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sabato 20 settembre 2008

LAVORI PUBBLICI: quadro desolante


Durante l’ultimo consiglio  è stata portata in discussione la delibera che chiude, con una transazione di 568.000 euro,  il contenzioso con la ditta costruttrice del municipio di Laives.


La discussione è stata aperta dal consulente del comune, dottor Testini, il quale ha spiegato con cognizione di causa e dovizia di particolari le modalità di funzionamento degli appalti negli enti pubblici. Sono seguiti poi numerosi interventi che hanno dato ulteriori elementi di giudizio.





Il quadro che ne è venuto fuori, al di là delle intenzioni del relatore e dei partecipanti al dibattito, è desolante: ditte che puntano sui punti deboli dei capitolati d’appalto e dei progetti, per avanzare riserve in corso d’opera difficilmente contestabili e che, per maggiore sicurezza, si dotano di uno stuolo di avvocati in grado di far valere le loro pretese, un quadro legislativo in continuo mutamento, aumento dei prezzi delle materie prime contro i quali è difficile cautelarsi, modifiche in corso d’opera che allungano i tempi di lavorazione e che giustificano il mancato rispetto dei tempi di consegna, ma che determinano ulteriori aumenti dei costi.





 È così – è stato detto - che su un lavoro di quasi 6 milioni di euro sono state avanzate riserve per 1.800.000 euro, cioè per un ammontare pari a quasi un terzo della spesa complessiva.


A questo punto c’è da chiedersi a cosa servano i ribassi su base d’asta se poi è possibile, nel rispetto della legge, giungere a cifre di questo genere.





Ci è stato assicurato che questa è la normalità, che è prassi riconoscere il 20% delle richieste e che quindi le ditte abbondano nelle riserve sapendo che quante più ne vengono avanzate, maggiori sono le probabilità di incassare una cifra consistente.





Se però la maggior parte delle eccezioni vengono sollevate sulle procedure di lavorazione e se si conoscono i punti deboli su cui fanno leva le ditte, la prima contromossa necessaria è la redazione di progetti e capitolati più dettagliati, in grado di limitare interpretazioni e contestazioni.





Se poi per le esperienze passate si sa che una ditta punta più sul suo studio legale che sulla qualità dell’offerta, occorre individuare gli strumenti per escluderle o almeno penalizzarle nelle gare d’appalto.


 


 


Rifondazione Comunista – Laives

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