12 marzo 2005
Questo il nostro giudizio riguardo alle trattative in vista delle prossime elezioni comunali.
In sintesi antefatti e conclusioni
All'inizio di gennaio, abbiamo avuto un incontro, dietro richiesta dell'allora candidato in pectore del centrosinistra Polonioli, e in quell'occasione, interrogati in proposito, abbiamo dichiarato la piena disponibilità di Rifondazione Comunista ad appoggiare la sua candidatura con una nostra lista.
L'unica condizione che ponevamo era quella di pari dignità e quindi confronto sui programmi. Questa possibilità non ci è stata data.
Qualche giorno fa, dopo due mesi, finalmente una decisione è stata presa: Rifondazione Comunista non può partecipare alla coalizione.
Perché? Inconciliabilità di programmi? Richieste troppo onerose o inaccettabili? Veti su persone?
Niente di tutto questo.
La presenza del simbolo di Rifondazione disturba gli equilibri politici, mentre l'UDC riequilibra la coalizione pericolosamente spostata a sinistra (che i DS e i Verdi vogliano la rivoluzione?).
Ciò che è possibile a Roma e nella quasi totalità delle province e dei comuni italiani qui ci è vietato, e non solo, Socialisti e Popolari locali, pur d'avere l'UDC in coalizione, che tra l'altro a livello nazionale sostiene il governo Berlusconi, hanno preferito lasciare Rifondazione alla porta.
Ora, naturalmente, liberati dalla nostra "ingombrante" presenza, il centro sinistra potrà parlare di programmi (forse la distribuzione di "careghe" è già avvenuta) e in un paio di riunioni, a quindici giorni dalla presentazione delle liste, sicuramente si troveranno le soluzioni a tutti i problemi del nostro comune, le più generiche e fumose possibili per mettere tutti d'accordo, tanto poi si tratterà sulla base del programma della SVP: prendere o lasciare!
Auguri centro sinistra!
Da parte nostra, nel frattempo, abbiamo lavorato sui problemi di Laives ed abbiamo intessuto una rete di rapporti con numerosi cittadini senza lasciarci incantare dalle sirene di questa maggioranza e a giorni presenteremo la lista, il programma e il candidato sindaco.
La nostra disponibilità a confrontarci con chiunque rimane, ma sui programmi, partendo dal punto di vista dei più deboli: lavoratori, anziani, bambini, donne e immigrati.
Rifondazione Comunista - Circolo di Laives
Questo il nostro giudizio riguardo alle trattative in vista delle prossime elezioni comunali.
In sintesi antefatti e conclusioni
All'inizio di gennaio, abbiamo avuto un incontro, dietro richiesta dell'allora candidato in pectore del centrosinistra Polonioli, e in quell'occasione, interrogati in proposito, abbiamo dichiarato la piena disponibilità di Rifondazione Comunista ad appoggiare la sua candidatura con una nostra lista.
L'unica condizione che ponevamo era quella di pari dignità e quindi confronto sui programmi. Questa possibilità non ci è stata data.
Qualche giorno fa, dopo due mesi, finalmente una decisione è stata presa: Rifondazione Comunista non può partecipare alla coalizione.
Perché? Inconciliabilità di programmi? Richieste troppo onerose o inaccettabili? Veti su persone?
Niente di tutto questo.
La presenza del simbolo di Rifondazione disturba gli equilibri politici, mentre l'UDC riequilibra la coalizione pericolosamente spostata a sinistra (che i DS e i Verdi vogliano la rivoluzione?).
Ciò che è possibile a Roma e nella quasi totalità delle province e dei comuni italiani qui ci è vietato, e non solo, Socialisti e Popolari locali, pur d'avere l'UDC in coalizione, che tra l'altro a livello nazionale sostiene il governo Berlusconi, hanno preferito lasciare Rifondazione alla porta.
Ora, naturalmente, liberati dalla nostra "ingombrante" presenza, il centro sinistra potrà parlare di programmi (forse la distribuzione di "careghe" è già avvenuta) e in un paio di riunioni, a quindici giorni dalla presentazione delle liste, sicuramente si troveranno le soluzioni a tutti i problemi del nostro comune, le più generiche e fumose possibili per mettere tutti d'accordo, tanto poi si tratterà sulla base del programma della SVP: prendere o lasciare!
Auguri centro sinistra!
Da parte nostra, nel frattempo, abbiamo lavorato sui problemi di Laives ed abbiamo intessuto una rete di rapporti con numerosi cittadini senza lasciarci incantare dalle sirene di questa maggioranza e a giorni presenteremo la lista, il programma e il candidato sindaco.
La nostra disponibilità a confrontarci con chiunque rimane, ma sui programmi, partendo dal punto di vista dei più deboli: lavoratori, anziani, bambini, donne e immigrati.
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