Via Defregger, denunciati 2 filippini. Volevano macellarla a casa | |||||
Calissoni: rinchiusa in un sacchetto di plastica Maltrattare è illegale | |||||
BOLZANO. Si portavano a casa una gallina, viva, in un sacchetto di plastica, sbatacchiandolo a destra e a manca, in piena Gries: via Defregger. Protagonisti due filippini. Succedeva spesso anche nella nostra città, in passato, fino a pochi decenni fa: si acquistava un pollo, si portava a casa, si uccideva e si metteva in pentola. Nel frattempo, però, le precauzioni igienico-sanitarie lo hanno sconsigliato e le norme lo hanno poi impedito, demandando la macellazione alle strutture autorizzate e controllate. Racconta l’episodio Claudio Calissoni, della Lav: «Sono le 10.30 di domenica. Due attivisti Lav assistono a una scena raccapricciante: nel cuore della zona residenziale di Gries, una coppia di filippini staziona davanti a un portone; mentre uno suona, l’altro tiene in mano un sacchetto di plastica, quasi completamente rotto. Dal fondo spuntano due zampe». Gli attivisti non credono ai loro occhi, quando vedono muoversi all’interno del sacchetto una gallina, «ancora miracolosamente viva». L’animale viene tenuto dall’uomo per il collo in modo brusco, «come fosse un oggetto inanimato, viene sbattuto violentemente, senza alcuna cura». I due della Lav richiedono immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine e spiegano all’extracomunitario che in Italia non è consentito maltrattare alcun animale, neppure se destinato all’alimentazione. Nel frattempo riescono a farsi spontaneamente consegnare l’animale e a metterlo «al sicuro». La polizia interviene «con grande rapidità e professionalità e coadiuvata dalla guardia zoofila dell’Asl pochi minuti dopo prende in custodia l’animale, ora salvo e ricoverato al rifugio per animali della Sill». «Sembra fosse il pranzo di domenica, destinato al bambino degli amici di questi signori, anche loro filippini» commenta la responsabile Lav di Bolzano Ester Valzolgher. «E’ probabilmente l’ennesimo caso di maltrattamento ad opera di cittadini extracomunitari che, il più delle volte ignorando le leggi di protezione degli animali e quelle sanitarie, mettono in pratica usi e tradizioni del loro Paese di origine». Basti ricordare la pericolosità di queste pratiche «anche solo rispetto alle malattie contagiose come l’influenza aviaria, che si trasmette proprio dalla macellazione di volatili in ambienti non controllati». (da.pa)
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venerdì 9 gennaio 2009
Una gallina «viva» per pranzo
ALTO ADIGE - VENERDÌ, 09 GENNAIO 2009
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