ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 27 GENNAIO 2009
Così i comitati promotori. L’Union: con le europee
BOLZANO. I rappresentanti dei Comitati promotori per i referendum sull’aeroporto di Bolzano e per una legge migliore sulla democrazia diretta si sono incontrati con il presidente della Provincia per chiarire la questione della data per le votazioni. Hanno chiesto a Durnwalder - si legge in una nota dei promotori - di scegliere una data che agevoli al massimo la partecipazione dei cittadini. “Inoltre - si afferma - per risparmiare soldi pubblici e per evitare ai cittadini di tornare alle urne più volte in un breve periodo, si dovrebbe valutare l’abbinamento dei referendum provinciali alle elezioni europee del 6 e 7 giugno oppure ai referendum nazionali che si svolgeranno sempre per l’inizio di giugno. Attualmente quelle date sono escluse per alcuni impedimenti amministrativi, nulla che non si possa risolvere con pochi adeguamenti della attuale legge sui referendum”. I rappresentanti “vogliono che sia esclusa categoricamente l’eventualità di fissare la data dei referendum durante i mesi estivi, tra fine giugno e inizio di ottobre”. Durnwalder - informano - “sostiene che non sia possibile indire il referendum prima del 6 luglio in base ad una interpretazione della legge effettuata dall’ufficio legale della Provincia. Però, poichè l’ufficio legale del consiglio provinciale interpreta diversamente la stessa legge, il presidente della Provincia ha proposto che siano i due uffici legali ad accordarsi su una comune interpretazione. Il presidente inoltre si è espresso a favore di una data per le votazioni rimandata all’autunno, ad esempio il 25 di ottobre, ammesso che ci sia il consenso dei partiti”.
Sul tema dei referendum l’Union für Südtirol propone che contestualmente alle elezioni europee si voti in Alto Adige anche per i tre referendum proposti dal partito. Dunque, il 7 giugno i cittadini potrebbero esprimersi anche sul pacchetto dell’Union, che va da un trattamento differenziato per i residenti nell’assegnazione della case popolari, alla consultazione popolare per progetti pubblici di gradi dimensioni, alla democrazia diretta ed alla salvaguardia del paesaggio.
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