Merci dalla strada ai binari. Ancora pressing per lo scalo
LAIVES. L’indicazione dei tecnici - è lo studio Ciurnelli che ha avuto l’incarico dall’Autobrennero, d’accordo Provincia e Comuni interessati - sull’opportunità o meno di realizzare il casello autostradale all’altezza di Laives-Vadena dipende molto da due fattori: 1) l’ancora incerta data sulla percorribilità completa della variante alla statale; 2) la possibilità che venga realizzato il centro intermodale sull’areale ferroviario compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora. Quest’ultima struttura è stata «benedetta» dalla Provincia, quindi ridimensionata («sarà al servizio soltanto delle imprese locali», aveva detto il presidente Durnwalder) e quindi accantonata dall’assessore Widmann che ritiene sufficiente (anche per le esigenze altoatesine) lo scalo dell’Interporto a Trento. Ora - a quanto pare - si torna alla carica per verificare l’opportunità di favorire l’intermodalità appunto fra Ora e Bronzolo: le Ferrovie - proprietarie della vasta area - in tal senso si sono sempre espresse in maniera favorevole. Ed è proprio sulla base del rinnovato interesse per lo scalo, che lo studio dell’ing. Ciurnelli deve necessariamente conto anche di questa possibile (e importante) ipotesi per quanto riguarda la viabilità del futuro.
L’ultima presa di posizione a favore dell’intermodalità è venuta dalla Camera di Commercio e da diversi imprenditori altoatesini che hanno riconosciuto che uno scalo intermodale è necessario sul territorio provinciale, con specifico riferimento all’ampio areale compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora.
In prospettiva del «passante» in galleria fra Ora e Cardano (destinato a potenziare il servizio di trasporto delle merci) anche l’intermodalità in zona Siberia a Bolzano dovrebbe essere «traslocata» all’Interporto di Trento con un conseguente andirivieni di mezzi pesanti. Partendo dal presupposto che proprio questo «passante» ferroviario è indispensabile (anche e soprattutto per liberare la stazione di Bolzano), c’è la necessità di uno scalo tecnico fra Bronzolo ed Ora in modo da poter aggiungere un locomotore ai treni merci diretti verso il Brennero. L’areale fra le stazioni di Ora e di Bronzolo dovrebbe essere collegato all’uscita del tunnel con una mini-galleria che passerebbe sotto la statale 12 del Brennero. Il collegamento su binari continuerebbe per un brevissimo tratto sotto il livello della campagna per poi riprendere quota all’altezza di Bronzolo e collegarsi da nord all’areale esistente. I treni procederebbero a velocità molto ridotta e la successiva operazione di «agganciamento» fra locomotori avverebbe in una zona molto distante dalle abitazioni. Fin troppo evidente dunque che, «bocciando» l’intermodalità - anche se con un servizio ridotto - sull’areale ferroviario fra Bronzolo ed Ora, i mezzi pesanti che ora utilizzano lo scalo in zona Siberia a Bolzano dovranno raggiungere l’Interporto di Trento. Tutto ciò avrà delle ripercussioni sull’A22 che dovrà sopportare un inevitabile aumento di Tir che finiranno anche per intasare la statale 12 (con attraversamento di abitati) soprattutto quando saranno percorribili le tanto attese varianti di Laives e di Ora.
L’ultima presa di posizione a favore dell’intermodalità è venuta dalla Camera di Commercio e da diversi imprenditori altoatesini che hanno riconosciuto che uno scalo intermodale è necessario sul territorio provinciale, con specifico riferimento all’ampio areale compreso fra le stazioni di Bronzolo e di Ora.
In prospettiva del «passante» in galleria fra Ora e Cardano (destinato a potenziare il servizio di trasporto delle merci) anche l’intermodalità in zona Siberia a Bolzano dovrebbe essere «traslocata» all’Interporto di Trento con un conseguente andirivieni di mezzi pesanti. Partendo dal presupposto che proprio questo «passante» ferroviario è indispensabile (anche e soprattutto per liberare la stazione di Bolzano), c’è la necessità di uno scalo tecnico fra Bronzolo ed Ora in modo da poter aggiungere un locomotore ai treni merci diretti verso il Brennero. L’areale fra le stazioni di Ora e di Bronzolo dovrebbe essere collegato all’uscita del tunnel con una mini-galleria che passerebbe sotto la statale 12 del Brennero. Il collegamento su binari continuerebbe per un brevissimo tratto sotto il livello della campagna per poi riprendere quota all’altezza di Bronzolo e collegarsi da nord all’areale esistente. I treni procederebbero a velocità molto ridotta e la successiva operazione di «agganciamento» fra locomotori avverebbe in una zona molto distante dalle abitazioni. Fin troppo evidente dunque che, «bocciando» l’intermodalità - anche se con un servizio ridotto - sull’areale ferroviario fra Bronzolo ed Ora, i mezzi pesanti che ora utilizzano lo scalo in zona Siberia a Bolzano dovranno raggiungere l’Interporto di Trento. Tutto ciò avrà delle ripercussioni sull’A22 che dovrà sopportare un inevitabile aumento di Tir che finiranno anche per intasare la statale 12 (con attraversamento di abitati) soprattutto quando saranno percorribili le tanto attese varianti di Laives e di Ora.
Nessun commento:
Posta un commento