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mercoledì 17 settembre 2008

Velodromo «benedetto»

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008



Sindaco e vice ieri mattina dal presidente della giunta provinciale per la futura zona Galizia



Durnwalder entusiasta: promesso finanziamento



Nella struttura coperta anche la pista di aletica «Volano» per l’economia




LAIVES. Un velodromo - con la pista coperta e quindi con possibilità anche di ospitare gare di atletica leggera indoor e altre discipline sportive - in zona Galizia: il Comune ci crede e ieri sindaco e vice sindaco hanno ottenuto la «benedizione» di Durnwalder che ha anche garantito una «linea di credito» per il 2010. Il presidente della giunta provinciale s’è dichiarato entusiasta dell’idea.

Sindaco Polonioli e vice sindaco Forti si sono incontrati ieri mattina con il presidente della giunta provinciale con il quale hanno discusso i vari progetti previsti appunto in zona Galizia nel contesto (ma non solo) della «cittadella dello sport» dell’Fc Alto Adige con il nuovo stadio, tre campi da calcio regolari per gli allenamenti, un biotopo con tanto di percorso ricreativo sul modello di quanto è stato realizzato sui prati del Talvera di Bolzano. Il presidente Durnwalder - ricordando che la Provincia ha già previsto uno stanziamento di 11 milioni di euro - ha invitato sindaco e vice sindaco a procedere con l’iter di progettazione.

Polonioli, nel contesto della futura zona Galizia, ha evidenziato anche la volontà di realizzare il velodromo trasformando uno dei campi d’allenamento, associandoci anche una pista d’atletica e dotandolo di una copertura. La pista di 250 metri, al coperto, consentirebbe intanto gli allenamenti dei numerosi ciclisti altoatesini che sono costretti a lunghe e faticose trasferte verso i velodromi più vicini che sono a Pescantina ed a Padova. Poi, con la pista appunto omologata, potrebbe anche ospitare manifestazioni di livello internazionale. In più l’impianto diventerà ideale anche per altre attività sportive come l’atletica indoor oppure il calcio a 5 ed anche la pallavolo. L’impianto dovrebbe essere polivalente sull’esempio di altre strutture costruite in diversi Paesi europei a differenza dell’Italia dove proprio il ciclismo su pista è penalizzato, da anni, a causa della carenza di velodromi. Gli amministratori comunali - che sono in stretto contatto con la Federazione ciclista - hanno illustrato al presidente Durnwalder l’importanza di una struttura del genere che, se realizzata, sarebbe di assoluto richiamo anche a livello internazionale (la più vicina, Oltrebrennero, è a Vienna) con tutti i benefici sia sportivi che economici visto il rilevante impatto che avrebbe anche (ma non solo) per il turismo. Durnwalder ha preso atto, con grande interesse, del progetto del Comune e della Federazione (nel frattempo il sindaco ha avuto contatti anche con esponenti federali dell’atletica leggera per la possibilità di avere, appunto, una pista indoor) e lo ha «benedetto» con entusiasmo, garantendo una linea di credito a partire dal 2010, incoraggiando quindi l’amministrazione comunale a procedere mettendo nero su bianco anche il progetto per realizzare il velodromo e gli altri impianti annessi.

La zona Galizia, fra l’altro, sembra ideale anche dal punto di vista dell’ubicazione del velodromo. È infatti raggiungibile, già ora, grazie al primo tratto della variante. Fra qualche anno andrà addirittura meglio con la circonvallazione completata. Ed il Comune - grazie al «risparmio» della variante davanti a Pineta - ha già un credito con la Provincia di 400 mila che serviranno - in parte - per la costruzione di una strada di collegamento dalla frazione alla zona Galizia.



Dunque si procede senza opposizione
alcuna e senza interpellare i cittadini all'edificazione di una vera e propria cittadella dello sport  a cui ogni giorno si aggiunge qualche nuova struttura.



Non si parla invece del centro sportivo provinciale che prevedendo un centro di medicina dello sport con annessa fisioterapia offrirebbe dei servizi all'avanguardia in grado di venire incontro ai bisogni della popolazione di Laives.



Nel prossimo futuro vedremo quindi riversarsi quasi quotidianamente sul nostro territorio centinaia, se non migliaia, di tifosi, con conseguenze facilmente immaginabili.

Per avere invece una visita specialistica o per fare fisioterapia continueremo ad ingrossare le liste di attesa o ci faremo una gitarella nel fortunato comune che avrà avuto la lungimiranza di ospitare questa struttura d'eccellenza.



In attesa di essere chiamati per fissare un appuntamento con il fisioterapista potremo però andare a vedere qualche manifestazione sportiva, sperando che il  tempo passi più in fretta!



Rifondazione Comunista - Laives

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