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martedì 2 settembre 2008

Il «banco alimentare» ancora bloccato

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 02 SETTEMBRE 2008





Non decolla l’iniziativa per venire incontro alle esigenze dei bisognosi. Pieno appoggio garantito dalla giunta comunale



Dettagli burocratici: la Provincia boccia lo statuto per la terza volta



Il sindaco: aumentano le richieste di aiuto da parte dei residenti





LAIVES. È ancora ferma al palo l’importante iniziativa del “banco alimentare”, lanciata a suo tempo dai rappresentanti dell’Udc comunale in collaborazione con la Caritas. L’amministrazione comunale aveva immediatamente aderito al progetto che si rivolge alle fasce più deboli della società, ma da quanto si è capito, il problema sarebbe esclusivamente di natura burocratica.

«La Provincia ci ha bocciato lo statuto per la terza volta - spiega Enzo Guderzo della Caritas locale - richiedendoci degli aggiustamenti nel testo. Speriamo bene ed intanto l’iniziativa rimane bloccata».

Il sindaco spiega che l’amministrazione comunale ha previsto di dare un sostegno all’iniziativa, mettendo in bilancio i soldi per pagare l’affitto di un locale che farà da magazzino di riferimento per il banco alimentare a Laives. «Noi siamo pronto ad intervenire - afferma Polonioli - e aspettiamo soltanto che la Caritas ci indichi quando inizierà l’attività da qualche parte; a quel punto noi potremo pagare l’affitto del locale».

Sempre il sindaco poi torna sulla questione del bisogno: «Un tempo - spiega - nel mio ufficio arrivava in media una persona ogni tre mesi per chiedere aiuto; adesso ne arriva una ogni settimana e sono quasi sempre casi disperati di indigenza, un ulteriore segnale del difficile periodo che stiamo passando».

Tornando al banco alimentare, vi potranno accedere ovviamente solo coloro che hanno effettivo bisogno. Vi potranno trovare alimentari e anche qualche oggetto per arredare casa, tutti materiali che verranno messi a disposizione gratuitamente grazie al lavoro di volontari che effettueranno la raccolta. Alcuni negozi della città hanno già garantito l’adesione e così offriranno generi alimentari di prima necessità. Si tratta solo di appianare le ultime formalità burocratiche con la Provincia insomma e poi l’iniziativa potrà decollare perché tutto è pronto in città.

Quando ci sarà una sede aperta e a disposizione, ovviamente sarà interesse degli organizzatori della Caritas pubblicizzarla opportunamente presso le famiglie più bisognose, in modo che sappiano come e dome rivolgersi per ottenere un prezioso aiuto.

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