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lunedì 6 ottobre 2008

Risposta all'assessore Zanvettor


L'articolo a cui si fa riferimento è stato pubblicato in data 1-10-2008 sull'Alto Adige ed è possibile consultarlo all'interno del blog.







 




Chiunque frequenti le riunioni del consiglio comunale sa che  il sindaco Polonioli non ha certo bisogno di un avvocato.


C’è da chiedersi pertanto quali siano le vere ragioni dell’intervento dell’assessore Zanvettor, il quale di sicuro è consapevole che il primo cittadino ha responsabilità prettamente politiche che non cancellano quelle dei singoli assessori.


Certo vi è anche la possibilità che volesse farci sapere che la delega che gli è stata attribuita è in effetti dimezzata, che il sindaco mantiene per sé la supervisione e accentra con protervia nelle sue mani tutto il potere. Se così fosse ci troveremmo di fronte ad assessorati a responsabilità limitata e ad assessori di serie “B”, cosa che nel suo caso non crediamo affatto.


L’unica spiegazione plausibile è dunque che si finga di intervenire a difesa del sindaco per generosità, per lealtà nei confronti della coalizione, mentre in realtà si cerca di distogliere l’attenzione dal proprio operato.


Il tentativo è però maldestro, non si entra nel merito delle critiche e si contraddice la propria storia: la chiusura al traffico di via Pietralba, l’elezione a simbolo intangibile dell’acero centenario, la contrarietà al traffico nei centri urbani e quindi ai parcheggi in zone centrali, l’attenzione alla qualità dell’edificazione urbana, sono infatti temi che hanno storicamente caratterizzato le forze ambientaliste anche a Laives.


Meglio sarebbe stato allora un intervento chiarificatore  sui ritardi per il parco Marconi, negli interventi di riqualificazione di S. Giacomo, sulle ciclabili, invece di accusarci di fare campagna elettorale nel tentativo di indurci all’autocensura.


 


Rifondazione Comunista – Laives

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