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domenica 11 maggio 2008

ALTO ADIGE, 10 MAGGIO 2008


 

L’assessore: «Contributi dopo la gara d’appalto, possibile soltanto se la compagnia si ritira»


Air Alps, è a rischio il volo di linea per Roma


Soppressi 2 dei 6 viaggi quotidiani. Widmann: ora niente sovvenzioni, l’Ue non lo permette


L’amministratore della società: si volerà solo fino a quando ce la faremo coi debiti Costretti a operare su rotte più convenienti


 

 BOLZANO. A rischio i voli Air Alps sulla rotta Bolzano-Roma. Due dei sei voli giornalieri presenti nell’orario estivo dell’Abd, il secondo del mattino per la Capitale e il secondo del pomeriggio per Bolzano, sono stati cancellati dalla compagnia aerea per una paio di mesi. E intanto, l’assessore provinciale ai Trasporti precisa di non poter sostenere la flotta di Air Alps, in difficoltà dopo la cessazione dell’accordo di collaborazione con Alitalia. «Solo se Air Alps rinuncerà alla concessione della rotta, potremo bandire la gara d’appalto. Solo chi vince potrà godere di sovvenzioni».


 «Per il momento - precisa il direttore dell’aeroporto Mirko Kopfsguter - non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione riguardo alla soppressione della rotta Bolzano-Roma». All’Abd, però, è da poco giunta la comunicazione da parte di Air Alps sulla soppressione di due dei sei voli quotidiani da e per la Capitale. «Fino a quest’inverno - sottolinea Kopfsguter - i voli erano quattro. Poi, all’entrata in vigore dell’ora legale, la compagnia aveva deciso di sperimentare ulteriori due voli, passando dunque da quattro a sei». Se infatti, a detta dell’Abd, i quattro voli sono sempre strapieni, tanto che spesso si verifica l’overbooking, sei sono troppi. «Così, la compagnia ha deciso di sopprimere il secondo volo del mattino per Roma, così come il secondo volo di ritorno al pomeriggio». Il fattore di riempimento dei due voli non raggiungerebbe livelli economicamente convenienti.


 Intanto, come precisa lo stesso assessore provinciale ai Traporti, Thomas Widmann, «se Air Alps ha dei problemi, noi non possiamo farci molto. In buona parte derivano dalla crisi di Alitalia. L’accordo di collaborazione fra le due compagnie, ora come ora è terminato. E finché Alitalia non si riprende...». Inoltre, come ha precisato al quotidiano Dolomiten lo stesso amministratore della compagnia, Rupert Leitner, «sulla rotta Bolzano-Roma Air Alps accumula debiti. Quando non saremo più in grado di sostenerli, non voleremo più». Da quando è venuta meno la collaborazione con Alitalia, sempre a detta di Leitner, Air Alps deve sostenersi solo sulle proprie gambe, ed è quindi costretta a volare su rotte convenienti, su cui si possa guadagnare. «Dovremo ritirarci dalle rotte di linea dove perdiamo». E se si rinunciasse al Bolzano-Roma adesso, difficilmente Air Alps si ripresenterebbe alla gara d’appalto, che dovrebbe tenersi in conseguenza della sua rinuncia alla concessione.


 Situazione difficile, dunque. E la rinuncia a due dei sei voli giornalieri è una buona cartina di tornasole.


 La Provincia, però, al momento può fare poco. «Una delibera di giunta di dicembre - dice l’assessore Widmann - garantisce la possibilità di sovvenzionare le compagnie aeree che volano su Bolzano. Non solo sulla rotta per Roma, ma anche per Vienna, o per Francoforte. Il regolamento approvato rispetta le direttive dell’Ue, ed è stato notificato dalla stessa. Si potranno finanziare, però, solo compagnie che abbiano vinto la rispettiva gara d’appalto».


 Ma il bando di gara potrà essere pubblicato solo e soltanto dopo che Air Alps avrà rinunciato alla sua concessione. «Dopodiché - prosegue Widmann - per i voli di linea su Roma verrà indetta la gara d’appalto. Se Air Alps decidesse di presentarsi, e se dovesse vincere, potrebbe ricevere le sovvenzioni e continuare a volare. Altrimenti, a vincere sarà un’altra compagnia aerea».


 Insomma, per i voli Air Alps da e per Roma, il futuro non pare dei più rosei.


 


L’Abd: garantiremo il servizio


 Possibile l’impiego di aeromobili da 50 passeggeri


 BOLZANO. Camera di commercio e mondo dell’economia chiedono a gran voce l’adeguamento e l’ampliamento dello scalo bolzanino. Ma, anche fosse, ci vorrebbero anni. Cosa succederà, intanto, nell’immediato futuro? La situazione è complessa. La Provincia, sulle sovvenzioni, ora può fare poco. L’Alitalia naviga in cattive acque e la collaborazione con la compagnia di bandiera è terminata. «Ma i voli per Roma rimarranno», precisa l’Abd. Mentre Air Alps starebbe pensando di acquistare nuovi vettori, non da 30, ma da 50 posti. «Perché il mercato c’è».


 Da un’indagine sui trasporti aerei, condotta dall’Istituto Tagliacarne, emerge che Bolzano si trova al 94º posto su 103 capoluoghi di provincia italiani. Colpa della ridotta importanza dello scalo bolzanino, ma anche della mancanza di altri grandi aeroporti italiani nelle vicinanze.


 Lo studio Tagliacarne è davvero impietoso: fatta 100 la media italiana sulle infrastrutture aeroportuali, Bolzano arriva appena a 17. Solo Lecce e Udine, tra le province in cui tali strutture esistono, sono messe peggio.


 Questo fino a ieri, non contando la riduzione dei voli appena decisa dalla compagnia Air Alps. Mirko Kopfsguter, direttore di Abd, sostiene però che i voli Bolzano-Roma e ritorno vanno forte. «Tanto che spesso chi viaggia incappa nell’overbooking». Il fatto è che quattro voli sono troppo pochi per le esigenze attuali, perché si riempiono in fretta. Mentre sei sono troppi, ché gli ultimi due non possono contare su un sufficiente numero di passeggeri. Kopfsguter precisa anche che si tratta di un problema difficilmente risolvibile, al momento, «perché passare da quattro a cinque voli al giorno, ossia la soluzione razionalmente più ovvia, non sarebbe economicamente sostenibile». «Uno degli aeromobili compirebbe un solo viaggio al giorno, rimanendo a terra il resto del tempo. Una compagnia non può permetterselo». Comunque sia, conclude Kopfsguter, rassicurando, «i voli saranno garantiti anche in futuro. Che sia Air Alp oppure un’altra compagnia, dal nostro punto di vista non cambia molto. Noi gestiamo un servizio pubblico, e l’unica cosa che conta è che sia garantito, non chi lo garantisce».


 Sul fatto che, «con tutta probabilità», i voli da e per la Capitale verranno gestiti ancora da Air Alps, rassicura invece Eduard Tutzer, responsabile delle operazioni di volo di Air Alps. «I quattro voli rimarranno anche in futuro. Ma con ogni probabilità funzioneranno in maniera un po’ diversa. Da mesi stiamo lavorando per mettere in servizio aerei più capienti: non più con 30 posti l’uno, ma capaci di trasportare 50 passeggeri». Così, non occorrerebbe più aumentare il numero di voli per accontentare chi oggi rimane a terra. Per i charter, magari da e per Londra, non si potrebbe, ma per i voli su Roma si può fare, anche con l’attuale pista. «Il problema dei velivoli grandi, che necessitano di piste più lunghe, è il peso del carburante. Ma per Roma ne occorre di meno, e all’aereo, più leggero, basta una pista più corta». (da.pa)

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