Alto Adige, 21 FEBBRAIO 2008
Prese in esame le fatture di 10 beni per contrastare speculazioni e aumenti ingiustificati
D’accordo l’ad del gruppo Omniscom Alberto Gioia: «Giusti i controlli, siamo in regola»
MASSIMILIANO BONA
Gli appelli delle associazioni dei consumatori, che hanno invocato l’intervento delle Fiamme Gialle e di «Mister Prezzi» - figura istituita con l’ultima Finanziaria per salvaguardare i consumatori - non sono rimasti lettera morta. La Guardia di Finanza è entrata in azione nei supermercati: a dicembre per un’analisi di filiera e l’altroieri, in via Museo, per una rilevazione dei prezzi. L’amministratore delegato di Omniscom Alberto Gioia conferma la visita, assicurando che è stata più minuziosa del solito. «In un periodo in cui il carovita si fa sentire deve essere garantita la massima trasparenza». Quali sono state le modalità del controllo? «Ad essere presi in esame sono stati prodotti sia a peso fisso che variabile. Si è spaziato dalla pasta alla farina, dal pane alle uova. I finanzieri, peraltro, non si sono limitati a rilevare i prezzi, ma hanno chiesto anche le fatture d’acquisto della merce, in modo tale, immagino, da poter effettuare ulteriori verifiche a ritroso».
L’ad di Omniscom ha, tuttavia, qualche dubbio. «Le uniche perplessità sono legate al sistema di rilevamento delle informazioni. Per tirare le somme e provare eventuali anomalie sarebbe necessario conoscere gli accordi che intercorrono tra grandi distribuzione e singoli fornitori. Nulla da dire sui controlli in sè, ma mi piacerebbe, poi, che venissero illustrati i risultati».
Per comprendere il concetto di analisi di filiera è sufficiente pensare ad una mela. Come si “forma“ il prezzo? «Le variabili da considerare sono parecchie. I produttori conferiscono le mele ai consorzi, che devono fare fronte a costi di stoccaggio e confezionamento. C’è poi la necessità di mantenere la merce ad una determinata temperatura nelle celle frigorifere. Le mele vengono, quindi, acquistate durante aste pubbliche, nelle quali si tiene conto - su
I supermercati, dunque, accettano di buon grado i controlli, ma ritengono sia piuttosto difficile riuscire a provare anomalie o manovre di natura speculativa. Il prezzo dei prodotti, però, continua ad aumentare. Secondo le stime della Confederazione italiana agricoltori le ondate di gelo di questi giorni provocheranno ulteriori rialzi dei prezzi al consumo di frutta e verdura. «Basta con le prese in giro - dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc, associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori - non è possibile giustificare aumenti dei prezzi al dettaglio di frutta e verdura solo perchè fa freddo d’inverno. In ogni caso il gelo dovrebbe incidere maggiormente sulla produzione ma non sui passaggi intermedi e sulla distribuzione, come invece risulterebbe dalle stime della Cia. Chiediamo l’intervento urgente di Guardia di Finanza e Mister Prezzi per bloccare sul nascere possibili fenomeni speculativi». Con il rincaro del 30% stimato dalla Cia per l’Adoc la spesa mensile delle famiglie potrebbe aumentare di 22 euro. «A fine anno - conclude Pileri - le famiglie rischiano di spendere oltre 200 euro in più. Una follia senza giustificazioni».
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