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mercoledì 11 febbraio 2009

LAIVES: VERIFICHE DELLA GIUNTA

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





Nuove sedi: due edifici a disposizione





LAIVES. Per raggiungere i propri obiettivi, l’amministrazione comunale ha anche la possibilità adesso di applicare lo strumento dell’urbanistica concordata, che consente in sostanza di «scambiare» con i privati terreni, immobili o servizi, a patto che il vantaggio sia reciproco (SIC!!!) e l’operazione giustificata dal fatto che l’ente pubblico non ci rimette. Con l’urbanistica concordata si conta ad esempio di spostare cantiere comunale e sede della Croce Rossa, realizzando pure quella della protezione civile e magari anche di qualche associazione. La giunta civica avrebbe messo gli occhi su un complesso in costruzione accanto alla statale 12 in zona industriale a sud della città, ma adesso le possibilità di allargano a un altro capannone che il proprietario intenderebbe alienare. Per evitare possibili fraintendimenti, il sindaco Giovanni Polonioli ritiene che di fronte a più opzioni, la scelta debba essere fatta guardando alla possibilità di poter concentrare tutte le esigenze di spazi in un unico edificio e quindi proprio in questa direzione l’amministrazione intende proseguire nelle verifiche per poter arrivare ad una soluzione. (b.c.)



Se un privato ha fatto un'operazione sbagliata e oggi non riesce più a vendere un immobile e quindi lo offre al comune, qual è il prezzo giusto???

LAIVES: VERIFICHE DELLA GIUNTA

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





Nuove sedi: due edifici a disposizione





LAIVES. Per raggiungere i propri obiettivi, l’amministrazione comunale ha anche la possibilità adesso di applicare lo strumento dell’urbanistica concordata, che consente in sostanza di «scambiare» con i privati terreni, immobili o servizi, a patto che il vantaggio sia reciproco (SIC!!!) e l’operazione giustificata dal fatto che l’ente pubblico non ci rimette. Con l’urbanistica concordata si conta ad esempio di spostare cantiere comunale e sede della Croce Rossa, realizzando pure quella della protezione civile e magari anche di qualche associazione. La giunta civica avrebbe messo gli occhi su un complesso in costruzione accanto alla statale 12 in zona industriale a sud della città, ma adesso le possibilità di allargano a un altro capannone che il proprietario intenderebbe alienare. Per evitare possibili fraintendimenti, il sindaco Giovanni Polonioli ritiene che di fronte a più opzioni, la scelta debba essere fatta guardando alla possibilità di poter concentrare tutte le esigenze di spazi in un unico edificio e quindi proprio in questa direzione l’amministrazione intende proseguire nelle verifiche per poter arrivare ad una soluzione. (b.c.)



Se un privato ha fatto un'operazione sbagliata e oggi non riesce più a vendere un immobile e quindi lo offre al comune, qual è il prezzo giusto???

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

martedì 10 febbraio 2009

SEGRETARIO COMUNALE: solo un pretesto?


Le accuse di irresponsabilità che rimbalzano tra Sindaco ed SVP nascondono probabilmente un deterioramento dei rapporti che si è via via consumato nel corso di questo mandato amministrativo e che ha visto spesso su fronti opposti i due contendenti. Le soluzioni di volta in volta trovate ai vari problemi sul tappeto anziché sgombrare il campo da sospetti e diffidenze hanno evidentemente lasciato degli strascichi e aumentato le incomprensioni.





I motivi di contesa non riguardano quindi unicamente la vicenda del segretario comunale, che appare per certi versi quasi un casus belli più cercato che subito, ma bensì tutta una serie di problematiche su cui gli interessi concreti rappresentati dall’SVP non collimavano affatto con quelli del cosiddetto centrosinistra.





In un periodo di ristrettezze economiche ed in seguito ad un’incapacità complessiva di affrontare i problemi di bilancio l’unica soluzione da sempre condivisa è stata quella di rivolgersi alla benevolenza del presidente della provincia Durnwalder.


E qui è evidente che l’SVP cittadina rivendichi un suo rapporto preferenziale e ascriva a sé il merito di portare risorse sul territorio comunale. Ciò comporta naturalmente la contemporanea pretesa di un occhio di riguardo per le esigenze e le richieste dei propri rappresentati.





Ecco allora che non si ammettono discussioni sulla copertura dello stadio del ghiaccio, sulla trasformazione della zona Visentin da verde agricolo in residenziale, sulla precedenza negli interventi alle scuole tedesche o sul ritorno a verde agricolo dei terreni oggi occupati dal lido, ecc.





Se così non fosse non si capirebbe una reazione cosí risentita, che ha preso sì la piega dello scontro etnico per la necessitá di coprirsi le spalle verso le destre di lingua tedesca, ma che verosimilmente nasconde  anche motivazioni molto piú concrete basate sugli interessi materiali della propria base sociale.


 


Rifondazione Comunista - Laives

SEGRETARIO COMUNALE: solo un pretesto?


Le accuse di irresponsabilità che rimbalzano tra Sindaco ed SVP nascondono probabilmente un deterioramento dei rapporti che si è via via consumato nel corso di questo mandato amministrativo e che ha visto spesso su fronti opposti i due contendenti. Le soluzioni di volta in volta trovate ai vari problemi sul tappeto anziché sgombrare il campo da sospetti e diffidenze hanno evidentemente lasciato degli strascichi e aumentato le incomprensioni.





I motivi di contesa non riguardano quindi unicamente la vicenda del segretario comunale, che appare per certi versi quasi un casus belli più cercato che subito, ma bensì tutta una serie di problematiche su cui gli interessi concreti rappresentati dall’SVP non collimavano affatto con quelli del cosiddetto centrosinistra.





In un periodo di ristrettezze economiche ed in seguito ad un’incapacità complessiva di affrontare i problemi di bilancio l’unica soluzione da sempre condivisa è stata quella di rivolgersi alla benevolenza del presidente della provincia Durnwalder.


E qui è evidente che l’SVP cittadina rivendichi un suo rapporto preferenziale e ascriva a sé il merito di portare risorse sul territorio comunale. Ciò comporta naturalmente la contemporanea pretesa di un occhio di riguardo per le esigenze e le richieste dei propri rappresentati.





Ecco allora che non si ammettono discussioni sulla copertura dello stadio del ghiaccio, sulla trasformazione della zona Visentin da verde agricolo in residenziale, sulla precedenza negli interventi alle scuole tedesche o sul ritorno a verde agricolo dei terreni oggi occupati dal lido, ecc.





Se così non fosse non si capirebbe una reazione cosí risentita, che ha preso sì la piega dello scontro etnico per la necessitá di coprirsi le spalle verso le destre di lingua tedesca, ma che verosimilmente nasconde  anche motivazioni molto piú concrete basate sugli interessi materiali della propria base sociale.


 


Rifondazione Comunista - Laives

I CONTRASTI IN GIUNTA

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



 Sindaco: la fiducia appesa ad un filo



Altri colloqui in vista. Forti annuncia il ricorso della Provincia





LAIVES. Due ore di confronto tra sindaco e vertice dell’Svp comunale, ieri sera, non sono bastate a recuperare la fiducia della Stella alpina in Polonioli. Già lunedì prossimo il partito tornerà a riunirsi e probabilmente sarà da lì che uscirà un verdetto definitivo. «La fiducia verso il sindaco dopo lo strappo della delibera per la segretaria comunale è appesa ad un filo - ha dichiarato ieri il vice sindaco ed Obmann, Georg Forti - mentre è certo che sarà la Provincia stessa a promuovere un ricorso contro questa decisione». A sua volta, Polonioli spera di trovare una via d’uscita «E - dice - sarà da vedere prima di tutto chi farà ricorso e quale l’esito: in base a questo potremo poi capire come fare il ricalcalo della distribuzione dei posti alla luce della proporzionale etnica».

Ieri sera sono state due ore abbondanti di faccia che il sindaco ha definito «proficue, perché sia io che i rappresentanti della Svp, ci siamo detti con franchezza le cose che dovevamo dire; abbiamo fatto le necessarie valutazioni politiche, non solo sullo specifico del concorso per segretario comunale ma, più estesamente, guardando ai quattro anni di amministrazione insieme. Adesso porterò il discorso tra i partiti della coalizione che mi hanno sostenuto e a sua volta farà lo stesso la Svp. Successivamente ci ritroveremo tutti e spero che a quel punto la soluzione alla crisi sia individuata».

Dalle parole dei principali protagonisti si capisce che la crisi - nata dal concorso per segretario comunale che il sindaco ha voluto con la formula aperta a candidati di entrambi i gruppi etnici - è tutt’altro che risolta. È comunque un segnale positivo essere usciti dalla prima riunione senza una rottura definitiva. L’Obmann Svp lascia aperte tutte le opzioni e attende che scatti il ricorso dato oramai per certo a cura della Provincia, mentre il sindaco a sua volta guarderà a questa iniziativa e a quali conclusioni giungerà per poi eventualmente mettere mano al riequilibrio della proporzionale etnica a livello di figure dirigenziali in pianta organica comunale. Del resto, Polonioli ha ribadito più volte che questa potrebbe essere la strada per risolvere il problema ovvero, garantire che alla prima occasione che si presenterà (e in prospettiva c’è proprio la rielaborazione della pianta organica comunale) il posto di vertice andrà al gruppo tedesco. Già oggi, in occasione della cerimonia di apertura della variante a Pineta, il vice sindaco conta di parlare della questione con Durnwalder e poi, lunedì prossimo relazionerà in sede di partito. Intanto vice sindaco e assessore Ceschini stanno disertando le riunioni di giunta.

I CONTRASTI IN GIUNTA

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



 Sindaco: la fiducia appesa ad un filo



Altri colloqui in vista. Forti annuncia il ricorso della Provincia





LAIVES. Due ore di confronto tra sindaco e vertice dell’Svp comunale, ieri sera, non sono bastate a recuperare la fiducia della Stella alpina in Polonioli. Già lunedì prossimo il partito tornerà a riunirsi e probabilmente sarà da lì che uscirà un verdetto definitivo. «La fiducia verso il sindaco dopo lo strappo della delibera per la segretaria comunale è appesa ad un filo - ha dichiarato ieri il vice sindaco ed Obmann, Georg Forti - mentre è certo che sarà la Provincia stessa a promuovere un ricorso contro questa decisione». A sua volta, Polonioli spera di trovare una via d’uscita «E - dice - sarà da vedere prima di tutto chi farà ricorso e quale l’esito: in base a questo potremo poi capire come fare il ricalcalo della distribuzione dei posti alla luce della proporzionale etnica».

Ieri sera sono state due ore abbondanti di faccia che il sindaco ha definito «proficue, perché sia io che i rappresentanti della Svp, ci siamo detti con franchezza le cose che dovevamo dire; abbiamo fatto le necessarie valutazioni politiche, non solo sullo specifico del concorso per segretario comunale ma, più estesamente, guardando ai quattro anni di amministrazione insieme. Adesso porterò il discorso tra i partiti della coalizione che mi hanno sostenuto e a sua volta farà lo stesso la Svp. Successivamente ci ritroveremo tutti e spero che a quel punto la soluzione alla crisi sia individuata».

Dalle parole dei principali protagonisti si capisce che la crisi - nata dal concorso per segretario comunale che il sindaco ha voluto con la formula aperta a candidati di entrambi i gruppi etnici - è tutt’altro che risolta. È comunque un segnale positivo essere usciti dalla prima riunione senza una rottura definitiva. L’Obmann Svp lascia aperte tutte le opzioni e attende che scatti il ricorso dato oramai per certo a cura della Provincia, mentre il sindaco a sua volta guarderà a questa iniziativa e a quali conclusioni giungerà per poi eventualmente mettere mano al riequilibrio della proporzionale etnica a livello di figure dirigenziali in pianta organica comunale. Del resto, Polonioli ha ribadito più volte che questa potrebbe essere la strada per risolvere il problema ovvero, garantire che alla prima occasione che si presenterà (e in prospettiva c’è proprio la rielaborazione della pianta organica comunale) il posto di vertice andrà al gruppo tedesco. Già oggi, in occasione della cerimonia di apertura della variante a Pineta, il vice sindaco conta di parlare della questione con Durnwalder e poi, lunedì prossimo relazionerà in sede di partito. Intanto vice sindaco e assessore Ceschini stanno disertando le riunioni di giunta.
ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



La coop lacerata. La protesta di 70 socie: «Non ne possiamo più della gestione che è eccessivamente dirigistica»



«Casa Bimbo», stasera alle 20 assemblea bollente





LAIVES. Tensioni continue a “Casa Bimbo” che ha in calendario questa sera alle ore 20 un’assemblea (fissata dal giudice) nella sede di via Noldin che si annuncia bollente per discutere del futuro della cooperativa. Nata dodici anni fa da una costola di Confcoop “Casa Bimbo” ha all’attivo una novantina di socie in tutto e gestisce nell’intero Alto Adige diciannove strutture per l’infanzia, una trentina di Tagesmutter oltre ad avere altre sedi in varie zone del Nord Italia. «La cooperativa che un anno e mezzo fa ha deciso di staccarsi dalla “casa madre” negli ultimi mesi - lamentano una settantina di socie esasperate - vive un momento di disagio profondo dovuto ad una gestione eccessivamente dirigistica del vertice. Non possiamo dire nulla, protestano le socie, se osiamo parlare o siamo in disaccordo con i vertici ci cacciano e noi ne possiamo più di avere a che fare con una gestione imbarazzante e poco trasparente. È già successo infatti che una trentina di lavoratrici siano state allontanate con motivi pretestuosi perché non erano in sintonia con la leadership e questo non deve più accadere anche perché c’è chi ha perso il posto di lavoro. Certo è che così non possiamo più andare avanti. Per far funzionare l’assemblea di questa sera abbiamo chiesto anche l’intervento di due avvocati. Il punto centrale della questione - continuano - sarà proprio la messa in discussione della leadership che continua a fare il bello ed il cattivo tempo».
ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



La coop lacerata. La protesta di 70 socie: «Non ne possiamo più della gestione che è eccessivamente dirigistica»



«Casa Bimbo», stasera alle 20 assemblea bollente





LAIVES. Tensioni continue a “Casa Bimbo” che ha in calendario questa sera alle ore 20 un’assemblea (fissata dal giudice) nella sede di via Noldin che si annuncia bollente per discutere del futuro della cooperativa. Nata dodici anni fa da una costola di Confcoop “Casa Bimbo” ha all’attivo una novantina di socie in tutto e gestisce nell’intero Alto Adige diciannove strutture per l’infanzia, una trentina di Tagesmutter oltre ad avere altre sedi in varie zone del Nord Italia. «La cooperativa che un anno e mezzo fa ha deciso di staccarsi dalla “casa madre” negli ultimi mesi - lamentano una settantina di socie esasperate - vive un momento di disagio profondo dovuto ad una gestione eccessivamente dirigistica del vertice. Non possiamo dire nulla, protestano le socie, se osiamo parlare o siamo in disaccordo con i vertici ci cacciano e noi ne possiamo più di avere a che fare con una gestione imbarazzante e poco trasparente. È già successo infatti che una trentina di lavoratrici siano state allontanate con motivi pretestuosi perché non erano in sintonia con la leadership e questo non deve più accadere anche perché c’è chi ha perso il posto di lavoro. Certo è che così non possiamo più andare avanti. Per far funzionare l’assemblea di questa sera abbiamo chiesto anche l’intervento di due avvocati. Il punto centrale della questione - continuano - sarà proprio la messa in discussione della leadership che continua a fare il bello ed il cattivo tempo».

sabato 7 febbraio 2009

IL «CASO» SEGRETARIO COMUNALE

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Repetto: «Polonioli, una scelta giusta»



LAIVES. In attesa del colloquio fra il sindaco e la Svp (che ha sfiduciato Polonioli per il «caso» del segretario comunale) per tentare di ricucire lo strappo che ha causato una delicata situazione nella coalizione, Barbara Repetto - assessore provinciale all’innovazione - ha diffuso una nota in cui evidenzia, fra l’altro, la necessità di «evitare polveroni di stampo etnico assolutamente fuori luogo».

Questa la nota dell’assessore Repetto: «La vicenda della segreteria comunale è esemplare di un tipo di atteggiamento che i partiti di governo devono avere nella nostra provincia, a tutti i livelli. Non si può inseguire le destre, le loro argomentazioni e le loro motivazioni. Alla fine gli elettori preferiscono l’originale. Questo vale per il mondo politico italiano ma anche per quello tedesco. Per quanto riguarda Laives - continua l’assessore provinciale -, la situazione è chiara certamente su un punto: non vi sono regole precise che stabiliscano il gruppo linguistico del segretario comunale. Si può intendere, come dice la Regione che ha competenza in materia, che deve essere del gruppo maggioritario. Oppure, come sostiene la Provincia in un suo parere, che è una figura dirigenziale come le altre, dunque soggetta ad una sorta di proporzionale. A Laives, di fronte a questa diversità di visione, si è fatta la scelta che dovrebbe essere più logica e normale: un concorso aperto a tutti i gruppi linguistici in modo che si potesse scegliere la persona - certamente bilingue - più competente e preparata. È questo che i cittadini vogliono e chiedono alla politica: cerchiamo di smettere di litigare su questioni che non sono di principio, puntiamo alla sostanza dei problemi, troviamo soluzioni giuste, scegliamo persone più preparate. Una scelta basata su un concorso pubblico e trasparente. Non dunque una scelta di tipo politico soggetta a logiche ed equilibri di altro genere, che con l’efficienza e la capacità hanno spesso tanto poco da fare. Fossimo in presenza di una normativa chiara - non solo di intepretazioni giuridiche - le cose dovrebbero andare, o potevano andare a Laives, in maniera diversa. Così il sindaco Giovanni Polonioli ha fatto, a mio giudizio, la scelta più chiara, trasparente, lungimirante e rispettosa di tutti i gruppi linguistici ponendo in primo piano proprio la questione della competenza verificata con un concorso pubblico. Non è davvero poco e questa scelta non merita dunque strumentalizzazioni politiche che fanno solo danno non solo alla politica ma anche ai cittadini», conclude la nota diffusa dall’assessore provinciale all’innovazione.

IL «CASO» SEGRETARIO COMUNALE

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Repetto: «Polonioli, una scelta giusta»



LAIVES. In attesa del colloquio fra il sindaco e la Svp (che ha sfiduciato Polonioli per il «caso» del segretario comunale) per tentare di ricucire lo strappo che ha causato una delicata situazione nella coalizione, Barbara Repetto - assessore provinciale all’innovazione - ha diffuso una nota in cui evidenzia, fra l’altro, la necessità di «evitare polveroni di stampo etnico assolutamente fuori luogo».

Questa la nota dell’assessore Repetto: «La vicenda della segreteria comunale è esemplare di un tipo di atteggiamento che i partiti di governo devono avere nella nostra provincia, a tutti i livelli. Non si può inseguire le destre, le loro argomentazioni e le loro motivazioni. Alla fine gli elettori preferiscono l’originale. Questo vale per il mondo politico italiano ma anche per quello tedesco. Per quanto riguarda Laives - continua l’assessore provinciale -, la situazione è chiara certamente su un punto: non vi sono regole precise che stabiliscano il gruppo linguistico del segretario comunale. Si può intendere, come dice la Regione che ha competenza in materia, che deve essere del gruppo maggioritario. Oppure, come sostiene la Provincia in un suo parere, che è una figura dirigenziale come le altre, dunque soggetta ad una sorta di proporzionale. A Laives, di fronte a questa diversità di visione, si è fatta la scelta che dovrebbe essere più logica e normale: un concorso aperto a tutti i gruppi linguistici in modo che si potesse scegliere la persona - certamente bilingue - più competente e preparata. È questo che i cittadini vogliono e chiedono alla politica: cerchiamo di smettere di litigare su questioni che non sono di principio, puntiamo alla sostanza dei problemi, troviamo soluzioni giuste, scegliamo persone più preparate. Una scelta basata su un concorso pubblico e trasparente. Non dunque una scelta di tipo politico soggetta a logiche ed equilibri di altro genere, che con l’efficienza e la capacità hanno spesso tanto poco da fare. Fossimo in presenza di una normativa chiara - non solo di intepretazioni giuridiche - le cose dovrebbero andare, o potevano andare a Laives, in maniera diversa. Così il sindaco Giovanni Polonioli ha fatto, a mio giudizio, la scelta più chiara, trasparente, lungimirante e rispettosa di tutti i gruppi linguistici ponendo in primo piano proprio la questione della competenza verificata con un concorso pubblico. Non è davvero poco e questa scelta non merita dunque strumentalizzazioni politiche che fanno solo danno non solo alla politica ma anche ai cittadini», conclude la nota diffusa dall’assessore provinciale all’innovazione.

venerdì 6 febbraio 2009

CASA BIMBO Altre critiche alla direzione

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



«Nessuna pressione i problemi ci sono»



LAIVES. Invece che calmare la polemica in corso tra direzione della cooperativa Casa Bimbo per la gestione della struttura di San Giacomo, le dichiarazioni della direzione della coop, esternate qualche giorno fa su queste pagine, hanno ottenuto la risposta piccata di alcuni genitori interessati. Marcello Savoia e Sabrina Ciscato hanno infatti scritto una lunga replica dove respingono in sostanza le accuse, in particolare quella che vedrebbe dietro le polemiche una manovra per esautorare la direzione della cooperativa Casa Bimbo.

«Sia chiaro - esordisce Marcello Savoia - che io, primo firmatario ed estensore della missiva che ha dato origine alla questione, sono arrivato da pochi anni a Bolzano da Bologna e sono completamente al di fuori di qualunque speculazione che abbia come oggetto la cooperativa. La signora Ciscato, che ha contribuito alla stesura della lettera, a sua volta non ha alcun motivo di manovrare (né di essere manovrata) per questioni che non la riguardano. Non abbiamo quindi ricevuto alcuna spinta a scrivere ciò che abbiamo scritto e sfidiamo a dimostrare il contrario». Ciò che rimprovera quindi il signor Savoia, è di avere scritto «Giudizi pesantissimi senza alcun contraddittorio con gli interessati. Riteniamo che affermazioni di questo tenore, non supportate da alcun elemento di fatto, rappresentino solo il tentativo di distogliere l’attenzione da quelli che sono i quesiti e gli interrogativi che abbiamo posto».

I genitori firmatari della lettera iniziale con critiche alla gestione di Casa Bimbo a San Giacomo intendono porre in evidenza «I comportamenti gestionali che si ritengono inaccettabili perché contrari alla trasparenza e alla correttezza che dovrebbero animare qualunque rapporto contrattuale, tanto più se ha come oggetto la prima infanzia». Per questo i genitori si dicono stupiti per come è stata accolta la loro iniziativa «E per il fatto che i rappresentanti della cooperativa avrebbero incontrato sindaco, assessore e funzionario senza la presenza dei genitori stessi». Alla fine della nota auspicano comunque il ritorno ad una discussione più pacata per risolvere i problemi della struttura. (b.c.)







Grasso: «Accuse gravi, vanno chiarite»



LAIVES. Dopo la recente interrogazione, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) torna sulla polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura di San Giacom. In una nota evidenzia che «Le accuse avanzate sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura. Non ci è dato conoscere le motivazioni che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi. Ora questo, in un’economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro. Attendiamo di sapere quindi a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni lavorative. L’accusa di strumentalizzazione dei genitori ci pare poi assai grave e richiede un immediato chiarimento da parte della giunta comunale per sgomberare il campo da sospetti e per assicurare un servizio efficiente, oltre che relativamente poco costoso per il Comune».

CASA BIMBO Altre critiche alla direzione

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



«Nessuna pressione i problemi ci sono»



LAIVES. Invece che calmare la polemica in corso tra direzione della cooperativa Casa Bimbo per la gestione della struttura di San Giacomo, le dichiarazioni della direzione della coop, esternate qualche giorno fa su queste pagine, hanno ottenuto la risposta piccata di alcuni genitori interessati. Marcello Savoia e Sabrina Ciscato hanno infatti scritto una lunga replica dove respingono in sostanza le accuse, in particolare quella che vedrebbe dietro le polemiche una manovra per esautorare la direzione della cooperativa Casa Bimbo.

«Sia chiaro - esordisce Marcello Savoia - che io, primo firmatario ed estensore della missiva che ha dato origine alla questione, sono arrivato da pochi anni a Bolzano da Bologna e sono completamente al di fuori di qualunque speculazione che abbia come oggetto la cooperativa. La signora Ciscato, che ha contribuito alla stesura della lettera, a sua volta non ha alcun motivo di manovrare (né di essere manovrata) per questioni che non la riguardano. Non abbiamo quindi ricevuto alcuna spinta a scrivere ciò che abbiamo scritto e sfidiamo a dimostrare il contrario». Ciò che rimprovera quindi il signor Savoia, è di avere scritto «Giudizi pesantissimi senza alcun contraddittorio con gli interessati. Riteniamo che affermazioni di questo tenore, non supportate da alcun elemento di fatto, rappresentino solo il tentativo di distogliere l’attenzione da quelli che sono i quesiti e gli interrogativi che abbiamo posto».

I genitori firmatari della lettera iniziale con critiche alla gestione di Casa Bimbo a San Giacomo intendono porre in evidenza «I comportamenti gestionali che si ritengono inaccettabili perché contrari alla trasparenza e alla correttezza che dovrebbero animare qualunque rapporto contrattuale, tanto più se ha come oggetto la prima infanzia». Per questo i genitori si dicono stupiti per come è stata accolta la loro iniziativa «E per il fatto che i rappresentanti della cooperativa avrebbero incontrato sindaco, assessore e funzionario senza la presenza dei genitori stessi». Alla fine della nota auspicano comunque il ritorno ad una discussione più pacata per risolvere i problemi della struttura. (b.c.)







Grasso: «Accuse gravi, vanno chiarite»



LAIVES. Dopo la recente interrogazione, il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) torna sulla polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura di San Giacom. In una nota evidenzia che «Le accuse avanzate sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura. Non ci è dato conoscere le motivazioni che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi. Ora questo, in un’economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro. Attendiamo di sapere quindi a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni lavorative. L’accusa di strumentalizzazione dei genitori ci pare poi assai grave e richiede un immediato chiarimento da parte della giunta comunale per sgomberare il campo da sospetti e per assicurare un servizio efficiente, oltre che relativamente poco costoso per il Comune».

Svp: «Sfiducia al sindaco. Ma si può trattare»

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



Comunicato per ribadire: un comportamento irresponsabile. Lunedì incontro



Frattura confermata ma resta un margine per trovare l’intesa






LAIVES. Dopo le parole pesanti volate in consiglio comunale tra sindaco e capogruppo Svp in merito alla decisione di assumere la segretaria comunale appartenente al gruppo linguistico italiano, il direttivo locale della Stella Alpina si è riunito e ha stabilito la linea da seguire per i prossimi giorni. Per la verità si temeva il peggio ma la Svp lascia ancora una porta. Lunedì incontro col sindaco.

Dice il vice sindaco ed Obmann Svp, Georg Forti: «Dopo lunga discussione siamo giunti alla decisione sintetizzata nel seguente comunicato: La Svp ha discusso la questione della proporzionale nel caso del posto di segretario comunale è ha preso una decisione. La fiducia nei confronti del sindaco è venuta a mancare a causa del suo comportamento irresponsabile. La Svp chiederà un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia». A parlare di sfiducia nel sindaco era stato Andreas Mumelter, capogruppo Svp in consiglio, dopo che, giorni prima, aveva anche preso posizione annunciando che - come è poi effettivamente successo - la Svp avrebbe votato contro la delibera di assunzione di Anna Conte, la nuova segretaria comunale, vincitrice legittima del concorso, una bocciatura che ovviamente nulla ha a che vedere con la persona bensì con la formula adottata per il concorso. Il sindaco infatti, dopo una lunga serie di consultazioni, sia in Regione che in Provincia, aveva optato per un concorso aperto a candidati di entrambi i gruppi etnici. Questa scelta però alla Svp non è mai piaciuta e infatti, rispondendo a chi, in consiglio comunale, chiedeva perché la Svp non si fosse opposta immediatamente alla decisione del sindaco, Andreas Mumelter ribatteva che in ogni sede il suo partito l’aveva respinta. Alla fine però si è arrivati al braccio di ferro in consiglio comunale, sfiorando il rischio di una crisi devastante che avrebbe anche potuto portare alle elezioni comunali anticipate. È stato in quel frangente che lo stesso Mumelter aveva dichiarato apertamente la fine della fiducia nel sindaco Polonioli da parte della Volkspartei, bollando la delibera di assunzione della segretaria comunale come «Un atto vergognoso e contro le basi della stessa convivenza tra i gruppi etnici». Tutto il nodo della questione ruota attorno alle valutazioni divergenti che Regione e Provincia hanno dato in merito. Secondo la Regione, competente in materia, la figura del segretario comunale sarebbe da considerare sganciata dalla pianta organica e collegata piuttosto alla consistenza dei gruppi etnici. A Laives il 70 per cento della popolazione è del gruppo italiano e così anche il segretario comunale dovrebbe esserne espressione. Viceversa, per la Provincia il segretario è collegato alle figure dirigenziali in pianta organica comunale e oggi a Laives, i 3 dirigenti di nono livello sono tutti del gruppo italiano, cosicchè non sarebbe rispettata la proporzionale.







IL PRIMO COMMENTO



Polonioli: «Molto rammarico ma una soluzione va trovata»




LAIVES. La Volkspartei ha deciso di chiedere un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia. Polonioli sostiene di «Prendere atto con estremo rammarico per l’inizio di una crisi che porta tensione e non giova al bene dell’amministrazione comunale». Il sindaco quindi sottolinea che, per quanto riguarda il rispetto e i rapporti con il gruppo tedesco «Ci sono 30 e passa anni di politica che dimostrano la nostra amicizia e il rispetto nei confronti dell’autonomia e della convivenza e che abbiamo sempre lavorato in questa direzione. In questi giorni che mancano mi preparo per l’incontro dove porterò all’attenzione quelli che sono gli interessi dell’amministrazione comunale, primo fra tutti, portare a termine insieme il mandato consegnatoci dai cittadini».

Ma già lunedì sera si parlerà di riequilibrio in seno alle cariche professionali di vertice della pianta organica. Un accenno era stato fatto già in aula consiliare, sia dal sindaco che dal consigliere di opposizione Christian Bianchi (Pdl). In sostanza si tratterebbe di accettare il risultato legittimo del concorso per segretario comunale che ha premiato la professionalità di Anna Conte, la vincitrice, attualmente segretaria comunale a Bronzolo e di mettere però in preventivo che alla prima occasione di tale livello toccherà al gruppo tedesco. «Mi sembra una cosa logica e l’ho sostenuta in tutte le sedi - ribadisce il sindaco Polonioli - e con la revisione della pianta organica se ne parlerà. Spero vivamente che almeno il discorso etnico sia chiuso e che si possa e si debba trovare una soluzione per portare a termine il mandato amministrativo che scade il prossimo anno». Il sindaco crede dunque in una «ricucitura» dei rapporti e quindi nel proseguio della collaborazione con la Svp che, a giudicare dallo scarno comunicato a firma dell’Obmann, non sembra proprio intenzionata ad arrivare alla rottura. (b.c.)

Svp: «Sfiducia al sindaco. Ma si può trattare»

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



Comunicato per ribadire: un comportamento irresponsabile. Lunedì incontro



Frattura confermata ma resta un margine per trovare l’intesa






LAIVES. Dopo le parole pesanti volate in consiglio comunale tra sindaco e capogruppo Svp in merito alla decisione di assumere la segretaria comunale appartenente al gruppo linguistico italiano, il direttivo locale della Stella Alpina si è riunito e ha stabilito la linea da seguire per i prossimi giorni. Per la verità si temeva il peggio ma la Svp lascia ancora una porta. Lunedì incontro col sindaco.

Dice il vice sindaco ed Obmann Svp, Georg Forti: «Dopo lunga discussione siamo giunti alla decisione sintetizzata nel seguente comunicato: La Svp ha discusso la questione della proporzionale nel caso del posto di segretario comunale è ha preso una decisione. La fiducia nei confronti del sindaco è venuta a mancare a causa del suo comportamento irresponsabile. La Svp chiederà un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia». A parlare di sfiducia nel sindaco era stato Andreas Mumelter, capogruppo Svp in consiglio, dopo che, giorni prima, aveva anche preso posizione annunciando che - come è poi effettivamente successo - la Svp avrebbe votato contro la delibera di assunzione di Anna Conte, la nuova segretaria comunale, vincitrice legittima del concorso, una bocciatura che ovviamente nulla ha a che vedere con la persona bensì con la formula adottata per il concorso. Il sindaco infatti, dopo una lunga serie di consultazioni, sia in Regione che in Provincia, aveva optato per un concorso aperto a candidati di entrambi i gruppi etnici. Questa scelta però alla Svp non è mai piaciuta e infatti, rispondendo a chi, in consiglio comunale, chiedeva perché la Svp non si fosse opposta immediatamente alla decisione del sindaco, Andreas Mumelter ribatteva che in ogni sede il suo partito l’aveva respinta. Alla fine però si è arrivati al braccio di ferro in consiglio comunale, sfiorando il rischio di una crisi devastante che avrebbe anche potuto portare alle elezioni comunali anticipate. È stato in quel frangente che lo stesso Mumelter aveva dichiarato apertamente la fine della fiducia nel sindaco Polonioli da parte della Volkspartei, bollando la delibera di assunzione della segretaria comunale come «Un atto vergognoso e contro le basi della stessa convivenza tra i gruppi etnici». Tutto il nodo della questione ruota attorno alle valutazioni divergenti che Regione e Provincia hanno dato in merito. Secondo la Regione, competente in materia, la figura del segretario comunale sarebbe da considerare sganciata dalla pianta organica e collegata piuttosto alla consistenza dei gruppi etnici. A Laives il 70 per cento della popolazione è del gruppo italiano e così anche il segretario comunale dovrebbe esserne espressione. Viceversa, per la Provincia il segretario è collegato alle figure dirigenziali in pianta organica comunale e oggi a Laives, i 3 dirigenti di nono livello sono tutti del gruppo italiano, cosicchè non sarebbe rispettata la proporzionale.







IL PRIMO COMMENTO



Polonioli: «Molto rammarico ma una soluzione va trovata»




LAIVES. La Volkspartei ha deciso di chiedere un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia. Polonioli sostiene di «Prendere atto con estremo rammarico per l’inizio di una crisi che porta tensione e non giova al bene dell’amministrazione comunale». Il sindaco quindi sottolinea che, per quanto riguarda il rispetto e i rapporti con il gruppo tedesco «Ci sono 30 e passa anni di politica che dimostrano la nostra amicizia e il rispetto nei confronti dell’autonomia e della convivenza e che abbiamo sempre lavorato in questa direzione. In questi giorni che mancano mi preparo per l’incontro dove porterò all’attenzione quelli che sono gli interessi dell’amministrazione comunale, primo fra tutti, portare a termine insieme il mandato consegnatoci dai cittadini».

Ma già lunedì sera si parlerà di riequilibrio in seno alle cariche professionali di vertice della pianta organica. Un accenno era stato fatto già in aula consiliare, sia dal sindaco che dal consigliere di opposizione Christian Bianchi (Pdl). In sostanza si tratterebbe di accettare il risultato legittimo del concorso per segretario comunale che ha premiato la professionalità di Anna Conte, la vincitrice, attualmente segretaria comunale a Bronzolo e di mettere però in preventivo che alla prima occasione di tale livello toccherà al gruppo tedesco. «Mi sembra una cosa logica e l’ho sostenuta in tutte le sedi - ribadisce il sindaco Polonioli - e con la revisione della pianta organica se ne parlerà. Spero vivamente che almeno il discorso etnico sia chiuso e che si possa e si debba trovare una soluzione per portare a termine il mandato amministrativo che scade il prossimo anno». Il sindaco crede dunque in una «ricucitura» dei rapporti e quindi nel proseguio della collaborazione con la Svp che, a giudicare dallo scarno comunicato a firma dell’Obmann, non sembra proprio intenzionata ad arrivare alla rottura. (b.c.)

REFERENDUM



Petizione



Al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano - Südtiroler Landtag



Il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, in questi giorni definirà la data dei referendum, tra cui quello sulla democrazia diretta e sull’aeroporto.

Noi cittadini della provincia di Bolzano chiediamo di poter votare in concomitanza con le elezioni Europee del 6/7 giugno.

In questa maniera eviteremo un notevole sperpero di denaro pubblico e non saremo costretti a tornare più volte alle urne in un breve periodo.



Questo sarebbe possibile:

1. con una definizione su quale sia l’interpretazione autentica della legge sui referendum, se quella del Consiglio provinciale che permetterebbe la votazione dal 26 aprile in poi, o quella dell’Amministrazione provinciale- adottata da Durnwalder- che scavalcherebbe il Consiglio provinciale e permetterebbe il referendum solo dopo il 6 luglio;



2. con dei facili adeguamenti della legge attuale sulle consultazioni elettorali, esattamente come è stato fatto a livello nazionale dal Presidente della Repubblica Napolitano per far coincidere la data dei referendum nazionali sempre con le elezioni europee.




Chiediamo quindi che il Consiglio provinciale faccia tutto quanto in suo potere per realizzare i referendum provinicali in concomitanza con le elezioni europee del 6/7 giugno 2009.



----------------------------------------------------



Der Landeshauptmann trifft in den nächsten Tagen eine Vorentscheidung betreffend den Termin der ersten landesweiten Volksabstimmung. Dabei geht es vor allem um die Erweiterung des Bozner Flugplatzes und um eine bessere Regelung der Direkten Demokratie.

Wir Südtirolerinnen und Südtiroler erwarten uns eine Zusammenlegung der Volksabstimmung mit den Europawahlen am 6./7. Juni. Damit würde ein wiederholter Urnengang vermieden und viel Geld gespart.



Das ließe sich machen, wenn:

1.Der Landtag mit einer authentischen Interpretation sich die Gesetzesauslegung des eigenen Rechtsamtes zueigen machen würde, und damit der Termin für die Abstimmung ab 26. April 2009 – und nicht erst, wie der Landeshauptmann behautet, am 6. Juli 2009 - festgelegt werden könnte;

2.Mit einer einfachen Gesetzesänderung die Zusammenlegung sowohl der Europawahlen und der Volksabstimmungen, als auch der Volksabstimmungen über die zwei Reformvorschläge zur Direkten Demokratie möglich gemacht würde - so wie der Staatspräsident Napolitano per Dekret eine Zusammenlegung der Provinz- und Gemeindewahlen mit den Europawahlen möglich gemacht hat.




Wir erwarten uns, dass der Südtiroler Landtag alles in seiner Macht stehende unternimmt, damit wir am 6./7. Juni 2009 gleichzeitig das Europäische Parlament wählen und zur ersten landesweiten Volksabstimmung abstimmen können.



Unterschreibe auch Du für die erste landesweite Volksabstimmung am 6./7. Juni 2009!










REFERENDUM



Petizione



Al Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano - Südtiroler Landtag



Il presidente della giunta provinciale, Luis Durnwalder, in questi giorni definirà la data dei referendum, tra cui quello sulla democrazia diretta e sull’aeroporto.

Noi cittadini della provincia di Bolzano chiediamo di poter votare in concomitanza con le elezioni Europee del 6/7 giugno.

In questa maniera eviteremo un notevole sperpero di denaro pubblico e non saremo costretti a tornare più volte alle urne in un breve periodo.



Questo sarebbe possibile:

1. con una definizione su quale sia l’interpretazione autentica della legge sui referendum, se quella del Consiglio provinciale che permetterebbe la votazione dal 26 aprile in poi, o quella dell’Amministrazione provinciale- adottata da Durnwalder- che scavalcherebbe il Consiglio provinciale e permetterebbe il referendum solo dopo il 6 luglio;



2. con dei facili adeguamenti della legge attuale sulle consultazioni elettorali, esattamente come è stato fatto a livello nazionale dal Presidente della Repubblica Napolitano per far coincidere la data dei referendum nazionali sempre con le elezioni europee.




Chiediamo quindi che il Consiglio provinciale faccia tutto quanto in suo potere per realizzare i referendum provinicali in concomitanza con le elezioni europee del 6/7 giugno 2009.



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Der Landeshauptmann trifft in den nächsten Tagen eine Vorentscheidung betreffend den Termin der ersten landesweiten Volksabstimmung. Dabei geht es vor allem um die Erweiterung des Bozner Flugplatzes und um eine bessere Regelung der Direkten Demokratie.

Wir Südtirolerinnen und Südtiroler erwarten uns eine Zusammenlegung der Volksabstimmung mit den Europawahlen am 6./7. Juni. Damit würde ein wiederholter Urnengang vermieden und viel Geld gespart.



Das ließe sich machen, wenn:

1.Der Landtag mit einer authentischen Interpretation sich die Gesetzesauslegung des eigenen Rechtsamtes zueigen machen würde, und damit der Termin für die Abstimmung ab 26. April 2009 – und nicht erst, wie der Landeshauptmann behautet, am 6. Juli 2009 - festgelegt werden könnte;

2.Mit einer einfachen Gesetzesänderung die Zusammenlegung sowohl der Europawahlen und der Volksabstimmungen, als auch der Volksabstimmungen über die zwei Reformvorschläge zur Direkten Demokratie möglich gemacht würde - so wie der Staatspräsident Napolitano per Dekret eine Zusammenlegung der Provinz- und Gemeindewahlen mit den Europawahlen möglich gemacht hat.




Wir erwarten uns, dass der Südtiroler Landtag alles in seiner Macht stehende unternimmt, damit wir am 6./7. Juni 2009 gleichzeitig das Europäische Parlament wählen und zur ersten landesweiten Volksabstimmung abstimmen können.



Unterschreibe auch Du für die erste landesweite Volksabstimmung am 6./7. Juni 2009!










SAN GIACOMO: la frazione ha diritto alla sua scuola.






In merito al ventilato scioglimento del consorzio della scuola elementare di S. Giacomo ed allo spostamento dei bambini di Maso della Pieve ad Oltrisarco, sono necessarie alcune precisazioni al fine di non ingenerare confusione.


Innanzitutto deve essere chiaro che non sussiste nessun obbligo per le famiglie di spostare i propri figli in una scuola piuttosto che in un'altra e quindi il comune di Bolzano non può costringere le famiglie ad iscrivere i propri figli nel quartiere bolzanino.


Occorre invece un impegno deciso da parte dell’amministrazione di Laives per rafforzare le sperimentazioni, e a procedere senza indugi alla costruzione della mensa perché solo cosí si avrebbe un ampliamento dell'offerta e si  renderebbe più appetibile frequentare le scuole a S. Giacomo.


Certo non sarebbe male sentire preventivamente anche il parere e gli orientamenti dei genitori o attraverso un'inchiesta e/o organizzando un'assemblea al fine di coinvolgere le famiglie e renderle partecipi di un progetto chiarendo gli aspetti positivi legati al mantenimento di una scuola, sí piccola, ma all’avanguardia sul piano didattico.


Attendere invece le decisioni di Bolzano senza nulla intraprendere ci pare la cosa più sbagliata.


Diverso è il discorso per la compartecipazione al consorzio: qui il comune di Bolzano è libero di fare le proprie valutazioni e le proprie scelte, ma in ogni caso non potrebbe non contribuire alle spese qualora la maggioranza dei bambini abitanti nel quartiere del capoluogo provinciale continuassero a frequentare la scuola nel nostro comune.


Da una parte è dunque necessaria un’opera di convincimento e di sensibilizzazione delle famiglie e dall’altra una trattativa con Bolzano che metta al primo posto non le esigenze di bilancio delle due amministrazione, ma il primario interesse ad una scuola e a servizi di qualitá da parte di una comunitá giá fortemente penalizzata dalla divisione su due comuni diversi.


 


Rifondazione Comunista - Laives

SAN GIACOMO: la frazione ha diritto alla sua scuola.






In merito al ventilato scioglimento del consorzio della scuola elementare di S. Giacomo ed allo spostamento dei bambini di Maso della Pieve ad Oltrisarco, sono necessarie alcune precisazioni al fine di non ingenerare confusione.


Innanzitutto deve essere chiaro che non sussiste nessun obbligo per le famiglie di spostare i propri figli in una scuola piuttosto che in un'altra e quindi il comune di Bolzano non può costringere le famiglie ad iscrivere i propri figli nel quartiere bolzanino.


Occorre invece un impegno deciso da parte dell’amministrazione di Laives per rafforzare le sperimentazioni, e a procedere senza indugi alla costruzione della mensa perché solo cosí si avrebbe un ampliamento dell'offerta e si  renderebbe più appetibile frequentare le scuole a S. Giacomo.


Certo non sarebbe male sentire preventivamente anche il parere e gli orientamenti dei genitori o attraverso un'inchiesta e/o organizzando un'assemblea al fine di coinvolgere le famiglie e renderle partecipi di un progetto chiarendo gli aspetti positivi legati al mantenimento di una scuola, sí piccola, ma all’avanguardia sul piano didattico.


Attendere invece le decisioni di Bolzano senza nulla intraprendere ci pare la cosa più sbagliata.


Diverso è il discorso per la compartecipazione al consorzio: qui il comune di Bolzano è libero di fare le proprie valutazioni e le proprie scelte, ma in ogni caso non potrebbe non contribuire alle spese qualora la maggioranza dei bambini abitanti nel quartiere del capoluogo provinciale continuassero a frequentare la scuola nel nostro comune.


Da una parte è dunque necessaria un’opera di convincimento e di sensibilizzazione delle famiglie e dall’altra una trattativa con Bolzano che metta al primo posto non le esigenze di bilancio delle due amministrazione, ma il primario interesse ad una scuola e a servizi di qualitá da parte di una comunitá giá fortemente penalizzata dalla divisione su due comuni diversi.


 


Rifondazione Comunista - Laives