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domenica 11 maggio 2008

CENTRO GUIDA SICURA

ALTO ADIGE, 08 MAGGIO 2008


 

La strada arginale resta chiusa Accesso possibile solo da nord


Chi proviene da sud deve arrivare fino a Bolzano Presto la nuova segnaletica


 

 VADENA. L’unico accesso al nuovo Safety Park - il grande centro per la guida sicura a ridosso della discarica Ischia Frizzi - è da nord, percorrendo la strada arginale (dovrà essere asfaltato il tratto iniziale fino all’incerenitore bolzanino) che è facilmente raggiungibile sia dall’uscita dell’Autobrennero che da quella della Mebo come pure dall’arginale bolzanina. Presto la segnaletica.


 La strada lungo l’argine dell’Adige è invece sbarrata sia a Vadena che in zona Cervo a Laives. Chi arriverà da sud (anche dalle vicine Laives e Bronzolo) dovrà, per forza di cose, raggiungere la zona del casello autostradale di Bolzano sud. Entro il 14 maggio, giorno di inaugurazione della struttura, verrà sistemata l’opportuna segnaletica per favorire gli utenti del Safety Park. Tabelle esplicative verranno posizionate, in seguito, anche lungo l’autostrada del Brennero. L’accesso solo da nord - e quindi non attraverso il paese - era stata una delle condizioni poste a suo tempo dall’amministrazione comunale di Vadena che era preoccupata per un potenziale incremento del traffico. È evidente che la mancata percorribilità della strada arginale fra Laives ed il capoluogo altoatesino - come si ricorderà era una funzionale alternativa alla statale 12 del Brennero sempre molto trafficata - creerà ulteriori problemi agli utenti del Safety Park che risiedono nelle vicinanze della struttura.


 ENNESIMO NO. Arginale lungo l’Adige: niente prolungamento da Vadena sino a Laives. Lo hanno ribadito, di recente, Alessandro Urzì e Christian Bianchi di An evidenziano che «Oggi l’arginale (sino a Vadena) è una strada a tutti gli effetti, ampia e spaziosa. Ma il paradosso è che essa termina a non più di 200 metri dall’ingresso di Laives avendo solo la funzione di collegare il Centro Guida sicura al capoluogo». All’interrogazione di Alleanza Nazionale il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ha risposto che «Il tratto di strada arginale in questione (quello fra Vadena e Laives, ndr) è a tutt’oggi non adatto allo scopo di smaltire il normale traffico stradale in quanto si tratta di un argine di fiume e quindi interdetto al transito ai non autorizzati». Il presidente ha aggiunto anche motivazioni tecniche: «Un intenso traffico provocherebbe dei cedimenti dell’argine, delle buche nelle banchine laterali che pregiudicherebbero la stabilità dell’argine in caso di piena del fiume... Il collegamento tra Laives e la strada arginale al momento è costituito soltanto da una stretta strada consorziale di proprietà privata, chiusa al traffico e che non si presterebbe mai a smaltire traffico».


 I RUMORI. Nel corso della presentazione ufficiale alla stampa del nuovo Safety Park, l’assessore provinciale Thomas Widmann ha voluto smorzare le polemiche in merito all’inquinamento acustico: «La prima abitazione dista 250 metri - ha spiegato - e prima di arrivare ad un gruppo di case bisogna attraversare il fiume Adige e l’autostrada con i suoi 40 mila mezzi in transito ogni giorno. Non credo proprio che il rumore provocato dal Safety Park sia una fonte di inquinamento particolarmente pericolosa». Ad ogni modo sono state predisposte - come era stato promesso agli abitanti - le barriere antirumore in due punti.

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