Visualizzazioni totali

sabato 13 settembre 2008

Parco Marconi e riqualificazione di S. Giacomo: ritardi inaccettabili






I tempi di attesa che intercorrono tra la progettazione e la realizzazione di un’opera, tra gli annunci, l’effettivo inizio di lavori e la loro ultimazione danno la misura della credibilità e dell’efficienza di un’amministrazione. Questo principio pare essere condiviso anche all’interno della maggioranza, ma se dovessimo adottare questo metro di giudizio per quanto riguarda la realizzazione del parco Marconi e per la riqualificazione di S. Giacomo sicuramente la nostra amministrazione si collocherebbe ai livelli più bassi di un’ipotetica graduatoria fra comuni.


Ogni volta che la data di apertura del cantiere si avvicina salta fuori qualche nuovo intoppo che rimanda alle calende greche l’avvio dei lavori e purtroppo non ci si preoccupa nemmeno di informare i cittadini che rimangono all’oscuro sulle vere ragioni di quei ritardi.


Se poi qualche cittadino osa protestare, di fronte alle sue rimostranze ci si trincera dietro scuse più o meno credibili, ma si evita accuratamente di indagare le cause che hanno prodotto quelle lungaggini e così non si giunge mai alla rimozione degli ostacoli e dei vizi procedurali che successivamente e inevitabilmente non potranno che  ripresentarsi.


Apprendiamo così che i lavori per il parco Marconi non possono partire perchè ci si è accorti improvvisamente della presenza di un vecchio manufatto da demolire. Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima? Qualcuno evidentemente è stato un po’ troppo superficiale e questo ulteriore ritardo allungherà ulteriormente i tempi e farà lievitare i costi. Di chi dunque la responsabilità?


Per S. Giacomo sarebbero sorte imprecisate difficoltà con le pratiche di esproprio. Se non andiamo errati, almeno in una prima fase che risale a quasi un anno fa, è stato  il progettista a non aver rispettato i tempi preventivati. Come si è intervenuti nei suoi confronti e se la responsabilità dei ritardi è ancora da attribuirsi alla stessa causa come si intende procedere?


Rispondere a questi dubbi certo non accelererà di molto l’iter di quelle opere, ma i cittadini conosceranno almeno le ragioni dell’amministrazione e potranno giudicare con maggiore cognizione di causa.


 


Rifondazione Comunista – Laives

Nessun commento:

Posta un commento