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lunedì 15 settembre 2008

LE TRATTE DI ACCESSO VERIFICHE IN VISTA DELL’EUROTUNNEL

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 16 SETTEMBRE 2008



Al via i «carotaggi» nel sottosuolo



Le sonde della Land Service fino a 300 metri di profondità



Tre cantieri sono operativi a Mazzon di Egna, a Pochi e nell’area fra Salorno e Laghetti





EGNA. Tre cantieri già operativi a Mazzon di Egna, a Pochi di Salorno e nella zona del «capitello dei morti» sul territorio di Salorno verso Laghetti: le sonde sono al lavoro da giorni e sono iniziati i «carotaggi» per verificare la consistenza del terreno. In Bassa Atesina sono dunque avviati i sondaggi esplorativi per lo studio di fattibilità della tratta di accesso sud del tunnel di base del Brennero.

Ad aggiudicarsi l’appalto ed eseguire i lavori su incarico della Provincia è la cooperativa Land Service srl con un’offerta di 397.500 euro a fronte di un importo a base d’asta di 416.500 euro. La zona scelta per avviare i sondaggi è quella dell’altipiano di Mazzon, sopra Egna, dove si opererà fino a 300 metri di profondità nel terreno. Più complicata, dal punto di vista tecnico, appare il «carotaggio» all’altezza di Laghetti. In presenza della singolare caratteristica del terreno, l’esplorazione dovrà essere inclinata. Per conto della Land Service sono al lavoro sette operai specializzati che azionano le macchine con la costante presenza di due geologico. Il tutto è finalizzato alle verifiche della stratificazione delle rocce e quindi ad un autentico check up su tutti gli aspetti idrogeologici. Ricordiamo che per la «nuova» linea del Brennero, la tratta di accesso sud verrà potenziata in fasi prioritarie e il tratto tra Bronzolo e Salorno è stato classificato come quinto lotto con carattere di urgenza su richiesta della Provincia e del Ministero delle Infrastrutture. Al fine di individuare la soluzione migliore per lo sviluppo del tracciato e la realizzazione concreta del lotto, nel quadro di uno studio di fattibilità viene dunque eseguita una composizione geologica tra Bronzolo e Salorno con particolare riguardo, come s’è detto, per la zona sovrastante Egna e l’area a ridosso di Pochi.

La Land Service sta ovviamente rispettando sia i tempi indicati dalla Provincia che le indiocazioni avute. La prova consiste nel pompaggio in superficie, mediante una pompa sommersa, di una quantità d’acqua costante attraverso una sezione filtrante definita, fino ad ottenere un livello statico della falda d’acqua. Si procede dunque con la misurazione del livello statico dell’acqua 1 ora prima dell’inizio della prova e all’inizio della prova. Se i livelli differiscono bisogna attendere che il livello dell’acqua si stabilizzi; successivamente si procede con la misurazione della portata d’acqua dopo lo spurgo. La portata d’acqua pompata viene registrata su un diagramma tempo/portata che abbia una tolleranza massima del +- 3% di precisione. Questa fase di «carotaggi» e di successive verifiche dovrebbe durare all’incirca una sessantina di giorni.



LE SORGENTI. Intanto nell’ambito dello studio di fattibilità per l’ammodernamento della linea ferroviaria del Brennero, la Ripartizione Urbanistica e l’Ufficio Geologia e prove materiali della Provincia di Bolzano effettuano un apposito censimento delle sorgenti in determinati Comuni altoatesini. L’indagine sulle sorgenti viene condotta nei territori comunali di Laives, Nova Ponente, Bronzolo, Aldino, Ora, Montagna, Trodena, Egna e Salorno. Per poter registrare le sorgenti non ancora conosciute o con concessione, la Provincia - dice una sua nota - invita i cittadini a rivolgersi all’ufficio tecnico del rispettivo Comune, in modo che tali sorgenti possano essere prese in considerazione per la futura progettazione della linea ferroviaria del Brennero.

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