Pannelli solari ancora inutilizzati
Da mesi coperti con teloni E in giunta non si sa perché
Intanto si lavora anche per il fotovoltaico sul tetto del Municipio
BRUNO CANALI
LAIVES. Primi in assoluto ad essere stati installati su un edificio comunale, i pannelli solari sul tetto del nuovo centro giovanile, in zona Vallarsa, giacciono però ancora impacchettati dentro teli chiari, che servono - a quanto si sa - per evitare che subiscano danni quando non sono utilizzati. Insomma è come se fossero stati dimenticati: e anche in Comune sembra che nessuno ne sappia nulla.
Quei pannelli sono lì da tempo e c’è chi, come il consigliere comunale Roberto Ceol, non usa giri di parole: «Li hanno dimenticati», dice, aggiungendo che in questi mesi la caldaia ha continuato a funzionare mentre si potevano utilizzare, per ottenere acqua calda, proprio i pannelli solari posti sul tetto del centro giovanile. In merito a questa situazione, sia l’assessore ai lavori pubblici che quello all’arredo urbano, dicono di saperne poco o nulla: «Per i lavori di trasformazione del centro giovanile, appena conclusi - spiega ad esempio Renzo Gerolimon, titolare dei lavori pubblici - abbiamo tanto di collaudatore e di direttore dei lavori, immagino che sappiano quello che c’è da fare lì». Lo stesso tenore dall’assessore Giorgio Zanvettor, che è a conoscenza dell’installazione dei pannelli, ma perché ancora non siano stati attivati proprio non lo sa.
Invece Zanvettror sta seguendo il progetto per installare i pannelli fotovoltaici sul tetto del municipio. «Abbiamo commissionato un progetto di massima per capire come è opportuno intervenire e per ottenere dai tecnici l’elenco delle caratteristiche redel tetto del municipio. Con questi dati in mano, poi, cercheremo i finanziamenti presso la Cassa depositi e prestiti, perché si parla pur sempre di un investimento nell’ordine dei 500 mila euro».
La decisione di iniziare con i pannelli fotovoltaici era emersa in occasione di un confronto molto acceso in consiglio comunale con l’opposizione che chiedeva iniziative concrete per risparmiare energia mediante le nuove tecnologie solari. «Oltre a municipio e centro giovanile, abbiamo in programma di installare pannelli solari anche sopra il palazzetto dello sport - dice ancora Gerolimon - e l’unico problema è quello dei finanziamenti. Essendo infatti il quarto finanziamento relativo ai lavori di ristrutturazione del palazzetto comunale, dovremo recuperare i soldi necessari sfruttando la legge sul risparmio energetico».
IL CASO
Pista da skate abbandonata
L’impianto è stato smontato e dimenticato in Galizia
LAIVES. Dopo essere stata smontata per fare spazio al cantiere del centro giovanile, la pista per lo skate si trova abbandonata in un angolo della zona sportiva Galizia. È lì ormai da mesi, praticamente dimenticata, ed è un vero peccato perché la si poteva installare altrove, visto che le disponibilità di spazi non mancano. Si potrebbe collocare ad esempio nel grande spazio verde attrezzato che il Comune ha fatto realizzare dai Bacini montani della Provincia in zona Vallarsa, a monte dei campi da tennis: lì ci sarebbe tutto lo spazio necessario per la pista da skate e sicuramente tornerebbe ad essere un’attrazione e un riferimento per tanti ragazzi, come succedeva in zona Galizia, dove ogni pomeriggio erano parecchi i giovani che facevano acrobazie sulla tavola a rotelle. Probabilmente quella pista non tornerà più al suo posto in Galizia e comunque non subito dato che in programma c’è il progetto di trasformazione da 11 milioni. Sarebbe perciò opportuno trovarle una nuova sistemazione.
Quei pannelli sono lì da tempo e c’è chi, come il consigliere comunale Roberto Ceol, non usa giri di parole: «Li hanno dimenticati», dice, aggiungendo che in questi mesi la caldaia ha continuato a funzionare mentre si potevano utilizzare, per ottenere acqua calda, proprio i pannelli solari posti sul tetto del centro giovanile. In merito a questa situazione, sia l’assessore ai lavori pubblici che quello all’arredo urbano, dicono di saperne poco o nulla: «Per i lavori di trasformazione del centro giovanile, appena conclusi - spiega ad esempio Renzo Gerolimon, titolare dei lavori pubblici - abbiamo tanto di collaudatore e di direttore dei lavori, immagino che sappiano quello che c’è da fare lì». Lo stesso tenore dall’assessore Giorgio Zanvettor, che è a conoscenza dell’installazione dei pannelli, ma perché ancora non siano stati attivati proprio non lo sa.
Invece Zanvettror sta seguendo il progetto per installare i pannelli fotovoltaici sul tetto del municipio. «Abbiamo commissionato un progetto di massima per capire come è opportuno intervenire e per ottenere dai tecnici l’elenco delle caratteristiche redel tetto del municipio. Con questi dati in mano, poi, cercheremo i finanziamenti presso la Cassa depositi e prestiti, perché si parla pur sempre di un investimento nell’ordine dei 500 mila euro».
La decisione di iniziare con i pannelli fotovoltaici era emersa in occasione di un confronto molto acceso in consiglio comunale con l’opposizione che chiedeva iniziative concrete per risparmiare energia mediante le nuove tecnologie solari. «Oltre a municipio e centro giovanile, abbiamo in programma di installare pannelli solari anche sopra il palazzetto dello sport - dice ancora Gerolimon - e l’unico problema è quello dei finanziamenti. Essendo infatti il quarto finanziamento relativo ai lavori di ristrutturazione del palazzetto comunale, dovremo recuperare i soldi necessari sfruttando la legge sul risparmio energetico».
IL CASO
Pista da skate abbandonata
L’impianto è stato smontato e dimenticato in Galizia
LAIVES. Dopo essere stata smontata per fare spazio al cantiere del centro giovanile, la pista per lo skate si trova abbandonata in un angolo della zona sportiva Galizia. È lì ormai da mesi, praticamente dimenticata, ed è un vero peccato perché la si poteva installare altrove, visto che le disponibilità di spazi non mancano. Si potrebbe collocare ad esempio nel grande spazio verde attrezzato che il Comune ha fatto realizzare dai Bacini montani della Provincia in zona Vallarsa, a monte dei campi da tennis: lì ci sarebbe tutto lo spazio necessario per la pista da skate e sicuramente tornerebbe ad essere un’attrazione e un riferimento per tanti ragazzi, come succedeva in zona Galizia, dove ogni pomeriggio erano parecchi i giovani che facevano acrobazie sulla tavola a rotelle. Probabilmente quella pista non tornerà più al suo posto in Galizia e comunque non subito dato che in programma c’è il progetto di trasformazione da 11 milioni. Sarebbe perciò opportuno trovarle una nuova sistemazione.
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