ALTO ADIGE, 30 MAGGIO 2008
Sia il Centro consumatori che gli Arbeitnehmer chiedono alla Provincia di intervenire a favore dei pendolari La proposta: garantire un rimborso chilometrico
BOLZANO. Sessantaquattro milioni di euro. È ciò che la Provincia incassa in più, rispetto ai 235 milioni del 2007, grazie all’impennata dei prezzi dei carburanti. Un piccolo tesoro che ora Centro consumaturi ed Arbeitnehmer chiedono venga ridistribuito, almeno in parte, ai pendolari.
In base agli ultimi dati, nel 2005, in Alto Adige sono stati erogati 137 milioni di litri di benzina senza piombo e 208 milioni di litri di gasolio.
Il 64% del costo è rappresentato dalle tasse, di cui in 90% ritorna nelle casse della Provincia. Dall’aprile 2007 la benzina è aumentata di 0,24 euro (più 19%), il diesel addirittura di 0,38 (più 34%). Per ogni cent in più, il costo medio di un pieno aumenta di circa 12 euro. Il centro tutela consumatori ha calcolato che “gli effetti diretti e indiretti degli aumenti del prezzo dei carburanti negli ultimi mesi hanno gravato per circa 600 euro in più all’anno sui bilanci delle famiglie”. Il salasso riguarda un po’ tutti, ma in particolare i pendolari che per un motivo o per l’altro non possono rinunciare all’auto per andare al lavoro.
Partendo da questo presupposto sia Walter Andreaus del Centro consumatori che Reinhold Perkmann, a capo della corrente degli Arbeitnehmer, chiedono un intervento a sostegno di tale categoria. La richiesta è motivata dal fatto che la Provincia “guadagna in maniera rilevante con le imposte accessorie e l’Iva pagate sul prezzo dei carburanti; questo gettito di imposta, automatica e continua, aumenta in maniera proporzionale all’aumento del prezzo dei prodotti stessi”. La Provincia guadagna in imposte circa il 64% per litro di carburante e quindi sulla base di un consumo medio annuo complessivo di circa 345 milioni di litri (ultimi dati del 2005), circa 64 milioni di euro all’anno, in quanto il 90% delle imposte finisce nel bilancio provinciale. «Le maggiori entrate fiscali per l’ente pubblico - sostiene Andreaus - dovrebbero essere restituite in qualche modo ai pendolari. Inoltre il sistema di contributi ed incentivi ai costi di trasporto dovrebbe venir rielaborato e trasformato in un “rimborso per chilometri effettivamente percorsi”; questo dovrebbe essere corrisposto a quanti negli spostamenti “dipendono” effettivamente dall’auto».
Alla luce delle fibrillazioni a livello mondiale del prezzo dell’oro nero, si chiede inoltre alla Provincia di “impegnarsi per un ripensamento di tutto il sistema di trasporto pubblico locale e per un ulteriore miglioramento della rete ciclabile e pedonale”.
Intanto va a gonfie vele, e non potrebbe essere diversamente, l’iniziativa benzina a prezzo scontato attuata nelle zone di confine e solo per i residenti. I Comuni interessati sono: Brennero, Glorenza, Curon Venosta, San Candido, Malles, Vipiteno, Tubre, Campo Trens, Lasa, Villabassa, Vizze, Prato Stelvio, Braies, Racines, Sluderno, Sesto, Stelvio, Dobbiaco e Monguelfo-Tesido. Secondo l’assessore provinciale Werner Frick, il bilancio del progetto, partito a febbraio, è più che positivo con circa 300 transazioni al giorno, oltre un milione di litri di benzina erogati e circa 10 mila utenti. La Provincia ha speso 135 mila euro per rimborsare gli sconti. «Ma - ha precisato Frick - dato che il 90% delle imposte sui carburanti resta in provincia, il sistema si autofinanzia senza ulteriori esborsi».
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