Vi è un modo di lavorare di questa amministrazione per comparti stagni e rincorrendo le emergenze, che ci preoccupa. Troppo spesso, e la cosa risulta particolarmente evidente nei lavori delle commissioni, invece di affrontare complessivamente i problemi e darvi soluzione, si aspetta che emergano casi particolari e li si affronta singolarmente senza preoccuparsi di trovare una soluzione d’insieme valida per tutti.
Non sappiamo se tutto ciò sia funzionale ad un tipo di politica per cui il cittadino invece di trovarsi di fronte ad una serie di diritti immediatamente esigibili è costretto a richiedere l’intervento del responsabile politico di turno il quale, ben volentieri e scommettiamo anche in buona fede, si preoccupa di risolvere il problema. Il colmo è che si considera tutto ciò anche meritorio senza rendersi forse pienamente conto che così si dà adito a sospetti, illazioni, dubbi sulla correttezza dell’agire politico e amministrativo.
Ci troviamo insomma di fronte ad un modo di operare funzionale alla creazioni di clientele e, quando si tratta di grossi interessi, forte è il sospetto di un piegarsi a logiche che nulla hanno a che fare con l’interesse generale.
Si prenda ad esempio il problema della riclassificazione delle strade interne agli abitati: numerosi sono i cittadini che aspettano questo provvedimento e che, in sua mancanza, ne sono fortemente penalizzati. L’amministrazione è in fortissimo e colpevole ritardo, ma invece di recuperare l’inerzia sin qui dimostrata interviene sul caso particolare facendo un favore ad un singolo cittadino il quale, probabilmente, si sentirà poi in obbligo verso chi si è dimostrato così sollecito nel risolvere il suo caso specifico.
Ancor più grave è il caso della Eso perché, pur nel rispetto delle leggi vigenti, si rischia di predeterminare il futuro sviluppo e la qualità di vita di una parte del territorio. Si è sensibili insomma alle esigenze di un singolo, ma non ci si pone il problema se sia utile avere sparse nel verde agricolo una serie di mini aree produttive in cui un domani potrebbero insediarsi produzioni pericolose o che, più semplicemente, potrebbero richiamare traffico o richiedere nuove infrastrutture a carico della collettività. Solo in seguito a questo ragionamento è infatti possibile esaminare il caso Eso e darvi una risposta nel rispetto di linee guida che l’amministrazione si vorrà dare e dell’interesse della collettività.
Un ultimo aspetto va sottolineato: particolarmente in materia urbanistica è sempre difficile per chi non è addentro alla materia capire quali interessi siano in gioco. Se oggi è più facile venirne a capo è grazie ai contrasti interni alla maggioranza per cui immediatamente se ne ha notizia sui giornali.
Rifondazione Comunista - Laives
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