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mercoledì 21 gennaio 2009

«Il treno deve fermarsi a San Giacomo»

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 21 GENNAIO 2009



La proposta in un’interrogazione del deputato Pdl Holzmann. D’accordo (da tempo) anche la giunta comunale



Potrebbe agevolare gli abitanti ed anche gli utenti dell’aeroporto



L’assessore Widmann contrario: aspettiamo il passante ferroviario





LAIVES. L’importanza di una fermata dei treni a San Giacomo - con possibilità di collegarsi anche al vicino aeroporto - è sostenuta da anni. Ne fa riferimento specifico anche il piano provinciale dei trasporti rimasto (colpevolmente) nel cassetto delle buone intenzioni. Di recente la problematica è stata sollevata anche dal deputato di An - Pdl Giorgio Holzmann con un’interrogazione.

«Per ingrandire il bacino d’utenza dell’aeroporto di Bolzano, minacciato di tagli al personale per il calo dei passeggeri, si realizzi una fermata del treno accanto allo scalo». Lo propone il deputato Pdl, Giorgio Holzmann, che chiede in un’interrogazione che si realizzi una fermata del treno presso l’aerostazione di Bolzano «che dista circa 30 metri dal binario della linea del Brennero e renderebbe più comodo raggiungere l’aeroporto per coloro che sono comunque costretti ad utilizzare l’auto per raggiungere gli aeroporti di Verona ed Innsbruck. La realizzazione della fermata - afferma - presuppone la realizzazione di un terzo binario».

Purtroppo la posizione della Provincia non lascia prospettive in tal senso: secondo l’assessore alla mobilità Thomas Widmann la soluzione si troverà con il passante ferroviario in galleria fra Ora e Cardano che renderà superflua la costruzione del ventilato terzo binario fra Ora (o Salorno) e Bolzano, con un risparmio di 40 milioni di euro e senza un eccessivo prolungamento dei tempi. La realizzazione del tunnel, nel quadro dell’ammodernamento della linea del Brennero in accordo con le Ferrovie, secondo l’assessore provinciale avrà la precedenza assoluta. I lavori potrebbero iniziare entro due anni e i binari percorribili entro altri due, al massimo tre anni, mentre il terzo binario, benché già progettato e finanziabile, fra valutazioni ambientali e soprattutto espropri, non potrebbe essere avviato comunque prima di due anni. Tanto vale quindi rinviare di uno o due anni e deviare gran parte dei 120-180 (con sviluppo previsto fino a 250) treni quotidiani fra Verona e il Brennero in galleria, lasciando i due attuali a disposizione solo del trasporto locale che ne ha bisogno.



Ricordiamo che anche l’amministrazione comunale è favorevole alla fermata dei treni all’altezza di San Giacomo: il vice sindaco Georg Forti ha più volte ricordato che «Sarebbe opportuno avere anche una fermata all’altezza della frazione tenuto conto che lì la popolazione sta crescendo rapidamente anche per le grandi aree edilizie messe a disposizione. «Una linea tranviaria andrebbe incontro a problemi notevoli vista la situazione esistente - afferma Forti - mentre invece potrebbe essere proprio il treno la soluzione di tanti problemi».



In merito al collegamento tranviario, da registrare una interrogazione di Rosario Grasso (consigliere comunale di Rifondazione Comunista) che chiede se è rimasto l’entusiasmo degli amministratori di Laives per questa eventuale linea, se si ha o meno un’idea di dove fare passare il tracciato e se questo non metterebbe in forse la realizzazione delle piste ciclabili ed il risanamento di San Giacomo». Il consigliere Grasso chiede inoltre «se non sia l’eventuale collegamento un’alternativa all’idea di una metropolitana di superficie e quindi alla realizzazione di una fermata ferroviaria a San Giacomo per la quale si era autorevolmente espresso il capogruppo della Svp; se esiste o m,ano una linea unitaria e condivisa sulla mobilità da parte di questa amministrazione».

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