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martedì 20 gennaio 2009

I fondi per il tunnel legati alla concessione A22

ALTO ADIGE - MARTEDÌ, 20 GENNAIO 2009





Durnwalder: «L’Autobrennero potrebbe sostenere anche il 40% della spesa totale»



Domani l’atteso incontro chiarificatore tra il ministro Matteoli e van Miert Interrogazione presentata da Holzmann




PIETRO MARANGONI



BOLZANO. È in incrocio “pericoloso” quello che vede Bruxelles di fronte al reperimento dei fondi necessari per la realizzazione dell’Eurotunnel del Brennero. Se è vero, come è stato confermato, che l’Europa è disponibile a garantire almeno il 20% della somma richiesta il resto lo devono però garantire i due governo interessati Italia e Austria. Da parte italiana la società dell’Autobrennero si è dette disponibile a garantire 550 milioni di euro entro il 2014 che potrebbero però diventare molti e molti di più.

Ma c’è una condizione: il rinnovo da parte di Bruxelles della concessione. Se fosse di 50 anni, come si spererebbe in Alto Adige, l’A22 potrebbe addirittura arrivare a quota 2,5 miliardi pari a circa 40% del costo totale dell’opere di parte italiana. Ma l’Europa pare non voler consentire una partecipazione così importante da parte di una società privata cui fanno capo tanti enti territoriali. È questo un “nodo gordiano” cui domani il vertice tra il ministro italiano alle infrastrutture Altero Mattioli e il coordinatore del corridoio Ten 1 Berlino - Palermo (che prevede il tunnel del Brennero) Karel van Miert cercherà di chiarire. L’incontro precederà un altro tra lo stesso ministro e i due governatori di Alto Adige e Trentino che si sono detti molto preoccupati del “teatrino” andato in scena nelle ultime ore.

Nel frattempo sul tema A22 e finanziamento del tunnel del Brennero è intervenuto l’onorevole Giorgio Holzmann (An-Pdl) che ha presentato una interrogazione al ministro per le infrastrutture ed i trasporti in cui osserva tra l’altro che «la società dell’Autobrennero ha un capitale azionario prevalentemente pubblico (Regione Trentino Alto Adige, Province Autonome di Trento e Bolzano, Comuni di Bolzano e Trento, altri enti locali della provincia di Verona e Modena) e solo in minima parte di privati e che la partecipazione della società di gestione dell’autostrada all’opera da realizzare, fu alla base della trattativa con il governo per il rinnovo della concessione per l’autostrada Brennero - Modena». Holzmann in partiocolare chiede a Matteoli «se è ancora possibile una partecipazione diretta della società Autostrada del Brennero alla spesa per la realizzazione del tunnel di base del Brennero, compatibile con le normative europee; se è da considerarsi legittima, sempre secondo le norme europee, la proroga della concessione a suo tempo concessa alla società Autostrada del Brennero, proprio in virtù del previsto impegno finanziario a favore della realizzazione di un’importante opera pubblica».

Ad incalzare il governo è anche il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder che al termine dei lavori di giunta ha dichiarato: «La società dell’autostrada del Brennero è stata creata molti anni fa con lo scopo di risolvere il problema del transito lungo l’asse del Brennero. E’ perciò solo giusto che gli utili accantonati dall’A22 vengano investiti nel tunnel del Brennero. Questo “finanziamento trasversale” è stato messo in discussione dal ministero delle infrastrutture, secondo il quale i fondi anderebbero prima versati ai soci e solo poi alla società che realizzerà la galleria. Questo renderebbe tutto inutilmente complicato - ha sottolineato Durnwalder che ha aggiunto - L’A22 ha già accantonato quasi 500 milioni di euro in un apposito fondo. Se la concessione per l’autostrada sarà prolungata saranno addirittura 2,5 miliardi che saranno investiti nel tunnel del Brennero. Forse che alcuni soci della parte sud dell’A22 vorrebbero invece utilizzare questi soldi per la costruzione di nuove autostrade nella Pianura Padana?».

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