LAIVES. L’area dell’ex magazzino Grosexport a cavallo tra via Kennedy e via Marconi e, in centro a San Giacomo, quella occupata dall’ex magazzino Amonn, sono le più grandi rimaste da trasformare in zone residenziali. Le potenzialità sono enormi ma i rispettivi proprietari non sembrano avere fretta di avviare le trasformazioni. Probabilmente a frenare i piani sono le difficoltà che attraversa anche il settore immobiliare. Si sa che nelle zone sorte durante gli ultimi anni in città come a San Giacomo, ci sono ancora parecchi appartamenti e spazi commerciali invenduti. Questa situazione non incoraggia certo gli investitori ad immettere nuove cubature sul mercato. La trasformazione dell’ex magazzino Grosexport (l’ultimo del genere rimasto in città) potrebbe iniziare e invece nulla ancora si muove, nonostante il Comune abbia dato via libera. Lì, oltre ad appartamenti, è prevista la realizzazione di un centro commerciale. Stesso discorso in centro a San Giacomo per l’ex Amonn, accanto al “Garden Village”, che è sorto al posto dell’ex magazzino Espen. Ancora mesi orsono i proprietari dell’area avevano presentato un piano di attuazione che prevedeva la realizzazione di 53 mila metri cubi. Le soluzioni urbanistiche adottate però non erano piaciute alla giunta comunale e neppure ai rappresentanti Svp di San Giacomo che le consideravano eccessivamente penalizzanti per l’abitato. Tra le altre cose, era stata richiesta una revisione delle altezze per gli edifici affacciati lungo via San Giacomo. Da allora la giunta comunale sta attendendo che venga recapitato il nuovo piano, cosa non ancora avvenuta. Come detto, l’opinione è che con i tempi correnti anche chi intende investire nel mattone si sia fatto più cauto.
Intanto la giunta civica ha deliberato la revisione del Puc, compito affidato allo studio «Veneta progetti» di Treviso e sarà al suo interno che verrà indicata la linea lungo la quale dovrà svilupparsi l’urbanistica comunale nei prossimi dieci anni. L’amministrazione comunale, per bocca del vice sindaco Georg Forti ha già dato le proprie indicazioni, che si possono riassumere come segue. “previsione di nuove aree d’espansione con il contagocce e invece avanti con il recupero di tutte le cubature esistenti, con completamento di quelle ancora a disposizione nel vecchio Puc. A «raffreddare» la domanda di alloggi sul mercato privato sono arrivate le grandi aree per l’edilizia agevolata (Toggenburg 1 e 2 in primo luogo) e poi quelle riservate all’Ipes, tanto che per i prossimi anni, almeno nelle previsioni dell’amministrazione comunale, il fabbisogno dovrebbe essere soddisfatto.
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