con l'arrivo del nuovo municipio.

Quindi la scuola, la casa, le politiche sociali e l'opportunità di aprire a Laives un pronto soccorso. Poi minialloggi per anziani, la piazza, i trasporti pubblici da privilegiare allungando la circolare Sasa fino a Pineta; l'esternalizzazione dei servizi con garanzie per i lavoratori, i grandi lavori pubblici da decidere con referendum e il verde pubblico da potenziare.

Viabilità

Laives, 7 aprile 2005



di Mario Branchicella, candidato di Rifondazione a Laives)



Per San Giacomo i prossimi cinque anni saranno il momento della verità.

Per quanrant'anni abbiamo sopportato il traffico di tutta la Bassa Atesina, adesso, dopo aver speso tantissimi soldi e rovinato una montagna, la variante alla SS12 è pronta e quindi è arrivato il momento di rendere il vecchio tracciato stradale finalmente sicuro per chi in questa frazione ci vive.

Per Rifondazione Comunista, il prossimo periodo amministrativo sarà fondamentale per convertire l'attuale statale e renderla finalemente strada residenziale, dando priorità assoluta a pedoni, ciclisti, e mezzi di trasporto pubblico.

Ci batteremo affinchè questo tratto stradale sia riconvertito subito: in un primo momento mettendo delle limitazioni al traffico pesante, in maniera tale da costringerlo al transito in galleria, ed in una seconda fase bisognerà rifare l'intero assetto urbanistico, prevedendo isole pedonali, una pista ciclabile e corsie preferenziali per gli autobus.

Per ridurre inoltre il traffico pendolare, ci confronteremo anche con le istituzioni provinciali affinchè anche a San Giacomo e ad Oltrisarco siano finalmente realizzate due fermate del treno che permettano ai cittadini di tutta la Bassa Atesina, e della nostra frazione in particolare, di poter andare a lavorare finalmente utilizzanto mezzi pubblici ecologicamente più compatibili rispetto all'uso dell'automobile.

Il programma di Giunta

PROGRAMMA AMMINISTRATIVO


COMUNE DI LAIVES 2005-2010


 


1. RAPPORTI TRA COMUNE E CITTADINI – UNA COMUNITA’ DI CITTADINI – RUOLO DELLE FRAZIONI


Il prossimo quinquennio amministrativo deve garantire un vero e proprio salto di qualità nei rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini.


E’ fondamentale, allora, creare le condizioni perché tutti i cittadini possano partecipare concretamente all’attività politico-amministrativa e sociale della nostra comunità, in modo da far rinascere la fiducia verso l’istituzione comunale.


Occorre rafforzare sempre di più il contatto con i singoli cittadini e improntare la propria attività alla trasparenza, alla valorizzazione e spinta delle pari opportunità, alla semplicità ed alla rapidità delle procedure per meglio soddisfare le esigenze di ciascuno.


In questo senso, intensificheremo i rapporti con le istituzioni scolastiche, con le associazioni, con il mondo del volontariato, laico e religioso, instaurando contatti costanti e costruttivi, al fine di sostenerne le iniziative in modo concreto.


Occorre favorire e potenziare il libero aggregarsi della società civile, in modo che i concittadini, tutti i concittadini, siano attivi protagonisti della vita sociale e culturale della comunità.


Deve diventare allora centrale ed importantissimo il miglioramento della comunicazione tra amministrazione e cittadini, anche attraverso appositi investimenti indirizzati alla creazione ed al potenziamento di sistemi capaci di  rispondere  alle diverse esigenze in tempi reali, e così:


a). favorire la ricerca di spazi di aggregazione e momenti di comunicazione con tutti i cittadini, favorendo lo scambio e il dibattito, consapevoli che solo attraverso l’incontro con la comunità anche l’amministrazione quotidiana potrà arricchirsi di nuovi e sempre più preziosi contenuti;


b). proseguire con determinazione con quanto già ad oggi fatto relativamente al miglioramento della pacifica convivenza tra i gruppi linguistici, nella consapevolezza che il nostro futuro e quello della nostra comunità non potrà che passare attraverso tale strada: in questo senso, allora, il vero, grande obiettivo sarà quello di mirare ogni intervento alla soddisfazione delle reali esigenze di tutta la comunità;


c). creare lo “sportello del cittadino”, da intendersi non solamente come uno “spazio fisico” a disposizione dei cittadini, ma come la nascita di un diverso atteggiamento da parte di tutta la struttura amministrativa, oltre che un insieme di servizi. Questa realizzazione deve essere seguita con particolare attenzione da tutta l’amministrazione, anche mediante una specifica delega attribuita allo stesso Sindaco.


d). potenziare il portale internet, con possibilità di accesso dall’esterno alle informazioni di carattere pubblico, così da apportare enormi vantaggi in termini di efficienza, rapidità e completezza delle informazioni, anche per mezzo di forum o altre modalità che permettano al cittadino di porre domande e richieste di chiarimenti e di ottenere in tempi brevi concrete risposte;


e). elevare la qualità dei contenuti del bollettino comunale e rendere questo servizio più frequente;


f). facilitare e garantire l’accesso della cittadinanza agli uffici e servizi comunali  attraverso una maggiore flessibilità degli orari degli uffici;


g). una maggiore presenza di Sindaco e Assessori in Comune deve garantire un maggior contatto con la comunità e  favorire una pronta risposta alle diverse esigenze dei cittadini;


h). la comunicazione istituzionale deve essere seguita in modo specifico, mettendo in risalto l’attività svolta e migliorandone la puntualità e la chiarezza;


i). approvare il regolamento comunale per la partecipazione popolare, così da dare attuazione agli strumenti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto comunale, nella consapevolezza che gli strumenti di partecipazione popolare e la determinazione di regole precise per l’espletamento degli atti amministrativi debbano essere maggiormente conosciuti ed utilizzati dalla popolazione.


Sempre nel contesto di un maggiore e più stretto rapporto con i cittadini, occorrerà ricercare un rapporto nuovo con le frazioni, anche attraverso il decentramento dei servizi comunali, ascoltando e mettendo in pratica anche il contributo di idee che perverrà a questo proposito da tutti i cittadini.


Per la frazione di San Giacomo, poi, si cercherà di valorizzare la collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Bolzano per una gestione coordinata dei servizi stessi.


I cittadini residenti nelle frazioni devono sentirsi ascoltati e devono sentirsi ed essere parte integrante della nostra comunità.


*** *** ***


2).  SERVIZI ALLA PERSONA – DONNE E FAMIGLIA - GIOVANI – ANZIANI – POLITICA SOCIALE


L’intervento del Comune nei settori relativi ai servizi alla persona, ai giovani, agli anziani e più in generale alle politiche sociali è senza dubbio uno dei più importanti e deve godere di priorità rispetto ad altri settori.


Il nostro impegno dovrà essere rivolto in primo luogo al miglioramento e alla razionalizzazione dei servizi esistenti, al fine di garantire una concreta, efficace e tempestiva risposta ai bisogni di tutti i cittadini.


Fondamentale, in questo senso, il riconoscimento della validità e dell’impegno dei diversi soggetti, pubblici e privati, che operano a vario titolo nella nostra comunità e che costituiscono una ricchezza inesauribile per tutti noi, da valorizzare e con i quali si deve collaborare affinché l’intervento in tali settori possa essere il più possibile coordinato ed efficace.


L’amministrazione comunale deve interagire con tali forze ed essere a sua volta promotrice di politiche sociali innovative, capaci di ridurre la presenza del disagio là dove esistente.


Si cercherà di dare attuazione al principio della sussidiarietà, in base al quale le amministrazioni locali devono poter valorizzare la comunità nella cura e gestione dei servizi alla comunità stessa, organizzata in soggetti no profit, in primo luogo la cooperazione di lavoro e solidarietà sociale, secondo moderni ed oramai collaudati modelli di welfare.


Il servizio di assistenza di base per le persone non autosufficienti è una delle colonne portanti dell’intervento comunale e va sostenuto e valorizzato per rendere pratica la solidarietà sociale.


Anche nel settore del sostegno al reddito deve essere valutata con la massima attenzione possibile una riorganizzazione degli attuali interventi, in modo da consentire alle persone interessate di godere degli aiuti nella forma più semplice ed efficace possibile.


Nei settori ove ciò è possibile, si cercherà di prestare la massima sensibilità verso quelle offerte e possibilità di acquisto che derivano dal commercio equo-solidale.


Diversi sono i settori dove l’amministrazione comunale può e deve fare la sua parte:


INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLE DONNE E DELLE FAMIGLIE: la famiglia rappresenta da sempre un punto fermo nella vita di tutti noi e per questo è necessario il nostro impegno perché i servizi pubblici possano sempre ruotare attorno ad essa. Molte giovani famiglie si sono stabilite negli ultimi anni a Laives, ma non riescono a trovare punti di contatto con la comunità, soprattutto quando i figli sono ancora piccoli. Occorre allora valorizzare sempre più il ruolo degli asili nido, delle Tagesmutter, delle associazioni che si occupano prevalentemente di queste tematiche, oltre che attivare e sostenere la commissione per le pari opportunità, che dovrà proporre iniziative che consentano alle donne di ottenere pari dignità nei rapporti sociali e nell’organizzazione dei servizi. Le pari opportunità, in particolare, non si esprimono solamente in base ad un arido equilibrio numerico, ma attraverso la valorizzazione in concreto del contributo di azioni ed idee provenienti dal mondo femminile;


PERSONE DIVERSAMENTE ABILI: occorre ricercare maggior funzionalità dei servizi attualmente esistenti, completare l’abbattimento delle barriere architettoniche, individuare anche a livello urbanistico – parcheggi ed altro – standards qualitativi rivolti nello specifico proprio ai soggetti portatori di handicap;


TERZA ETA’: occorre proseguire con le attività già iniziate e incentivare la nobile ed essenziale attività del volontariato, valorizzando tutte quelle iniziative che mirano al coinvolgimento attivo degli anziani nella vita della comunità. Sarà da valutare e seguire con particolare cura la creazione di minialloggi per anziani.


GIOVANI: è necessario completare ed attivare il centro giovanile, che deve essere collegato con le realtà già esistenti sul territorio, anche per mettere a disposizione dei giovani uno spazio aperto, fruibile da tutti, in cui la cultura e le esigenze legate al mondo giovanile si possano esprimere compiutamente; verificare la necessità di istituire uno sportello giovani e l’istituzione di una consulta o di un forum di giovani, dove l’amministrazione curerà un attento rapporto con le associazioni giovanili e con la gioventù in genere e per fornire supporti orientativi ai giovani per il lavoro;


IMMIGRATI: particolare attenzione verrà data al fenomeno immigratorio ed ai relativi pregiudizi presenti tra la popolazione residente, con l’obiettivo di sostituire ai luoghi comuni una corretta informazione, avvalendosi se del caso anche della collaborazione di istituti sociologici. In questo contesto occorrerà sviluppare sempre più il ruolo dello “Sportello Immigrati”, che dovrà essere tarato anche come riferimento iniziale per tutti i cittadini provenienti dall’Unione Europea, e garantendo, ove possibile, un servizio in più lingue


*** *** ***


3). CULTURA E ATTIVITA’ SPORTIVE


Pieno e doveroso sostegno ed incentivazione a tutte quelle iniziative associazionistiche e di volontariato finalizzate alla diffusione delle idee, della cultura e del vivere sociale: pensiamo alle diverse manifestazioni teatrali e culturali, a quelle sportive, al Festival e capiamo immediatamente come tutto ciò, assieme alle diverse persone ed associazioni coinvolte nella loro realizzazione, costituisca una enorme ricchezza umana e civica che non può essere dispersa e che, anzi, deve essere incentivata, sostenuta e valorizzata.


Occorrerà, dunque, rafforzare il rapporto con le associazioni, con la cooperazione e con le scuole, con l’obiettivo di favorire la crescita e la pluralità delle diverse espressioni culturali, nella convinzione che lo scambio culturale sia uno straordinario strumento di reciproca conoscenza e, quindi, di fruttuosa convivenza.


Anche la conoscenza della storia della nostra comunità e più in generale della storia del territorio e delle sue tradizioni rappresentano elementi fondamentali di coesione sociale.


Non potrà essere dimenticato, nello stesso tempo, il ruolo di sollecitazione culturale e di motore di nuove iniziative che l’amministrazione comunale deve comunque mantenere, quali ad esempio il festival di Laives, il cineforum o gli interventi nel settore dell’arte.


Lo sport e l’educazione motoria in genere si affermano sempre più come attività che investono larghe fasce di popolazione e che diventano sempre più importanti.


L’intervento dell’Amministrazione comunale in questo campo dovrà pertanto riguardare tutte le fasce d’età e dovrà offrire una molteplicità di iniziative, ricercando la collaborazione con le associazioni che già stanno svolgendo su tutto il territorio comunale un compito di estrema importanza.


Occorrerà comunque privilegiare una concezione amatoriale dello sport, seppure con un occhio di riguardo alle punte di eccellenza che dovessero nei vari settori emergere.


Dovrà essere completata la zona sportiva, anche attraverso il suo ampliamento e la possibile creazione di ulteriori zone ricreative (laghetto, passeggiate, aree di verde pubblico attrezzate, biotopo didattico), migliorandone gli accessi e la utilizzabilità.


Dovranno più in particolare essere mantenuti e qualificati le strutture e gli impianti esistenti, senza dimenticare peraltro analisi e valutazioni inerenti a possibili nuove collocazioni di strutture già esistenti, quali per esempio il lido comunale, e nuove utilizzazioni delle strutture scolastiche dell’aula magna


*** *** ***


4). POLITICA DI BILANCIO – EFFICIENZA AMMINISTRATIVA – SERVIZI PUBBLICI – RAPPORTI CON LA PROVINCIA E CON I COMUNI VICINI


In linea con quanto ad oggi posto in essere dall’attuale amministrazione comunale, siamo convinti che un’attenta gestione delle risorse finanziarie sia un vero e proprio  impegno, che deve essere avvertito come di primaria importanza da tutti coloro che amministrano il denaro dei cittadini.


Occorrerà, allora, prestare la massima attenzione alla gestione delle spese correnti, agendo con oculatezza e parsimonia e stabilendo e prevedendo, ove possibile, veri e propri controlli di gestione e sviluppando una ricerca diretta ad ottimizzare i servizi offerti, anche attraverso un loro accorpamento.


In questo senso, allora, si dovrà ritrovare quella capacità di previsione della spesa a medio termine, in modo da consentire una coerente pianificazione degli interventi, anche attraverso un percorso di studio e di intervento che possa elevare il ruolo del bilancio triennale come strumento politico programmatico di pianificazione economica.


Nel settore dei servizi pubblici occorrerà garantire uno standard ottimale dei servizi e delle prestazioni offerte, anche attraverso il decentramento degli stessi sul territorio, ricercando sempre e comunque il controllo della spesa.


Tutto ciò, però, non può e non deve andare a discapito della qualità dei servizi: l’azione amministrativa deve sempre ricercare un giusto compromesso tra qualità e costi, al di là delle imposizioni normative o delle opportunità di esternalizzazione dei servizi stessi.


Si procederà nella ricerca della massima chiarezza, trasparenza e pubblicità dei bilanci di previsione e dei conti consuntivi, al fine di rendere i cittadini sempre più partecipi delle scelte amministrative, anche attraverso la predisposizione di appositi questionari e l’organizzazione di momenti informativi.


Compatibilmente con i poteri attribuiti dalla legge all’ente comunale, si cercherà di limitare,  per quanto possibile,  l’imposizione di tasse, tributi e imposte, e si cercherà di recuperare eventuali zone e sacche di evasione.


Dovranno essere ridotti al minimo e semplificati il più possibile i vari adempimenti burocratici posti a carico dei cittadini, ai quali dovrà invece essere garantita, in ogni campo, ogni informazione e ogni trasparenza in merito alle modalità di predisposizione della documentazione, di pagamento, di denuncia ed eventualmente di ricorso.


Si perseguirà la strada della maggiore automazione possibile dei servizi.


Nel rispetto della naturale e fondamentale distinzione di ruoli tra amministratori e funzionari, si dovrà ricercare la piena responsabilizzazione di questi ultimi, attraverso un nuovo rapporto con i dirigenti e l’individuazione di una figura intermedia tra amministratori e dipendenti, una sorta di city manager, garante e responsabile della legittimità degli atti e capace di consentire agli amministratori di esercitare appieno quello che è il loro essenziale ruolo di interpreti delle esigenze dei cittadini e di espressione della volontà politica del Comune.


Massima attenzione dovrà essere riposta nella ricerca e nell’individuazione di nuove fonti di finanziamento.


Un ruolo nuovo e diverso deve essere individuato, anche a questo proposito, nei rapporti tra amministrazione comunale e Provincia Autonoma di Bolzano, in modo da poter dare nuovo slancio alla nostra realtà e di permettere alla stessa di fare quel salto di qualità da molto tempo atteso e invocato.


Anche la collaborazione tra i Comuni a noi vicini va ricercata sempre più in vista di una soluzione globale ai diversi problemi, che non possono più essere risolti in modo egoistico e comunque a vantaggio di un Comune e magari a svantaggio di tutti gli altri (e così per l’ambiente, per i collegamenti viari, per le politiche sociali).


Si studieranno nuovi percorsi di collaborazione con le organizzazioni operanti sul territorio, che dimostrino capacità ed efficienza nell’erogazione dei servizi che possano portare ad ottimizzare le risorse pubbliche, nella piena salvaguardia dell’occupazione e del principio di economicità.


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5). OPERE PUBBLICHE – GESTIONE DEL TERRITORIO E URBANISTICA – GESTIONE DELLE STRUTTURE – VIABILITA’


Nel corso del periodo amministrativo 2005-2010 si procederà alla revisione del piano urbanistico, ove possibile anche con l’intervento di professionisti che abbiano un’ampia visione della materia e delle relative finalità, attività che si presenta come prioritaria in vista di una definizione organica delle politiche di trasformazione urbanistica della nostra città.


Compatibilmente con le disponibilità di bilancio, con la ricerca di nuove e diverse fonti di finanziamento, con gli interventi straordinari della Provincia e con la possibilità di ricorso ai mutui, assieme a nuove iniziative dovranno prima di tutto essere portate a compimento le opere avviate o già pensate e programmate e così in particolare:


- realizzazione “secondo lotto” del nuovo municipio-comparto pubblico con abbattimento del vecchio municipio e soprattutto sistemazione della piazza e delle aree a destinazione pubblica in via Pietralba;


- realizzazione del centro per le associazioni e l’attività culturale in lingua italiana nella palazzina attualmente utilizzata dai Vigili Urbani, con individuazione di uno spazio espositivo per mostre;


- completamento del Centro Sportivo;


- completamento del verde pubblico di via Marconi, della zona Vallarsa e di via Hofer;


- completamento del complesso scolastico di San Giacomo, compresa la scuola materna in lingua italiana e tutte le strutture collegate e necessarie per un migliore svolgimento dell’attività scolastica;


- interventi sulle strutture scolastiche e così sulle scuole materne di Laives, palazzetto dello sport, sala mensa e aula magna;


- realizzazione della sopraelevazione della scuola elementare di Pineta;


- decentramento asilo nido anche nelle frazioni;


- sistemazione stazione ferroviaria;


- realizzazione della passeggiata fra Pineta e Bolzano e del collegamento tra la zona sportiva e l’abitato di Pineta;


- collegamento alla rete provinciale delle piste ciclabili esistenti, con l’obiettivo di permettere che da Laives capoluogo si possa arrivare a Bolzano dirittamente utilizzando la bicicletta, e creazione dei collegamenti necessari per unire la città al suo interno e verso le frazioni, in modo da ottenere percorsi protetti e prioritari vicini a tutti i possibili usufruitori;


- cessione del sedime della c.d. “vecchia discarica” per poter accorpare una nuova area alla zona sportiva ove creare una zona ricreativa;


- spostamento del cantiere comunale e del centro di riciclaggio in altro luogo più appropriato, con creazione di un vero e proprio polo della protezione civile;


- individuazione di un nuovo sedime per lo spostamento e l’ampliamento del Lido comunale;


- ricerca di spazi per soddisfare le esigenze socio-assistenziali nelle frazioni.


Contemporaneamente alla realizzazione della variante alla S.S.12 occorrerà procedere con l’opera di riqualificazione “urbana” della stessa S.S. 12 in località San Giacomo e a studiare e prevedere idonee misure di disincentivazione del traffico di transito proveniente da sud.


Particolare attenzione dovrà essere prestata alla esecuzione dei lavori interessanti la realizzazione della variante nella frazione di Pineta, ricercando ogni soluzione per attenuare il più possibile i problemi e i disagi che necessariamente interverranno, in modo da contemperare correttamente gli interessi pubblici collegati a tali opere e quelli privati dei singoli cittadini.


Occorrerà procedere, poi, con gli interventi diretti a dirottare il traffico pesante fuori dai centri abitati e con la ricerca di una soluzione che renda possibile un utilizzo razionale della strada arginale, soprattutto nei casi di assoluta necessità.


Appare, inoltre, fondamentale la verifica presso gli enti competenti di una riconsiderazione della necessità dell’apertura di un accesso autostradale da e per Bolzano, quantomeno per il traffico pesante, specie in caso di ritardi o rallentamenti nella costruzione del primo lotto della variante alla S.S.12.


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6) . AMBIENTE E VERDE PUBBLICO


La cultura ed il rispetto per l’ambiente possono essere considerati come consolidati tra i nostri cittadini, ma è sempre necessario mantenere alta la soglia di guardia e impegnarsi a fondo per evitare che si possa in qualche modo tornare indietro.


Occorrerà procedere, pertanto, con l’opera di sensibilizzazione a suo tempo avviata, nei vari settori e nei vari campi, anche grazie all’aiuto delle scuole e del mondo dell’associazionismo e del volontariato.


L’Amministrazione deve essere in prima fila in questa opera di sensibilizzazione, anche attraverso la predisposizione di un piano energetico comunale per stabilire le priorità di intervento e per coordinare tutti gli interventi, per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e per sostenere le iniziative, anche private, tese ad un utilizzo ragionevole del mezzo privato.


La qualità della nostra vita passa anche e soprattutto attraverso la qualità del nostro ambiente e dell’aria che respiriamo: è solamente agendo assieme ai comuni vicini ed alla Provincia che sarà possibile ottenere buoni risultati in questo campo (metropolitana di superficie per Bolzano sul terzo binario; fermata del treno all’altezza dell’aeroporto di San Giacomo; potenziamento del servizio Sasa; prolungamento delle barriere antirumore lungo la ferrovia a San Giacomo).


Il Comune, e più in generale la politica stessa, devono farsi carico dell’insostenibilità di una società fondata sullo spreco, con tutte le conseguenze anche nel campo della raccolta dei rifiuti.


Si dovrà pertanto procedere nella direzione della raccolta differenziata e di una efficace separazione dell’umido dal resto dei rifiuti; nella ricerca di sistemi diretti a garantire il maggior risparmio possibile di acqua potabile e l’utilizzo di sistemi alternativi di energia.


Grande attenzione verrà destinata al completamento del verde pubblico già programmato e allo studio di nuove aree, anche di ricreazione, nella convinzione che solo un ottimo rapporto tra densità abitativa e zone di verde possa garantire un concreto miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini.


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7). LAVORO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE


L’attuale congiuntura economica sfavorevole in molti settori della vita economica del nostro Paese e più in generale del nostro tempo ha, purtroppo, riflessi negativi anche nella nostra realtà.


L’amministrazione comunale deve intervenire laddove possibile per garantire gli attuali equilibri occupazionali, in ogni settore dell’economia, dell’industria, dell’agricoltura e del terziario.


In questo senso sarà necessario individuare una maggiore collaborazione con i competenti uffici provinciali ed istituire, anche nel nostro territorio un  osservatorio del lavoro e dell’economia.


Occorrerà analizzare a fondo la situazione dei terreni produttivi, in modo da poter dare una risposta efficace e completa alle diverse istanze, con previsione delle eventuali nuove aree come completamento urbanistico di quelle già esistenti, puntando anche al riutilizzo delle aree dismesse.


Laives, 8 marzo 2005