Dunque è ufficiale: 11 milioni di euro sono pronti per essere investiti nella cittadella dello sport a cui vanno aggiunti i 200.000 euro già stanziati dal Coni e i soldi che probabilmente arriveranno per il velodromo. Non sono mancati nemmeno i ringraziamenti, le lodi, le dichiarazioni di riconoscenza per chi così generosamente si è prodigato per trovare una collocazione a strutture così impattanti nel nostro territorio, mentre non vi è nessuno che si ponga il problema delle conseguenze.
Possibile infatti che nessuno si chieda come mai la provincia abbia concesso senza colpo ferire il finanziamento? Possibile che nessuno si senta interpellato dal fatto che molti altri comuni altoatesini abbiano rifiutato questa ricca elargizione?
La provincia di sicuro da qualche parte doveva pur costruire queste strutture di interesse provinciale e sarà stata più che felice di non trovare opposizione e di poterle addirittura far passare come generoso regalo o come risarcimento per gli inquinamenti presenti in Bassa Atesina.
Quello che non riusciamo proprio a capire è invece l’atteggiamento della maggioranza la quale parla ad ogni piè sospinto di partecipazione, di coinvolgimento dei cittadini, di trasparenza, ma poi su un progetto che non potrà non avere pesanti conseguenze per Laives e Pineta, non solo non coinvolge i cittadini, ma neppure il consiglio comunale.
Il tutto avviene nelle stanze del municipio, si preparano progetti, si lavora alacremente per essere pronti quando i soldi effettivamente potranno essere a disposizione. “Per non perdere tempo” - si dice. E se qualcuno solleva obiezioni lo si rassicura con fare paternalistico: “Porteremo a tempo debito la questione in consiglio…”.
Ma per far cosa se tutto sarà ormai deciso?
Rifondazione Comunista – Laives
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