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mercoledì 17 settembre 2008

«Poca concorrenza, in città prezzi alti»

MERCOLEDÌ, 17 SETTEMBRE 2008



Il sindaco: altrove ci sono gli ipermercati, non so se da noi la situazione migliorerà col centro commerciale



Indagine Altroconsumo: pure inseguendo le offerte non ci si guadagna





LA RICERCA Domani il Ctcu in piazza Don Bosco



BOLZANO. Inutile dannarsi l’anima, correndo avanti e indietro da un supermercato all’altro, per rincorrere il prezzo più conveniente. A Bolzano, in un anno, al massimo si può arrivare a risparmiare 709 euro, su un costo medio annuale di 7.043 euro. Non va tanto meglio a Trento, dove su una spesa media annua di 6.098 euro se ne possono risparmiare al massimo 492. Lo si evince da una ricerca condotta da Altroconsumo in 657 punti vendita di 44 città, prendendo in considerazione un paniere di beni incentrato su spesa alimentare, igiene personale e della casa.

Scegliendo il punto vendita più conveniente, spiega in una nota Altroconsumo, grazie alla concorrenza tra supermercati e ipermercati, in molte città si arriva a rispamiare, e non poco. «Boicottare il carovita è possibile», si chiarisce. «In un anno una famiglia media può risparmiare quasi duemila euro se abita a Milano, 1.900 se risiede a Firenze, 1.555 se vive a Parma. Ma il gioco funziona benissimo anche a Verona, Brescia, La Spezia, Pisa. A tutto beneficio dei consumatori».

Non così a Bolzano. Intanto, la nostra città risulta settima per spesa annua in alimenti, igiene personale e della casa: in media una famiglia scuce 7.043 euro l’anno. Una famiglia, si badi bene, i cui componenti non si dannano l’anima a girare da un supermercato all’altro, per cercare l’offerta, il “3 per 2”, il “miglior prezzo” e via discorrendo. E questo già sarebbe un aspetto assai negativo. Ma l’indagine di Altroconsumo dice pure altro: a Bolzano, anche dannandosi l’anima, si risparmia pochetto anzichenò: 709 euro l’anno, insomma, un paio di euro al giorno.

«Ciò si spiega - commenta il sindaco Luigi Spagnolli - col fatto che nei circondari delle altre città ci sono diverse catene di ipermercati, da noi non è così. E anche quando si dovesse fare un centro commerciale, non so se ci sarebbero risparmi consistenti per i consumatori».

Non certo positivo anche il dato riguardante gli aumenti di prezzo in città nel 2007 - 2008. In un anno, a Bolzano i prezzi sono rincarati in media del 6,4%, uno dei dati più pesanti a livello nazionale.

Insomma, da noi ci sarebbe poca concorrenza, con conseguenti prezzi alti e livellati. Per spiegare meglio il concetto base, si può portare un esempio: A Firenze e a Pisa - dove da anni Esselunga, Coop e Ipercoop «combattono nelle due città una guerra a suon di prezzi ribassati, pur di accaparrarsi i clienti» - il costo medio annuo della spesa si aggira intorno ai 6mila euro, ben al di sotto della media delle altre città. Intanto, domani mattina, in piazza Don Bosco si darà vita alla “Giornata di lotta dei consumatori contro il carovita”. A Bolzano scenderà in piazza il Ctcu, ma la manifestazione si svolgerà in tutta Italia. In piazza i consumatori potranno esprimere le proprie idee per combattere il caro prezzi. In cambio riceveranno un premio simbolico: pane gratis per tutti. (da.pa)

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