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mercoledì 11 febbraio 2009






Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Spese legali


 


Le delibere riguardanti contenziosi e spese legali sono numerose, ma difficilmente si è in grado di stimarne la quantità e soprattutto i costi a cui va incontro l’amministrazione per questo capitolo di spesa.


Tenuto conto poi che più volte il Sindaco si è espresso sulla necessità di avere in pianta organica un proprio difensore,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede


 


che gli venga messo a disposizione un quadro sintetico che contempli:


a)      il numero totale delle azioni legali in cui il Comune è stato coinvolto, anno per anno, negli ultimi 5 anni, disaggregate per ambiti (urbanistica, personale, ...);


b)      il numero delle azioni legali intraprese su iniziativa dell'Amministrazione;


c)      il numero delle cause vinte, patteggiate e perse;


d)     quanto incassato nel caso in caso di vittoria o di patteggiamento;


e)      l'ammontare complessivo delle spese legali sostenute per i propri legali;


f)       l'ammontare delle spese sostenute per risarcire le spese legali delle controparti;


g)      l'ammontare delle spese sostenute per risarcire le controparti.


 


Si richiede cortesemente risposta scritta.


 


                                                                       Il Consigliere comunale


                                                                       Rosario Grasso


 


Laives, li  5 febbraio 2009






Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Spese legali


 


Le delibere riguardanti contenziosi e spese legali sono numerose, ma difficilmente si è in grado di stimarne la quantità e soprattutto i costi a cui va incontro l’amministrazione per questo capitolo di spesa.


Tenuto conto poi che più volte il Sindaco si è espresso sulla necessità di avere in pianta organica un proprio difensore,


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede


 


che gli venga messo a disposizione un quadro sintetico che contempli:


a)      il numero totale delle azioni legali in cui il Comune è stato coinvolto, anno per anno, negli ultimi 5 anni, disaggregate per ambiti (urbanistica, personale, ...);


b)      il numero delle azioni legali intraprese su iniziativa dell'Amministrazione;


c)      il numero delle cause vinte, patteggiate e perse;


d)     quanto incassato nel caso in caso di vittoria o di patteggiamento;


e)      l'ammontare complessivo delle spese legali sostenute per i propri legali;


f)       l'ammontare delle spese sostenute per risarcire le spese legali delle controparti;


g)      l'ammontare delle spese sostenute per risarcire le controparti.


 


Si richiede cortesemente risposta scritta.


 


                                                                       Il Consigliere comunale


                                                                       Rosario Grasso


 


Laives, li  5 febbraio 2009

LAIVES: VERIFICHE DELLA GIUNTA

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





Nuove sedi: due edifici a disposizione





LAIVES. Per raggiungere i propri obiettivi, l’amministrazione comunale ha anche la possibilità adesso di applicare lo strumento dell’urbanistica concordata, che consente in sostanza di «scambiare» con i privati terreni, immobili o servizi, a patto che il vantaggio sia reciproco (SIC!!!) e l’operazione giustificata dal fatto che l’ente pubblico non ci rimette. Con l’urbanistica concordata si conta ad esempio di spostare cantiere comunale e sede della Croce Rossa, realizzando pure quella della protezione civile e magari anche di qualche associazione. La giunta civica avrebbe messo gli occhi su un complesso in costruzione accanto alla statale 12 in zona industriale a sud della città, ma adesso le possibilità di allargano a un altro capannone che il proprietario intenderebbe alienare. Per evitare possibili fraintendimenti, il sindaco Giovanni Polonioli ritiene che di fronte a più opzioni, la scelta debba essere fatta guardando alla possibilità di poter concentrare tutte le esigenze di spazi in un unico edificio e quindi proprio in questa direzione l’amministrazione intende proseguire nelle verifiche per poter arrivare ad una soluzione. (b.c.)



Se un privato ha fatto un'operazione sbagliata e oggi non riesce più a vendere un immobile e quindi lo offre al comune, qual è il prezzo giusto???

LAIVES: VERIFICHE DELLA GIUNTA

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





Nuove sedi: due edifici a disposizione





LAIVES. Per raggiungere i propri obiettivi, l’amministrazione comunale ha anche la possibilità adesso di applicare lo strumento dell’urbanistica concordata, che consente in sostanza di «scambiare» con i privati terreni, immobili o servizi, a patto che il vantaggio sia reciproco (SIC!!!) e l’operazione giustificata dal fatto che l’ente pubblico non ci rimette. Con l’urbanistica concordata si conta ad esempio di spostare cantiere comunale e sede della Croce Rossa, realizzando pure quella della protezione civile e magari anche di qualche associazione. La giunta civica avrebbe messo gli occhi su un complesso in costruzione accanto alla statale 12 in zona industriale a sud della città, ma adesso le possibilità di allargano a un altro capannone che il proprietario intenderebbe alienare. Per evitare possibili fraintendimenti, il sindaco Giovanni Polonioli ritiene che di fronte a più opzioni, la scelta debba essere fatta guardando alla possibilità di poter concentrare tutte le esigenze di spazi in un unico edificio e quindi proprio in questa direzione l’amministrazione intende proseguire nelle verifiche per poter arrivare ad una soluzione. (b.c.)



Se un privato ha fatto un'operazione sbagliata e oggi non riesce più a vendere un immobile e quindi lo offre al comune, qual è il prezzo giusto???

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

Segretario: la Provincia farà ricorso

ALTO ADIGE - MERCOLEDÌ, 11 FEBBRAIO 2009





La conferma data da Durnwalder. Si annuncia un iter molto lungo



I CONTRASTI IN GIUNTA





LAIVES. «Il presidente Durnwalder mi ha confermato che la giunta provinciale presenterà ricorso contro la delibera del consiglio comunale con la quale la dottoressa Anna Conte è stata dichiarata vincitrice del concorso per segretario comunale»: lo ha detto il vice sindaco Georg Forti che ieri mattina ha incontrato, a Pineta, il presidente della giunta provinciale.

Di questa possibilità Forti aveva già riferito al sindaco nel corso dell’incontro avuto lunedì sera e ieri, in occasione dell’inaugurazione della variante a Pineta, ha avuto la conferma da parte del presidente della giunta provinciale. L’iter è comunque lungo con inevitabili conseguenze sull’amministrazione comunale visto che, comunque vadano le cose, la segretaria entrerà in servizio soltanto nel prossimo luglio. Come tutte le delibere, gli eventuali ricorsi devono essere presentati entro 60 giorni dalla pubblicazione. Questo vale anche per la Provincia. In particolare dovrà essere l’Avvocatura a prendere in considerazione la deliberazione del consiglio comunale per poi formulare un parere alla giunta provinciale che dovrà decidere sul ricorso. È noto che la Provincia si era espressa in maniera contraria alla Regione, precisando che il segretario comunale doveva appartenere al gruppo linguistico tedesco mentre secondo i funzionari di Trento quella del segretario comunale non è una figura legata alla pianta organica - e quindi alla proporzionale etnica - ma espressione del gruppo linguistico di maggioranza che a Laives, come noto, è quello italiano (70% contro i 30 del gruppo tedesco). Il sindaco aveva deciso di indire un concorso aperto a tutti, senza distinzione di gruppo linguistico, per garantire il merito del vincitore e quindi del servizio migliore. La Svp non ha mai «digerito» questa scelta ed in consiglio comunale ha votato contro la delibera di nomina della dottoressa Conmte e quindi ha tolto la fiducia al sindaco Polonioli con i due assessori Forti e Ceschini che continuano a disertare le sedute della giunta comunale. Il primo tentativo di ricucire lo strappo è andato, lunedì sera, a vuoto. Seguirà un altro incontro dopo le consultazioni interne alla Svp e di Polonioli con i partner di maggioranza.

Intanto il comitato civico di Pineta ha diffuso una nota per ricordare che «ieri mattina siamo stati dalle 8 alle 11 davanti al Poli di Laives. Eravamo in sei ed abbiamo formato tre coppie e intervistato novanta cittadini di Laives di cui una trentina si sono dichiarati di madrelingua tedesca. Circa la metà non conoscevano la contesa sul segretario di Laives. Tutti sostanzialmente hanno dichiarato giusto che chi ha vinto il concorso assuma quel ruolo; moltissimi hanno espresso forte insofferenza per la litigiosità dei politici locali, e tanta tanta delusione».







I rappresentanti degli abitanti di Pineta: finalmente una scelta per premiare la meritocrazia. Accuse ai politici



Comitato: solidarietà espressa alla dottoressa Conte





LAIVES. In merito alla vicenda legata alla nomina del nuovo segretario comunale di Laives interviene con questa nota anche il comitato civico di Pineta: «Da un lato una desolante classe politica in perenne improduttivo contrasto e dall’altro la dottoressa Anna Conte attuale segretario comunale al Comune di Bronzolo. È proprio a quest’ultima che dedichiamo il nostro disinteressato pensiero, a lei ed a tutti coloro che, in situazioni similari, auspicano per il futuro l’affermazione di principi meritori per l’assegnazione di cariche e profili di rilievo la cui scelta può influenzare il regolare svolgimento di attività di interesse collettivo. Sgombriamo il campo da ogni ipocrisia - italiana tedesca o ladina - e constatiamo che per una volta a trionfare in un pubblico concorso è stata la meritocrazia, un soggetto bilingue, competente e preparato, tanto da primeggiare su tutti. Sappiamo che non vi sono regole ferree per cui il segretario comunale deve sottostare alla normativa della proporzionale. Allora perchè questa perenne ed inutile conflittualità? Perché con tutti i problemi che affliggono la città i nostri politici continuano a deluderci? Non temono che al momento opportuno tutto questo torni alla memoria? Alla dottoressa Conte va la nostra stima con la speranza che la politica, quella vera, trovi il percorso dettato dal buonsenso in maniera da permetterle di svolgere con la serenità necessaria, l’importante ruolo che le è stato assegnato».

martedì 10 febbraio 2009

SEGRETARIO COMUNALE: solo un pretesto?


Le accuse di irresponsabilità che rimbalzano tra Sindaco ed SVP nascondono probabilmente un deterioramento dei rapporti che si è via via consumato nel corso di questo mandato amministrativo e che ha visto spesso su fronti opposti i due contendenti. Le soluzioni di volta in volta trovate ai vari problemi sul tappeto anziché sgombrare il campo da sospetti e diffidenze hanno evidentemente lasciato degli strascichi e aumentato le incomprensioni.





I motivi di contesa non riguardano quindi unicamente la vicenda del segretario comunale, che appare per certi versi quasi un casus belli più cercato che subito, ma bensì tutta una serie di problematiche su cui gli interessi concreti rappresentati dall’SVP non collimavano affatto con quelli del cosiddetto centrosinistra.





In un periodo di ristrettezze economiche ed in seguito ad un’incapacità complessiva di affrontare i problemi di bilancio l’unica soluzione da sempre condivisa è stata quella di rivolgersi alla benevolenza del presidente della provincia Durnwalder.


E qui è evidente che l’SVP cittadina rivendichi un suo rapporto preferenziale e ascriva a sé il merito di portare risorse sul territorio comunale. Ciò comporta naturalmente la contemporanea pretesa di un occhio di riguardo per le esigenze e le richieste dei propri rappresentati.





Ecco allora che non si ammettono discussioni sulla copertura dello stadio del ghiaccio, sulla trasformazione della zona Visentin da verde agricolo in residenziale, sulla precedenza negli interventi alle scuole tedesche o sul ritorno a verde agricolo dei terreni oggi occupati dal lido, ecc.





Se così non fosse non si capirebbe una reazione cosí risentita, che ha preso sì la piega dello scontro etnico per la necessitá di coprirsi le spalle verso le destre di lingua tedesca, ma che verosimilmente nasconde  anche motivazioni molto piú concrete basate sugli interessi materiali della propria base sociale.


 


Rifondazione Comunista - Laives

SEGRETARIO COMUNALE: solo un pretesto?


Le accuse di irresponsabilità che rimbalzano tra Sindaco ed SVP nascondono probabilmente un deterioramento dei rapporti che si è via via consumato nel corso di questo mandato amministrativo e che ha visto spesso su fronti opposti i due contendenti. Le soluzioni di volta in volta trovate ai vari problemi sul tappeto anziché sgombrare il campo da sospetti e diffidenze hanno evidentemente lasciato degli strascichi e aumentato le incomprensioni.





I motivi di contesa non riguardano quindi unicamente la vicenda del segretario comunale, che appare per certi versi quasi un casus belli più cercato che subito, ma bensì tutta una serie di problematiche su cui gli interessi concreti rappresentati dall’SVP non collimavano affatto con quelli del cosiddetto centrosinistra.





In un periodo di ristrettezze economiche ed in seguito ad un’incapacità complessiva di affrontare i problemi di bilancio l’unica soluzione da sempre condivisa è stata quella di rivolgersi alla benevolenza del presidente della provincia Durnwalder.


E qui è evidente che l’SVP cittadina rivendichi un suo rapporto preferenziale e ascriva a sé il merito di portare risorse sul territorio comunale. Ciò comporta naturalmente la contemporanea pretesa di un occhio di riguardo per le esigenze e le richieste dei propri rappresentati.





Ecco allora che non si ammettono discussioni sulla copertura dello stadio del ghiaccio, sulla trasformazione della zona Visentin da verde agricolo in residenziale, sulla precedenza negli interventi alle scuole tedesche o sul ritorno a verde agricolo dei terreni oggi occupati dal lido, ecc.





Se così non fosse non si capirebbe una reazione cosí risentita, che ha preso sì la piega dello scontro etnico per la necessitá di coprirsi le spalle verso le destre di lingua tedesca, ma che verosimilmente nasconde  anche motivazioni molto piú concrete basate sugli interessi materiali della propria base sociale.


 


Rifondazione Comunista - Laives

I CONTRASTI IN GIUNTA

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



 Sindaco: la fiducia appesa ad un filo



Altri colloqui in vista. Forti annuncia il ricorso della Provincia





LAIVES. Due ore di confronto tra sindaco e vertice dell’Svp comunale, ieri sera, non sono bastate a recuperare la fiducia della Stella alpina in Polonioli. Già lunedì prossimo il partito tornerà a riunirsi e probabilmente sarà da lì che uscirà un verdetto definitivo. «La fiducia verso il sindaco dopo lo strappo della delibera per la segretaria comunale è appesa ad un filo - ha dichiarato ieri il vice sindaco ed Obmann, Georg Forti - mentre è certo che sarà la Provincia stessa a promuovere un ricorso contro questa decisione». A sua volta, Polonioli spera di trovare una via d’uscita «E - dice - sarà da vedere prima di tutto chi farà ricorso e quale l’esito: in base a questo potremo poi capire come fare il ricalcalo della distribuzione dei posti alla luce della proporzionale etnica».

Ieri sera sono state due ore abbondanti di faccia che il sindaco ha definito «proficue, perché sia io che i rappresentanti della Svp, ci siamo detti con franchezza le cose che dovevamo dire; abbiamo fatto le necessarie valutazioni politiche, non solo sullo specifico del concorso per segretario comunale ma, più estesamente, guardando ai quattro anni di amministrazione insieme. Adesso porterò il discorso tra i partiti della coalizione che mi hanno sostenuto e a sua volta farà lo stesso la Svp. Successivamente ci ritroveremo tutti e spero che a quel punto la soluzione alla crisi sia individuata».

Dalle parole dei principali protagonisti si capisce che la crisi - nata dal concorso per segretario comunale che il sindaco ha voluto con la formula aperta a candidati di entrambi i gruppi etnici - è tutt’altro che risolta. È comunque un segnale positivo essere usciti dalla prima riunione senza una rottura definitiva. L’Obmann Svp lascia aperte tutte le opzioni e attende che scatti il ricorso dato oramai per certo a cura della Provincia, mentre il sindaco a sua volta guarderà a questa iniziativa e a quali conclusioni giungerà per poi eventualmente mettere mano al riequilibrio della proporzionale etnica a livello di figure dirigenziali in pianta organica comunale. Del resto, Polonioli ha ribadito più volte che questa potrebbe essere la strada per risolvere il problema ovvero, garantire che alla prima occasione che si presenterà (e in prospettiva c’è proprio la rielaborazione della pianta organica comunale) il posto di vertice andrà al gruppo tedesco. Già oggi, in occasione della cerimonia di apertura della variante a Pineta, il vice sindaco conta di parlare della questione con Durnwalder e poi, lunedì prossimo relazionerà in sede di partito. Intanto vice sindaco e assessore Ceschini stanno disertando le riunioni di giunta.

I CONTRASTI IN GIUNTA

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 10 FEBBRAIO 2009



di Bruno Canali



 Sindaco: la fiducia appesa ad un filo



Altri colloqui in vista. Forti annuncia il ricorso della Provincia





LAIVES. Due ore di confronto tra sindaco e vertice dell’Svp comunale, ieri sera, non sono bastate a recuperare la fiducia della Stella alpina in Polonioli. Già lunedì prossimo il partito tornerà a riunirsi e probabilmente sarà da lì che uscirà un verdetto definitivo. «La fiducia verso il sindaco dopo lo strappo della delibera per la segretaria comunale è appesa ad un filo - ha dichiarato ieri il vice sindaco ed Obmann, Georg Forti - mentre è certo che sarà la Provincia stessa a promuovere un ricorso contro questa decisione». A sua volta, Polonioli spera di trovare una via d’uscita «E - dice - sarà da vedere prima di tutto chi farà ricorso e quale l’esito: in base a questo potremo poi capire come fare il ricalcalo della distribuzione dei posti alla luce della proporzionale etnica».

Ieri sera sono state due ore abbondanti di faccia che il sindaco ha definito «proficue, perché sia io che i rappresentanti della Svp, ci siamo detti con franchezza le cose che dovevamo dire; abbiamo fatto le necessarie valutazioni politiche, non solo sullo specifico del concorso per segretario comunale ma, più estesamente, guardando ai quattro anni di amministrazione insieme. Adesso porterò il discorso tra i partiti della coalizione che mi hanno sostenuto e a sua volta farà lo stesso la Svp. Successivamente ci ritroveremo tutti e spero che a quel punto la soluzione alla crisi sia individuata».

Dalle parole dei principali protagonisti si capisce che la crisi - nata dal concorso per segretario comunale che il sindaco ha voluto con la formula aperta a candidati di entrambi i gruppi etnici - è tutt’altro che risolta. È comunque un segnale positivo essere usciti dalla prima riunione senza una rottura definitiva. L’Obmann Svp lascia aperte tutte le opzioni e attende che scatti il ricorso dato oramai per certo a cura della Provincia, mentre il sindaco a sua volta guarderà a questa iniziativa e a quali conclusioni giungerà per poi eventualmente mettere mano al riequilibrio della proporzionale etnica a livello di figure dirigenziali in pianta organica comunale. Del resto, Polonioli ha ribadito più volte che questa potrebbe essere la strada per risolvere il problema ovvero, garantire che alla prima occasione che si presenterà (e in prospettiva c’è proprio la rielaborazione della pianta organica comunale) il posto di vertice andrà al gruppo tedesco. Già oggi, in occasione della cerimonia di apertura della variante a Pineta, il vice sindaco conta di parlare della questione con Durnwalder e poi, lunedì prossimo relazionerà in sede di partito. Intanto vice sindaco e assessore Ceschini stanno disertando le riunioni di giunta.

sabato 7 febbraio 2009

IL «CASO» SEGRETARIO COMUNALE

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Repetto: «Polonioli, una scelta giusta»



LAIVES. In attesa del colloquio fra il sindaco e la Svp (che ha sfiduciato Polonioli per il «caso» del segretario comunale) per tentare di ricucire lo strappo che ha causato una delicata situazione nella coalizione, Barbara Repetto - assessore provinciale all’innovazione - ha diffuso una nota in cui evidenzia, fra l’altro, la necessità di «evitare polveroni di stampo etnico assolutamente fuori luogo».

Questa la nota dell’assessore Repetto: «La vicenda della segreteria comunale è esemplare di un tipo di atteggiamento che i partiti di governo devono avere nella nostra provincia, a tutti i livelli. Non si può inseguire le destre, le loro argomentazioni e le loro motivazioni. Alla fine gli elettori preferiscono l’originale. Questo vale per il mondo politico italiano ma anche per quello tedesco. Per quanto riguarda Laives - continua l’assessore provinciale -, la situazione è chiara certamente su un punto: non vi sono regole precise che stabiliscano il gruppo linguistico del segretario comunale. Si può intendere, come dice la Regione che ha competenza in materia, che deve essere del gruppo maggioritario. Oppure, come sostiene la Provincia in un suo parere, che è una figura dirigenziale come le altre, dunque soggetta ad una sorta di proporzionale. A Laives, di fronte a questa diversità di visione, si è fatta la scelta che dovrebbe essere più logica e normale: un concorso aperto a tutti i gruppi linguistici in modo che si potesse scegliere la persona - certamente bilingue - più competente e preparata. È questo che i cittadini vogliono e chiedono alla politica: cerchiamo di smettere di litigare su questioni che non sono di principio, puntiamo alla sostanza dei problemi, troviamo soluzioni giuste, scegliamo persone più preparate. Una scelta basata su un concorso pubblico e trasparente. Non dunque una scelta di tipo politico soggetta a logiche ed equilibri di altro genere, che con l’efficienza e la capacità hanno spesso tanto poco da fare. Fossimo in presenza di una normativa chiara - non solo di intepretazioni giuridiche - le cose dovrebbero andare, o potevano andare a Laives, in maniera diversa. Così il sindaco Giovanni Polonioli ha fatto, a mio giudizio, la scelta più chiara, trasparente, lungimirante e rispettosa di tutti i gruppi linguistici ponendo in primo piano proprio la questione della competenza verificata con un concorso pubblico. Non è davvero poco e questa scelta non merita dunque strumentalizzazioni politiche che fanno solo danno non solo alla politica ma anche ai cittadini», conclude la nota diffusa dall’assessore provinciale all’innovazione.

IL «CASO» SEGRETARIO COMUNALE

ALTO ADIGE - DOMENICA, 08 FEBBRAIO 2009



Repetto: «Polonioli, una scelta giusta»



LAIVES. In attesa del colloquio fra il sindaco e la Svp (che ha sfiduciato Polonioli per il «caso» del segretario comunale) per tentare di ricucire lo strappo che ha causato una delicata situazione nella coalizione, Barbara Repetto - assessore provinciale all’innovazione - ha diffuso una nota in cui evidenzia, fra l’altro, la necessità di «evitare polveroni di stampo etnico assolutamente fuori luogo».

Questa la nota dell’assessore Repetto: «La vicenda della segreteria comunale è esemplare di un tipo di atteggiamento che i partiti di governo devono avere nella nostra provincia, a tutti i livelli. Non si può inseguire le destre, le loro argomentazioni e le loro motivazioni. Alla fine gli elettori preferiscono l’originale. Questo vale per il mondo politico italiano ma anche per quello tedesco. Per quanto riguarda Laives - continua l’assessore provinciale -, la situazione è chiara certamente su un punto: non vi sono regole precise che stabiliscano il gruppo linguistico del segretario comunale. Si può intendere, come dice la Regione che ha competenza in materia, che deve essere del gruppo maggioritario. Oppure, come sostiene la Provincia in un suo parere, che è una figura dirigenziale come le altre, dunque soggetta ad una sorta di proporzionale. A Laives, di fronte a questa diversità di visione, si è fatta la scelta che dovrebbe essere più logica e normale: un concorso aperto a tutti i gruppi linguistici in modo che si potesse scegliere la persona - certamente bilingue - più competente e preparata. È questo che i cittadini vogliono e chiedono alla politica: cerchiamo di smettere di litigare su questioni che non sono di principio, puntiamo alla sostanza dei problemi, troviamo soluzioni giuste, scegliamo persone più preparate. Una scelta basata su un concorso pubblico e trasparente. Non dunque una scelta di tipo politico soggetta a logiche ed equilibri di altro genere, che con l’efficienza e la capacità hanno spesso tanto poco da fare. Fossimo in presenza di una normativa chiara - non solo di intepretazioni giuridiche - le cose dovrebbero andare, o potevano andare a Laives, in maniera diversa. Così il sindaco Giovanni Polonioli ha fatto, a mio giudizio, la scelta più chiara, trasparente, lungimirante e rispettosa di tutti i gruppi linguistici ponendo in primo piano proprio la questione della competenza verificata con un concorso pubblico. Non è davvero poco e questa scelta non merita dunque strumentalizzazioni politiche che fanno solo danno non solo alla politica ma anche ai cittadini», conclude la nota diffusa dall’assessore provinciale all’innovazione.

venerdì 6 febbraio 2009

Svp: «Sfiducia al sindaco. Ma si può trattare»

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



Comunicato per ribadire: un comportamento irresponsabile. Lunedì incontro



Frattura confermata ma resta un margine per trovare l’intesa






LAIVES. Dopo le parole pesanti volate in consiglio comunale tra sindaco e capogruppo Svp in merito alla decisione di assumere la segretaria comunale appartenente al gruppo linguistico italiano, il direttivo locale della Stella Alpina si è riunito e ha stabilito la linea da seguire per i prossimi giorni. Per la verità si temeva il peggio ma la Svp lascia ancora una porta. Lunedì incontro col sindaco.

Dice il vice sindaco ed Obmann Svp, Georg Forti: «Dopo lunga discussione siamo giunti alla decisione sintetizzata nel seguente comunicato: La Svp ha discusso la questione della proporzionale nel caso del posto di segretario comunale è ha preso una decisione. La fiducia nei confronti del sindaco è venuta a mancare a causa del suo comportamento irresponsabile. La Svp chiederà un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia». A parlare di sfiducia nel sindaco era stato Andreas Mumelter, capogruppo Svp in consiglio, dopo che, giorni prima, aveva anche preso posizione annunciando che - come è poi effettivamente successo - la Svp avrebbe votato contro la delibera di assunzione di Anna Conte, la nuova segretaria comunale, vincitrice legittima del concorso, una bocciatura che ovviamente nulla ha a che vedere con la persona bensì con la formula adottata per il concorso. Il sindaco infatti, dopo una lunga serie di consultazioni, sia in Regione che in Provincia, aveva optato per un concorso aperto a candidati di entrambi i gruppi etnici. Questa scelta però alla Svp non è mai piaciuta e infatti, rispondendo a chi, in consiglio comunale, chiedeva perché la Svp non si fosse opposta immediatamente alla decisione del sindaco, Andreas Mumelter ribatteva che in ogni sede il suo partito l’aveva respinta. Alla fine però si è arrivati al braccio di ferro in consiglio comunale, sfiorando il rischio di una crisi devastante che avrebbe anche potuto portare alle elezioni comunali anticipate. È stato in quel frangente che lo stesso Mumelter aveva dichiarato apertamente la fine della fiducia nel sindaco Polonioli da parte della Volkspartei, bollando la delibera di assunzione della segretaria comunale come «Un atto vergognoso e contro le basi della stessa convivenza tra i gruppi etnici». Tutto il nodo della questione ruota attorno alle valutazioni divergenti che Regione e Provincia hanno dato in merito. Secondo la Regione, competente in materia, la figura del segretario comunale sarebbe da considerare sganciata dalla pianta organica e collegata piuttosto alla consistenza dei gruppi etnici. A Laives il 70 per cento della popolazione è del gruppo italiano e così anche il segretario comunale dovrebbe esserne espressione. Viceversa, per la Provincia il segretario è collegato alle figure dirigenziali in pianta organica comunale e oggi a Laives, i 3 dirigenti di nono livello sono tutti del gruppo italiano, cosicchè non sarebbe rispettata la proporzionale.







IL PRIMO COMMENTO



Polonioli: «Molto rammarico ma una soluzione va trovata»




LAIVES. La Volkspartei ha deciso di chiedere un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia. Polonioli sostiene di «Prendere atto con estremo rammarico per l’inizio di una crisi che porta tensione e non giova al bene dell’amministrazione comunale». Il sindaco quindi sottolinea che, per quanto riguarda il rispetto e i rapporti con il gruppo tedesco «Ci sono 30 e passa anni di politica che dimostrano la nostra amicizia e il rispetto nei confronti dell’autonomia e della convivenza e che abbiamo sempre lavorato in questa direzione. In questi giorni che mancano mi preparo per l’incontro dove porterò all’attenzione quelli che sono gli interessi dell’amministrazione comunale, primo fra tutti, portare a termine insieme il mandato consegnatoci dai cittadini».

Ma già lunedì sera si parlerà di riequilibrio in seno alle cariche professionali di vertice della pianta organica. Un accenno era stato fatto già in aula consiliare, sia dal sindaco che dal consigliere di opposizione Christian Bianchi (Pdl). In sostanza si tratterebbe di accettare il risultato legittimo del concorso per segretario comunale che ha premiato la professionalità di Anna Conte, la vincitrice, attualmente segretaria comunale a Bronzolo e di mettere però in preventivo che alla prima occasione di tale livello toccherà al gruppo tedesco. «Mi sembra una cosa logica e l’ho sostenuta in tutte le sedi - ribadisce il sindaco Polonioli - e con la revisione della pianta organica se ne parlerà. Spero vivamente che almeno il discorso etnico sia chiuso e che si possa e si debba trovare una soluzione per portare a termine il mandato amministrativo che scade il prossimo anno». Il sindaco crede dunque in una «ricucitura» dei rapporti e quindi nel proseguio della collaborazione con la Svp che, a giudicare dallo scarno comunicato a firma dell’Obmann, non sembra proprio intenzionata ad arrivare alla rottura. (b.c.)

Svp: «Sfiducia al sindaco. Ma si può trattare»

ALTO ADIGE - SABATO, 07 FEBBRAIO 2009



Comunicato per ribadire: un comportamento irresponsabile. Lunedì incontro



Frattura confermata ma resta un margine per trovare l’intesa






LAIVES. Dopo le parole pesanti volate in consiglio comunale tra sindaco e capogruppo Svp in merito alla decisione di assumere la segretaria comunale appartenente al gruppo linguistico italiano, il direttivo locale della Stella Alpina si è riunito e ha stabilito la linea da seguire per i prossimi giorni. Per la verità si temeva il peggio ma la Svp lascia ancora una porta. Lunedì incontro col sindaco.

Dice il vice sindaco ed Obmann Svp, Georg Forti: «Dopo lunga discussione siamo giunti alla decisione sintetizzata nel seguente comunicato: La Svp ha discusso la questione della proporzionale nel caso del posto di segretario comunale è ha preso una decisione. La fiducia nei confronti del sindaco è venuta a mancare a causa del suo comportamento irresponsabile. La Svp chiederà un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia». A parlare di sfiducia nel sindaco era stato Andreas Mumelter, capogruppo Svp in consiglio, dopo che, giorni prima, aveva anche preso posizione annunciando che - come è poi effettivamente successo - la Svp avrebbe votato contro la delibera di assunzione di Anna Conte, la nuova segretaria comunale, vincitrice legittima del concorso, una bocciatura che ovviamente nulla ha a che vedere con la persona bensì con la formula adottata per il concorso. Il sindaco infatti, dopo una lunga serie di consultazioni, sia in Regione che in Provincia, aveva optato per un concorso aperto a candidati di entrambi i gruppi etnici. Questa scelta però alla Svp non è mai piaciuta e infatti, rispondendo a chi, in consiglio comunale, chiedeva perché la Svp non si fosse opposta immediatamente alla decisione del sindaco, Andreas Mumelter ribatteva che in ogni sede il suo partito l’aveva respinta. Alla fine però si è arrivati al braccio di ferro in consiglio comunale, sfiorando il rischio di una crisi devastante che avrebbe anche potuto portare alle elezioni comunali anticipate. È stato in quel frangente che lo stesso Mumelter aveva dichiarato apertamente la fine della fiducia nel sindaco Polonioli da parte della Volkspartei, bollando la delibera di assunzione della segretaria comunale come «Un atto vergognoso e contro le basi della stessa convivenza tra i gruppi etnici». Tutto il nodo della questione ruota attorno alle valutazioni divergenti che Regione e Provincia hanno dato in merito. Secondo la Regione, competente in materia, la figura del segretario comunale sarebbe da considerare sganciata dalla pianta organica e collegata piuttosto alla consistenza dei gruppi etnici. A Laives il 70 per cento della popolazione è del gruppo italiano e così anche il segretario comunale dovrebbe esserne espressione. Viceversa, per la Provincia il segretario è collegato alle figure dirigenziali in pianta organica comunale e oggi a Laives, i 3 dirigenti di nono livello sono tutti del gruppo italiano, cosicchè non sarebbe rispettata la proporzionale.







IL PRIMO COMMENTO



Polonioli: «Molto rammarico ma una soluzione va trovata»




LAIVES. La Volkspartei ha deciso di chiedere un incontro d’urgenza con il sindaco per sentire le sue proposte per ristabilire eventualmente la fiducia. Polonioli sostiene di «Prendere atto con estremo rammarico per l’inizio di una crisi che porta tensione e non giova al bene dell’amministrazione comunale». Il sindaco quindi sottolinea che, per quanto riguarda il rispetto e i rapporti con il gruppo tedesco «Ci sono 30 e passa anni di politica che dimostrano la nostra amicizia e il rispetto nei confronti dell’autonomia e della convivenza e che abbiamo sempre lavorato in questa direzione. In questi giorni che mancano mi preparo per l’incontro dove porterò all’attenzione quelli che sono gli interessi dell’amministrazione comunale, primo fra tutti, portare a termine insieme il mandato consegnatoci dai cittadini».

Ma già lunedì sera si parlerà di riequilibrio in seno alle cariche professionali di vertice della pianta organica. Un accenno era stato fatto già in aula consiliare, sia dal sindaco che dal consigliere di opposizione Christian Bianchi (Pdl). In sostanza si tratterebbe di accettare il risultato legittimo del concorso per segretario comunale che ha premiato la professionalità di Anna Conte, la vincitrice, attualmente segretaria comunale a Bronzolo e di mettere però in preventivo che alla prima occasione di tale livello toccherà al gruppo tedesco. «Mi sembra una cosa logica e l’ho sostenuta in tutte le sedi - ribadisce il sindaco Polonioli - e con la revisione della pianta organica se ne parlerà. Spero vivamente che almeno il discorso etnico sia chiuso e che si possa e si debba trovare una soluzione per portare a termine il mandato amministrativo che scade il prossimo anno». Il sindaco crede dunque in una «ricucitura» dei rapporti e quindi nel proseguio della collaborazione con la Svp che, a giudicare dallo scarno comunicato a firma dell’Obmann, non sembra proprio intenzionata ad arrivare alla rottura. (b.c.)

giovedì 5 febbraio 2009

STRUTTURA PER L’INFANZIA

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009





«Fra Casa Bimbo ed i genitori una divergenza da chiarire»





LAIVES. La polemica fra alcuni genitori e la direzione della microstruttura per l’infanzia gestita dalla cooperativa Casa Bimbo di San Giacomo, ha indotto il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) a presentare un’interrogazione. Queste sono le richieste: «1. a chi si riferiva la direzione di Casa Bimbo quando accennava a manovre messe in atto “da chi dall’esterno è da mesi che cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di prendere le redini di questa cooperativa...”; 2. se negli incontri avuti sia stato possibile sgomberare il campo da sospetti ed illazioni e si sia eventualmente giunti ad individuare i responsabili di queste manovre; 3. a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni contrattuali; 4. quali assicurazioni abbia eventualmente dato la direzione di Casa Bimbo per evitare un turn over troppo elevato del personale che troppo spesso può risolversi in un servizio meno efficiente». Grasso chiede di avere risposta scritta.





L'INTERROGAZIONE





Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Casa Bimbo e proteste dei genitori


La polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura “Casa bimbo” di S. Giacomo ci interroga sulle modalità di gestione di importanti servizi pubblici. Le critiche avanzate nella lettera pubblicata sulla stampa sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura. Non sono noti i motivi che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi.


Ora questo, in un'economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro.


Particolarmente grave appare poi l’accusa di strumentalizzazione dei genitori lanciata dalla direzione della microstruttura.


Tenuto conto di ciò


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede di sapere:


 



  1. a chi, secondo quanto riportato dalla stampa, si riferiva la direzione di Casa Bimbo quando accennava a manovre messe in atto “da chi dall’esterno è da mesi che cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di prendere le redini di questa cooperativa...”;

  2. se negli incontri avuti sia stato possibile sgomberare il campo da sospetti ed illazioni e si sia eventualmente giunti ad individuare i responsabili di queste manovre;

  3. a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni contrattuali;

  4. quali assicurazioni abbia eventualmente dato la direzione di “Casa bimbo” per evitare un turn over troppo elevato del personale che troppo spesso può risolversi in un servizio meno efficiente.


 


Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                                      


Il Consigliere comunale


                                                                       Rosario Grasso


 


Laives, li  3 febbraio 2009


 


IL COMUNICATO


 








La polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura “Casa bimbo” di S. Giacomo ci interroga sulle modalità di gestione di importanti servizi pubblici. Le accuse avanzate nella lettera pubblicata sulla stampa sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura.


Non ci è dato conoscere le motivazioni che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi.


Ora questo, in un'economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro.


Attendiamo di sapere quindi a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni lavorative. L’accusa di strumentalizzazione dei genitori ci pare poi assai grave e richiede un immediato intervento chiarificatore da parte dell’amministrazione comunale per sgomberare il campo da sospetti e per assicurare un servizio efficiente, oltre che  relativamente poco costoso per le casse comunali.


 


Rifondazione Comunista - Laives


STRUTTURA PER L’INFANZIA

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009





«Fra Casa Bimbo ed i genitori una divergenza da chiarire»





LAIVES. La polemica fra alcuni genitori e la direzione della microstruttura per l’infanzia gestita dalla cooperativa Casa Bimbo di San Giacomo, ha indotto il consigliere comunale Rosario Grasso (Rifondazione Comunista) a presentare un’interrogazione. Queste sono le richieste: «1. a chi si riferiva la direzione di Casa Bimbo quando accennava a manovre messe in atto “da chi dall’esterno è da mesi che cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di prendere le redini di questa cooperativa...”; 2. se negli incontri avuti sia stato possibile sgomberare il campo da sospetti ed illazioni e si sia eventualmente giunti ad individuare i responsabili di queste manovre; 3. a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni contrattuali; 4. quali assicurazioni abbia eventualmente dato la direzione di Casa Bimbo per evitare un turn over troppo elevato del personale che troppo spesso può risolversi in un servizio meno efficiente». Grasso chiede di avere risposta scritta.





L'INTERROGAZIONE





Al Sindaco del Comune di  Laives


All’Assessore competente


 


INTERROGAZIONE


 


Oggetto: Casa Bimbo e proteste dei genitori


La polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura “Casa bimbo” di S. Giacomo ci interroga sulle modalità di gestione di importanti servizi pubblici. Le critiche avanzate nella lettera pubblicata sulla stampa sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura. Non sono noti i motivi che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi.


Ora questo, in un'economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro.


Particolarmente grave appare poi l’accusa di strumentalizzazione dei genitori lanciata dalla direzione della microstruttura.


Tenuto conto di ciò


 


il sottoscritto consigliere comunale chiede di sapere:


 



  1. a chi, secondo quanto riportato dalla stampa, si riferiva la direzione di Casa Bimbo quando accennava a manovre messe in atto “da chi dall’esterno è da mesi che cerca in tutti i modi e con tutti i mezzi di prendere le redini di questa cooperativa...”;

  2. se negli incontri avuti sia stato possibile sgomberare il campo da sospetti ed illazioni e si sia eventualmente giunti ad individuare i responsabili di queste manovre;

  3. a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni contrattuali;

  4. quali assicurazioni abbia eventualmente dato la direzione di “Casa bimbo” per evitare un turn over troppo elevato del personale che troppo spesso può risolversi in un servizio meno efficiente.


 


Si richiede cortesemente risposta scritta.


                                                                      


Il Consigliere comunale


                                                                       Rosario Grasso


 


Laives, li  3 febbraio 2009


 


IL COMUNICATO


 








La polemica innescata da un gruppo di genitori con la direzione della microstruttura “Casa bimbo” di S. Giacomo ci interroga sulle modalità di gestione di importanti servizi pubblici. Le accuse avanzate nella lettera pubblicata sulla stampa sono molto precise e circostanziate, mentre la risposta evita di entrare nel merito dell’accusa principale ossia l’elevato ricambio di educatrici presenti nella struttura.


Non ci è dato conoscere le motivazioni che portano ad un così alto turn over del personale di questa struttura, ma quel che è certo è che le esternalizzazioni di servizi vengono fatte per ridurre i costi.


Ora questo, in un'economia di mercato, può essere fatto solo con una riduzione della qualità del servizio e/o incidendo sulle spese per il personale agendo sugli stipendi e sugli orari di lavoro.


Attendiamo di sapere quindi a quali motivi sia riconducibile il continuo ricambio di personale ed in particolare se sia in qualche modo legato alle condizioni lavorative. L’accusa di strumentalizzazione dei genitori ci pare poi assai grave e richiede un immediato intervento chiarificatore da parte dell’amministrazione comunale per sgomberare il campo da sospetti e per assicurare un servizio efficiente, oltre che  relativamente poco costoso per le casse comunali.


 


Rifondazione Comunista - Laives