Apprendo con preoccupazione e sdegno che il Governo, nella persona del Ministro Brunetta, ha predisposto un emendamento di modifica alla L. 104, con in quale di fatto aggrava le condizioni di vita, già di per sé per nulla facili, delle famiglie che assistono persone con disabilità grave.
Il Ministro Brunetta intende modificare la L.104 del 1992, una legge di civiltà, apprezzata in tutta Europa, che aiuta le famiglie delle persone in situazione di grave handicap, eliminando di fatto i permessi retribuiti dei familiari che assistono i loro cari.
Il Ministro parla di “famigerata” legge che favorirebbe torme di fannulloni e di opportunisti. Ma come si permette di gettare fango sulla dignità e sul dolore di queste famiglie? Se ci sono e ci sono stati degli abusi perché il fustigatore dei costumi, il giustiziere della notte Brunetta non colpisce i responsabili e quei dirigenti che non hanno saputo o voluto punire i profittatori?
E’ più facile criminalizzare un’intera categoria: dapprima i dipendenti pubblici, poi i sindacalisti, ancora adesso i familiari delle persone gravemente disabili, poi a chi toccherà?
Il prossimo intervento del ministro o di una nostra “lungimirante” Provincia riguarderà la presenza di disabili in classi “normali”, si dirà che rallentano il percorso di apprendimento del bambini “normali”, che costano troppo alla collettività a causa della necessità di insegnanti d’appoggio e assistenti ecc. Intanto si tagliano i fondi per la scuola pubblica, per l’università e per la ricerca.
Stiamo precipitando nella barbarie e non ce ne accorgiamo, siamo in caduta libera, pochi si sono scandalizzati che al criterio del bisogno sia stato preferito nell’assegnazione degli alloggi il criterio della residenza. Pochi si sdegnano che vengano istituite classi separate per i bambini extracomunitari, per ghettizzarli quando si sa che invece è proprio l’inserimento in classi normali che favorisce l’ apprendimento della lingua ed è un grande contributo alla maturazione non solo linguistica dei bambini “normali”.
Chi crede che questa caduta libera non lo riguardi dovrebbe invece temere che prima o poi invece tutti in un modo o nell’altro si possa essere coinvolti e travolti da questo marciume: prima toccherà ai bambini extracomunitari, poi toccherà ai bambini disabili, poi a quelli un po’ più lenti nell’apprendimento, poi a quelli troppo vivaci (già adesso si ricorre agli psicofarmaci) e così via. Ciascuno pensa che il problema non lo riguardi, non c’è invece da stare tranquilli, il Brunetta-pensiero o il Gelmini-pensiero dilagano, travolgono tutto e tutti.
Reagiamo fin che siamo in tempo.
Annamaria Molin Ferremi
Referente in Consiglio Comunale per le problematiche dei disabili
Bolzano, 20 ottobre 2008
Firma l'appello!
http://www.firmiamo.it/nontoccatelalegge104
Firmare queste petizioni servirà a poco, ma tanto non costa nulla
RispondiEliminaCiao