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venerdì 8 febbraio 2008

SENZA PAROLE!

ALTO ADIGE, 08 FEBBRAIO 2008


 di Mirco Marchiodi


 Paniere a prezzi garantiti, tutto congelato


 L’iniziativa doveva avviarsi a fine gennaio ma è stata bloccata: «Non è sostenibile»


 L’assessore Schönsberg «Visti i rincari all’ingrosso ora non è possibile partire. Però vogliamo allargare l’intesa»


 


 BOLZANO. La partenza dell’iniziativa “paniere a prezzi garantiti” era stata annunciata per fine gennaio, ma non se ne farà nulla. Almeno per ora. Il Comune si impegnerà in ogni caso per cercare di recuperare, ma non sarà facile, come ammette l’assessore al lavoro Primo Schönsberg: «Partire adesso non è possibile, non sarebbe sostenibile e quindi non servirebbe ai cittadini. Il secondo semestre 2007 ha portato rincari all’ingrosso per la grande distribuzione che ancora non ha saputo quantificare quanto incideranno sui prezzi al consumo. Questo significa che ci saranno ulteriori aumenti». Tutto rimandato, come minimo. Schönsberg: «Ci proveremo, ma non garantisco che ce la faremo». I consumatori protestano.


 Ieri l’assessore Primo Schönsberg ha voluto presentare l’attività dell’osservatorio prezzi comunali. È composto da 20 persone appartenenti alle varie categorie, dalle associazioni economiche ai sindacati, dai consumatori ai tecnici di Astat e Camera di commercio. È l’osservatorio che tutti i mesi rileva l’andamento dei prezzi a Bolzano e che con i suoi dati certifica che il costo della vita continua a correre. Il problema è che questa corsa non sembra destinata a fermarsi, anzi.


 Chi si aspettava che ieri, dopo gli annunci dei mesi scorsi, il Comune confermasse l’avvio dell’iniziativa del paniere a prezzi garantiti si sbagliava. Fabio Degaudenz, presidente del Ctcu, ci sperava: «Il Comune doveva partire a novembre, poi ha posticipato tutto a fine gennaio». Siamo a inizio febbraio, ma i prezzi fermi sono ancora una sorta di miraggio. L’assessore Schönsberg non ha voluto fare promesse a vuoto: «Noi ci proviamo, ma non sarà facile». Il motivo di questo rinvio non è la cattiva volontà di chi l’iniziativa l’ha lanciata. Anche le grandi catene ribadiscono il loro impegno: «Abbiamo dato la nostra disponibilità e non ci tireremo indietro», fa sapere Robert Hillebrand dell’Aspiag.


 Però non è questo il momento adatto, come spiega Schönsberg: «Sappiamo che nel secondo semestre del 2007 ci sono stati consistenti aumenti dei prezzi all’ingrosso che ancora non sono stati riversati sui consumatori. La stessa grande distribuzione non è ancora in grado di dire quanto questi aumenti si ripercuoteranno sui prezzi allo scaffale. Partire adesso con i prezzi fermi non sarebbe sostenibile». Lo conferma anche Alberto Gioia, amministratore delegato di Omniscom: «Abbiamo dovuto far fronte a rincari importanti e stiamo facendo di tutto per non farli ricadere sui consumatori. Però qualche aumento sarà inevitabile».


 Quindi niente prezzi fermi, ma nuovi rincari in arrivo. Non solo a Bolzano, come sottolinea Schönsberg, «perché il surriscaldamento dei prezzi è legato a fattori esterni come l’aumento dei costi dell’energia e degli alimentari». Resta però il fatto che Bolzano è colpita in misura più forte: anche se i responsabili dell’Osservatorio prezzi mettono in guardia dai confronti tra città diverse, fa specie vedere che nella tabella relativa al tasso di inflazione Bolzano sia in testa e Trento in coda, con una differenza di quasi due punti percentuali tra il più 3,4% registrato a dicembre a Bolzano e il più 1,6% di Trento. Degaudenz vuole interventi decisi, e dalla Cgil si fa sentire Alfred Ebner che chiede rinnovi contrattuali, meno tasse per lavoratori dipendenti e pensionati e un impegno forte a tenere ferme le tariffe. Il sindacalista lancia una provocazione per velocizzare i tempi sui prezzi garantiti: «La Provincia potrebbe premiare con incentivi economici quelle aziende che si impegnano a non modificare i prezzi di un determinato paniere di beni». L’assessore Schönsberg intanto promette che almeno le tariffe pubbliche resteranno ferme, anche se quelle che può decidere il Comune sono sempre meno.


Abbiamo capito bene? "Questo non è il momento adatto per bloccare i prezzi perchè gli aumenti all'ingrosso non si sono ancora riversati completamente sui consumatori"?


Ma allora a cosa e a chi serve il blocco dei prezzi?

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