ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 09 OTTOBRE 2008
di Bruno Canali |
I tre cori dovevano esibirsi il 25 ottobre Protesta il Centro culturale: «Pesanti disagi» |
Garanzie dalla giunta e dal progettista «Agibile a novembre» |
LAIVES. La nuova sala teatrale di San Giacomo sarà pronta solo per novembre. Questo ha determinato uno slittamento anche dei programmi del Centro culturale San Giacomo Agruzzo 82, con la necessità di sopprimere qualche data oppure di posticiparla o di spostarla altrove. Inevitabili i malumori quindi da parte degli operatori culturali della frazione che sono stati costretti a rinviare a gennaio il concerto con tre cori che avevano previsto per sabato 25 ottobre. Dall’amministrazione comunale arriva l’esortazione ad avere ancora un po’ di pazienza per il teatro. «Noi - dicono dal Centro culturale San Giacomo Agruzzo 82 - proprio sulla scorta di promesse fatteci dall’amministrazione comunale, avevamo prenotato ancora nel giugno di quest’anno la sala teatrale, scrivendo una missiva in tal senso a sindaco, assessore alla cultura e funzionari comunali. Adesso ci troviamo invece a dover rinviare, primo fra tutti, il concerto con i cori Monti Pallidi, Plose e Rosalpina previsto per il 25 ottobre. Questa data è saltata (e rinviata al 31 gennaio 2009) a causa del ritardo dei lavori di completamento della sala teatrale - scrive Bruno Barchetti, del Centro culturale - e così, probabilmente, riusciremo ad organizzare solo i concerti programmati per il 15 ed il 23 novembre. Il sindaco mi ha almeno confermato che il concerto di Natale sicuramente lo potremo organizzare nella nuova sala teatrale: speriamo bene». Barchetti aggiunge che era intenzione dell’associazione culturale di inviare una lettera di protesta alla giunta comunale «ma alla fine non se ne farà niente, sperando che sia veramente l’ultimo rinvio e che quindi novembre, come indicato dall’amministrazione comunale, porti finalmente la nuova sala teatrale a San Giacomo». «Indicare una data certa non è stato possibile finora - spiegano il sindaco ed il progettista, l’architetto Giorgio Cattelan - perché un cantiere così complesso come quello del teatro di San Giacomo, riserva costantemente imprevisti di ogni genere, che alla fine contribuiscono ad allungare i tempi. Ad ogni modo, entro la fine di novembre questa volta dovremmo esserci». L’architetto Cattelan fa un esempio: «Prendiamo i pavimenti lucidati sul posto: questo ha comportato uno stop di 3 settimane nei locali, con il divieto per chiunque di entrarvi, cosicché i lavori da fare lì sono stati bloccati. Solo per montare l’impalcatura - che si vede nella sala e che serve per installare controsoffittature e rivestimenti - ci sono voluti 5 giorni, questo dà la misura della complessità di un cantiere come quello del teatro, sia per quanto riguarda l’impiantistica che per i rivestimenti e gli arredi. Succede infatti che progettualmente magari si prevedono determinati tempi ma poi si manifesta un imprevisto che costringe a rivedere tutto. Per la sala di San Giacomo - con annessi e connessi - sono stati utilizzati chilometri di cavi solo per quanto concerne gli impianti e questo per avere la quasi totale automazione dell’attività. Alla fine tutto questo sarà costato 6 milioni di euro e direi che tutto sommato non è nemmeno una grande cifra se si guarda al risultato: un teatro molto bello e funzionale, al quale guarda con attenzione anche la Provincia». All’interno del complesso vi sono diverse ditte che lavorano e si dà per certo che entro novembre la sala sarà pronta. |
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