ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 28 GENNAIO 2009
Una lettera aperta del comitato civico
«Scuola Collodi: ritardo per colpa del Comune»
LAIVES. In una lettera aperta all’assessore ai lavori pubblici Renzo Gerolimon e, per conoscenza, all’assessora alle attività sociali e finanze Liliana Di Fede Mosca, il comitato civico di Pineta solleva la questione della mancata ristrutturazione della scuola elementare «Collodi». Secondo il comitato quello di Gerolimon è un “pianto greco” «a causa della pessima situazione economica del nostro comune. Istintivamente verrebbe da dire: “chi è causa del suo mal pianga se stesso”; non crede che meglio sarebbe un “mea grandissima culpa” evitando di lagnarsi con chi non ha responsabilità alcuna e che, semmai, si ritrova nello status di parte lesa». Dopo aver ricordato le varie riunioni nel 2007 «in cui affermavate categoricamente che la ricostruzione della nuova scuola Collodi era cosa fatta», il comitato evidenzia che «La vecchia scuola è ancora lì, l’unico risultato positivo è dovuto al Comitato che ha insistito per il risanamento esterno» e quindi ricorda che «Di recente vi siete giustificati affermando che in Provincia erano terminati i fondi e pertanto il progetto era rimandato a tempi migliori. Non avete detto il vero. Il motivo reale lo abbiamo scoperto noi andando in Provincia a verificare. Il finanziamento provinciale per la scuola Collodi era disponibile, la Provincia non lo ha mai negato nè tanto meno sospeso. L’Ufficio Provinciale competente ci ha rilasciato copia d’atto pubblico in cui emerge chiaramente che la domanda viene respinta poiché incompleta». Il comitato civico dice di essere turbato perchè l’assessore Gerolimon «propone la dislocazione in Toggenburg dell’asilo di Pineta in modo tale da rendere edificabile l’area che si renderà libera al centro della frazione, ci turba l’avvenuta vendita a privati di un’intera strada comunale alienando per sempre la possibilità di un collegamento diretto tra Pineta paese e la zona produttiva Vurza». Infine il comitato di Pineta esprime preoccupazione anche per il futuro della zona Visintin proprio nel centro cittadino.
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