Senza i voti della Svp il sindaco dovrà cercare sostegno da parte dell’opposizione
La vittoria “italiana” al concorso divide la maggioranza
LAIVES. Si preannuncia un duro scontro in consiglio comunale per l’assunzione del segretario generale. Il concorso è stato vinto da Anna Conte ma la Svp ha preannunciato che voterà contro perché il candidato è del gruppo linguistico italiano. «Secondo noi - aveva spiegato il vicesindaco Georg Forti - il posto spettava a uno di lingua tedesca e quindi voteremo contro». Senza i voti Svp il sindaco dovrà cercare consensi tra i banchi di opposizione dove già ci si prepara allo scontro. «La posizione espressa da Forti è gravissima - dichiara Raimondo Pusateri (Democratici di centro) - perché denota mancanza di rispetto per le istituzioni. Per questo gli consiglio di dimettersi: non sembra comprendere il ruolo istituzionale che riveste. Se voleva opporsi al bando di concorso doveva farlo prima e non ora, a cose fatte, paventando anche un possibile ricorso da parte del candidato tedesco. Inoltre vedo anche una pressione psicologica su Anna Conte che ha regolarmente vinto il concorso».
Da parte di An-Pdl c’è già la scelta di sostenere il risultato del concorso e lo garantisce il consigliere di An Christian Bianchi. «Fin da principio noi abbiamo sostenuto che a Laives, a maggioranza italiana, il segretario generale deve essere espressione di questo gruppo. Ne ho parlato con il presidente Urzì, che condivide. La Svp faccia quel che vuole ma noi voteremo a favore dell’assunzione di Anna Conte anche perché si creerebbe altrimenti un grave precedente provinciale se passasse la tesi Svp. Con il capogruppo Mumelter ho parlato di questo e ho garantito anche che in futuro semmai, per i posti dirigenziali si vedrà di aumentare la rappresentanza del gruppo tedesco, ma il segretario deve essere italiano». (b.c.)
“ …come accade in molti altri affari, erano in vigore due consuetudini contrarie, senza che si fosse deciso qual delle due fosse la buona; il che dava opportunità di fare una guerra, ogni volta che una testa dura s’abbattesse in un’altra della stessa tempra.”
A. Manzoni
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