Bimbi trasferiti a Bolzano? Spese soltanto per Laives
LAIVES. La scuola elementare di San Giacomo ha bisogno di una mensa. Da qualche anno i bambini che rientrano al pomeriggio mangiano grazie alla disponibilità di una saletta che sarebbe però della caserma dei vigili del fuoco, mentre i cibi vengono forniti da una ditta esterna. L’idea della giunta sarebbe di realizzare la mensa scolastica utilizzando lo spazio dove oggi c’è l’ex palestra, uno spazio abbandonato da tempo. L’architetto Stefano Rebecchi, capo dell’ufficio lavori pubblici comunali, ha anche preparato un progettino.
«Il problema però è sorto con Bolzano - dice il sindaco Polonioli, che è anche presidente del consorzio per la gestione della zona scolastica di San Giacomo - perché la città capoluogo avrebbe intenzione di portare i bambini che abitando a Maso della Pieve presso le elementari di Oltrisarco. Questo significherebbe che le spese per la scuola di San Giacomo non verrebbero più divise a metà tra Laives e Bolzano ma toccherebbero interamente a noi ed inoltre salterebbero i programmi per la formazione delle classi bilingui perché verrebbe a mancare un numero sufficiente di alunni». Polonioli spiega che di questo si sta discutendo tra Laives e Bolzano e intanto arriva anche una presa di posizione critica da parte del gruppo consiliare Progetto Alto Adige, che ricorda come sul tema presentò una mozione che venne respinta. «Nel bilancio 2009 non vi è traccia di finanziamenti per la mensa di San Giacomo - dicono i rappresentanti della lista - e quindi le promesse fatte a suo tempo sono nulle».
La costruzione della mensa scolastica è in forse quindi, proprio per i citati problemi con Bolzano, ma il vice sindaco Georg Forti aggiunge che comunque vada, i bambini dell’elementare non possono rimanere in eterno nei locali dei vigili del fuoco per mangiare. «Noi su questa iniziativa e sulla classe bilingue abbiamo investito tantissimo - conclude l’assessora Liliana Di Fede - e anche se a Bolzano converrebbe economicamente spostare i bambini di Maso della Pieve ad Oltrisarco, non va dimenticato che dal punto di vista educativo sarebbe uno sradicamento dalla loro realtà famigliare. Staremo a vedere». (b.c.)
Non vi è nessun obbligo per le famiglie di spostare i propri figli in una scuola piuttosto che in un'altra e quindi il comune di Bolzano non può costringere nessuno ad andare ad Oltrisarco.
Diverso è il discorso per la compartecipazione al consorzio.
Ora occorre capire se Laives ha la volontà politica di mantenere quella scuola o meno.
In caso affermativo procedere alla costruzione della mensa vuol dire ampliare l'offerta e rendere più appetibile frequentare le scuole a S. Giacomo.
Non sarebbe male sentire anche il parere e gli orientamenti dei genitori o attraverso un'inchiesta o organizzando un'assemblea.
Attendere invece le decisioni di Bolzano senza nulla intrapprendere ci pare la cosa più sbagliata.
Rifondazione Comunista - Laives
Diverso è il discorso per la compartecipazione al consorzio.
Ora occorre capire se Laives ha la volontà politica di mantenere quella scuola o meno.
In caso affermativo procedere alla costruzione della mensa vuol dire ampliare l'offerta e rendere più appetibile frequentare le scuole a S. Giacomo.
Non sarebbe male sentire anche il parere e gli orientamenti dei genitori o attraverso un'inchiesta o organizzando un'assemblea.
Attendere invece le decisioni di Bolzano senza nulla intrapprendere ci pare la cosa più sbagliata.
Rifondazione Comunista - Laives
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