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giovedì 1 maggio 2008

FISCO: AGENZIA ENTRATE, NON E' NOVITA' LA LEGGE STABILISCE PUBBLICITA' DATI





Roma, 30 apr. - (Adnkronos) - ''La legge stabilisce la pubblicita' dei dati''. A precisarlo, in un secondo comunicato, e' l'Agenzia delle Entrate dopo che il Garante della Privacy ha deciso di bloccare la pubblicazione on line dei redditti dei cittadini. ''La predisposizione degli elenchi nominativi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi -sottolinea in una nota l'Agenzia delle Entrate- e' prevista dall'articolo 69 del Dpr numero 600 del 1973. Si tratta di una norma che nella attuale formulazione e' stata introdotta nel 1991. In vigore, quindi, da molti anni. Analogo adempimento e' previsto dall'articolo 66 bis del Dpr numero 633 del 1972 per la predisposizione degli elenchi dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione annuale Iva''.







Alto Adige, 01 MAGGIO 2008



di Luca Masiello



Redditi blindati anche in Comune. Disponibili i dati del 2005 ma vicolo Gumer non li dà







BOLZANO.
«Consultare liberamente le dichiarazioni dei contribuenti? Non possiamo farlo neanche noi». Fabrizio Cirolini dell’ufficio tributario del Comune cittadino sorride alla notizia che l’Agenzia delle entrate avrebbe messo a disposizione delle Pubbliche amministrazioni gli elenchi delle imposte pagate nell’anno 2005; una misura che se venisse messa in atto spingerebbe centinaia di curiosi negli uffici del Comune. «Anche noi “addetti ai lavori” dobbiamo rispettare un iter rigidissimo - spiega - altrimenti rischiamo di incorrere in pesanti sanzioni penali».

La situazione sarebbe divertente: ci si reca in Comune, si fa la fila allo sportello e si chiede all’impiegato di cliccare su un nome qualsiasi per vedere quanto guadagna: il vicino di casa che si è appena comprato la macchina nuova, o il calciatore che deve pagare gli alimenti alla ex moglie velina. Ma purtroppo per tutti i curiosi ed i maligni, non è così semplice. E nonostante il direttore dell’Agenzia delle entrate, Massimo Romano, abbia annunciato di aver trasmesso ai Comuni ed agli uffici locali gli elenchi di tutti i contribuenti con i redditi e le imposte pagate nel 2005, oggi a Bolzano e anche negli altri centri della provincia, scoprire quanto ha guadagnato un cittadino è davvero difficile se almeno non si indossa una divisa grigia da finanziere.

«Noi dell’ufficio tributario dobbiamo connetterci al sito dell’Agenzia delle entrate, non abbiamo un elenco tutto nostro», spiega Fabrizio Cirolini, che spesso per lavoro si trova a dover controllare le dichiarazioni dei redditi dei bolzanini. E quando deve farlo, deve seguire una lunga e complicata trafila: innanzitutto deve immettere la sua password personale, un codice che viene cambiato ogni due mesi. Poi deve accettare una serie di «contratti» nei quali dichiara di utilizzare il servizio ai fini istituzionali assumendosi tutte le responsabilità in caso di abusi, ed infine può immettere il nominativo con tanto di codice fiscale del contribuente del quale si richiede la dichiarazione dei redditi. «Oltretutto il collegamento si interrompe ogni quattro o cinque minuti per evitare che un altro impiegato possa visualizzare i dati personali del contribuente - continua - ogni nostro passo è ipercontrollato, e per ogni interrogazione dobbiamo essere in grado di fornire all’Agenzia delle entrate un valido motivo per cui l’interrogazione è stata messa in atto». E nel caso si scoprisse che qualcuno abbia abusato di questo servizio, violando la privacy dei cittadini, dal punto di vista penale la reazione delle istituzioni sarebbe pesante. «Infatti non mi permetterei mai di farlo, anche perché aldilà del rispetto per il prossimo, il rischio di essere scoperti è altissimo», conclude Fabrizio Cirolini. Per scoprire quanto guadagnano i vicini di casa, dunque, l’unica soluzione è farsi assumere all’agenzia delle Entrate e trovare un buono motivo per effettuare un’interrogazione.

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