ALTO ADIGE, 28 MAGGIO 2008
Nel suo intervento l’ex deputato Hans Widmann chiede alla politica provvedimenti urgenti anche a livello locale
Il sindacato Ago: cresce l’emergenza tra i dipendenti del pubblico impiego
BOLZANO. “Casse vuote, tasche vuote”. Questo l’eloquente titolo dell’incontro organizzato ieri alla Kolping dal sindacato Ago, l’organizzazione sindacale autonoma degli enti locali. Un modo per puntare il dito contro la picchiata progressiva del potere d’acquisto dei lavoratori, in difficoltà di fronte ai continui aumenti dei prezzi, in una città che le statistiche indicano come la più cara d’Italia. E se la gente non compra, va da sé che anche le casse dei negozi rimangono inesorabilmente vuote. «Già nel 2002 le statistiche relative agli stipendi di Trento e Bolzano indicavano un disagio e, in piena campagna elettorale, erano stati presi degli impegni a risolvere questa situazione. - dichiara Robert Holzer, segretario dell’Ago - Oggi, invece, l’emergenza è addirittura aumentata e, tra le altre cose, è sparita anche l’indennità per il bilinguismo che poteva essere per molti un aiuto. E’ importante sottolineare, inoltre, che la perdita del potere d’acquisto colpisce inesorabilmente anche i commercianti in quello che è sicuramente un circolo vizioso che bisogna cercare di spezzare».
Sul tema, invitato dal presidente dell’Ago Andreas Unterkircher, è intervenuto anche Hans Widmann, ex deputato Svp: «L’esempio più classico è quello della pizza che in pochi anni è passata da un prezzo di 6.000 lire ai 6 Euro di oggi, ma anche i trasporti, gli alimentari e le bollette hanno subito dei rincari che devono essere giustificati. La politica, sia locale che nazionale, deve intervenire in modo concreto, introducendo leggi appropriate e tenendo sotto controllo ogni forma di speculazione esagerata. L’amministrazione pubblica, inoltre, dovrebbe fissare tariffe abbordabili per i servizi». Anche i consumatori, infine, possono fare la loro parte: «Cerchiamo tutti di canalizzare i consumi e le spese e tentiamo sempre di capire il reale valore di un prodotto, per poi confrontarlo con il prezzo effettivo». Spazio anche alle celebrazioni per i dieci anni dell’Ago, compiuti lo scorso febbraio. «E’ stato un cammino difficile, costellato di ostacoli, ma anche grandi soddisfazioni», conclude il segretario Holzer. (a.c.)
Nel suo intervento l’ex deputato Hans Widmann chiede alla politica provvedimenti urgenti anche a livello locale
Il sindacato Ago: cresce l’emergenza tra i dipendenti del pubblico impiego
BOLZANO. “Casse vuote, tasche vuote”. Questo l’eloquente titolo dell’incontro organizzato ieri alla Kolping dal sindacato Ago, l’organizzazione sindacale autonoma degli enti locali. Un modo per puntare il dito contro la picchiata progressiva del potere d’acquisto dei lavoratori, in difficoltà di fronte ai continui aumenti dei prezzi, in una città che le statistiche indicano come la più cara d’Italia. E se la gente non compra, va da sé che anche le casse dei negozi rimangono inesorabilmente vuote. «Già nel 2002 le statistiche relative agli stipendi di Trento e Bolzano indicavano un disagio e, in piena campagna elettorale, erano stati presi degli impegni a risolvere questa situazione. - dichiara Robert Holzer, segretario dell’Ago - Oggi, invece, l’emergenza è addirittura aumentata e, tra le altre cose, è sparita anche l’indennità per il bilinguismo che poteva essere per molti un aiuto. E’ importante sottolineare, inoltre, che la perdita del potere d’acquisto colpisce inesorabilmente anche i commercianti in quello che è sicuramente un circolo vizioso che bisogna cercare di spezzare».
Sul tema, invitato dal presidente dell’Ago Andreas Unterkircher, è intervenuto anche Hans Widmann, ex deputato Svp: «L’esempio più classico è quello della pizza che in pochi anni è passata da un prezzo di 6.000 lire ai 6 Euro di oggi, ma anche i trasporti, gli alimentari e le bollette hanno subito dei rincari che devono essere giustificati. La politica, sia locale che nazionale, deve intervenire in modo concreto, introducendo leggi appropriate e tenendo sotto controllo ogni forma di speculazione esagerata. L’amministrazione pubblica, inoltre, dovrebbe fissare tariffe abbordabili per i servizi». Anche i consumatori, infine, possono fare la loro parte: «Cerchiamo tutti di canalizzare i consumi e le spese e tentiamo sempre di capire il reale valore di un prodotto, per poi confrontarlo con il prezzo effettivo». Spazio anche alle celebrazioni per i dieci anni dell’Ago, compiuti lo scorso febbraio. «E’ stato un cammino difficile, costellato di ostacoli, ma anche grandi soddisfazioni», conclude il segretario Holzer. (a.c.)
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