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lunedì 18 febbraio 2008

Pineta: un piano complessivo di riqualificazione della frazione. Quali le conseguenze?

Da sempre abbiamo sostenuto la necessità di un approccio d'insieme alle problematiche di Pineta, di un piano complessivo di recupero e di sviluppo che fosse in grado di dare soluzioni ai problemi più urgenti nel vecchio nucleo abitativo e che portasse ad un'effettiva riqualificazione urbana della frazione.


Le critiche a questa giunta, al suo modo di procedere più per giustapposizioni e con interventi occasionali invece che alla luce di un progetto coerente e partecipato, tendevano infatti ad evidenziare questa necessità e siamo felici che la maggioranza se ne sia finalmente convinta.


L’area occupata dal comparto pubblico è l’unica all’interno della frazione che permetta un intervento sostanziale in grado di dare all’abitato una sua fisionomia e che consenta la realizzazione di quelle strutture di cui da tempo la popolazione ha segnalato la mancanza.


Ben venga dunque questa svolta, per la verità inattesa, ma a precise condizioni e con le dovute garanzie, la prima delle quali riguarda il coinvolgimento della popolazione sin dai primi momenti e non a scelte effettuate.


Si tratta di un aspetto non secondario che dovrebbe prevedere preliminarmente un'indagine conoscitiva dei problemi della frazione anche come occasione di coinvolgimento attivo degli abitanti e strumento di conoscenza da offrire alle  professionalità che saranno chiamate al lavoro ideativo e di progettazione.


Detto questo permangono alcuni dubbi che andrebbero fugati immediatamente:



  1. Cosa succederà ora del progetto di recente approvato di ristrutturazione della scuola elementare con relativa costruzione della sala mensa?  Subirà dei ritardi o si intende procedere ugualmente alla loro realizzazione?

  2. Altro aspetto importante è quello dei finanziamenti. Qualche tempo fa, a fronte di richieste del capogruppo dell’SVP di prioritari interventi per le scuole di S. Giacomo e Laives, ci era stato assicurato che i finanziamenti erano garantiti per tutte le strutture e che Pineta non sarebbe scivolata all’ultimo posto. È ancora così o sono venuti a mancare i fondi necessari? La cosa non è di secondaria importanza perché, nel secondo caso, forte sarebbe il sospetto di una manovra diversiva per nascondere l’impossibilità di dar corso a quanto promesso.

  3. Infine deve essere ben chiaro che ciò che è pubblico deve rimanere nella disponibilità dei cittadini e va definitivamente abbandonata l’ipotesi avanzata dall’assessore Gerolimon di cedere aree ai privati.


Se si sarà in grado di dare delle risposte certe a questi dubbi e si saprà fare tesoro degli errori passati, il pur tardivo ravvedimento del sindaco e della sua maggioranza aprirà delle prospettive interessanti per la frazione.


 


Rifondazione Comunista - Laives

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