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domenica 3 febbraio 2008

16 maggio 2005

Espansione dell'edilizia abitativa a Laives


di Massimo Gigliotti



Le dichiarazioni dell'SVP bolzanina sull'intenzione di bloccare le zone di espansione edilizia nel capoluogo non possono che essere viste con timore anche nella città di Laives.



Il nostro comune, che ha oramai superato la soglia dei 15.000 abitanti, si trova alle prese col completamento di importanti zone abitative, come l'ex-Solfrucht, la zona Espen a San Giacomo, e di altre zone ad alta densità abitativa di prossima realizzazione come quella che si creerà con l'abbattimento dell'altro magazzino di frutta "Grosselli".

Con questo scenario, riportato solo a grandi linee, è facile intuire che un ulteriore aumento della popolazione a Laives sarà pressochè inevitabile.

Se poi a tutto questo si aggiungerà l'ipotizzato blocco dell'edilizia abitativa a Bolzano, che avrà come prima conseguenza quella di alimentare gli appetiti nei comuni limitrofi al capoluogo, in primis quello di Laives, si correrà il rischio che la nostra città collassi sotto un aumento della domanda del mercato abitativo a cui difficilmente, nella situazione in cui ci troviamo, saremo in grado di rispondere.



Compito di questa nuova amministrazione comunale sarà perciò quello di chiarire innanzitutto qual'è numericamente il tetto massimo raggiungibile dalla popolazione sul nostro territorio, affinchè si eviti che Laives diventi sempre più una periferia senz'anima della città di Bolzano.

Per evitare che si commettano azioni che potrebbero portare ad errori come negli anni settanta, la nuova giunta dovrà lavorare su due piani distinti: da una parte bisognerà potenziare sul territorio i servizi fondamentali quali asili, scuole, verde pubblico e magari anche la realizzazione di un pronto soccorso; dall'altra il nostro comune dovrà fungere da cerniera tra Bolzano capoluogo ed il resto della Bassa Atesina con particolare attenzione ai comuni di Vadena e Bronzolo. Importante sarà quindi relazionarsi continuamente con l'amministrazione bolzanina, cosa fino ad ora fatta troppo poco, per fare fronte ad esigenze condivise da entrambi i comuni come la carenza di zone abitative, di servizi, ma anche atte alla risoluzione di problemi di viabilità interna come la riqualificazione urbana di San Giacomo.



Proprio su quest'ultimo punto forse si giocherà una delle più importanti azioni amministrative del prossimo quinquennio, dove solo con un lavoro bilaterale tra le due amministrazioni comunali potrà essere portato a buon fine.

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