ALTO ADIGE - DOMENICA, 18 GENNAIO 2009
di Bruno Canali
Sul Safety Park la polemica è rombante
Il transito della «Winter Marathon» scatena le ire dei residenti in zona
Telefonate di protesta agli amministratori di Laives e Vadena
LAIVES. Gli abitanti dei masi in zona Cervo sono sul piede di guerra: non hanno mai accettato la convivenza con il vicino Safety Park costruito dalla Provincia in località Ischia-Frizzi, ma dopo quanto accaduto l’altra notte, sono definitivamente convinti che sia una struttura gravemente penalizzante. E’ successo infatti che per una manifestazione motoristica al Safety Park si sia fatto rumore fino all’una di notte, un caos - dicono in tanti - che si sentiva fino a Bronzolo data l’ora.
La mattina successiva, ieri, inevitabilmente è stata una raffica di telefonate di protesta, giunte sia al vicesindaco di Laives che al sindaco di Vadena, per chiedere spiegazioni sull’accaduto.
«Ho ricevuto una miriade di chiamate - afferma il vicesindaco di Laives, Georg Forti - e mi hanno spiegato che al Safety Park, nella notte tra venerdì e oggi (sabato, ieri per chi legge, ndr), i motori hanno rombato fino all’una di notte, svegliando tutti coloro che abitano attorno in un ampio raggio. Ritengo sia stato un episodio grave: non è così che eravamo d’accordo con i responsabili dell’impianto. Lunedì mi recherò in Provincia per protestare e per chiedere spiegazioni».
Stesso tenore anche nelle dichiarazioni del sindaco di Vadena, Alessandro Beati, sul cui territorio comunale si trovano il Safety Park e buona parte delle abitazioni in zona Cervo, nei paraggi della stazione di Laives. «Anch’io sono stato tempestato di telefonate di cittadini arrabbiati - dice Beati - e quello che posso confermare è che la manifestazione automobilistica protrattasi fino a notte inoltrata al Safety Park non era stata da noi autorizzata. Ho riguardato la documentazione in municipio e ho verificato che ancora lo scorso novembre ci era arrivata la richiesta di autorizzare il transito, lungo alcune strade del territorio comunale, dei mezzi che partecipavano alla “Winter Marathon 2009”, gara di regolarità per un centinaio di auto storiche (che viene organizzata da una scuderia bresciana e che ha partenza e arrivo a Madonna di Campiglio, ndr). Questo passaggio, andata e ritorno, esclusivamente questo abbiamo accettato, non certo che i mezzi entrassero fino a tarda ora nel Safety Park come invece è successo. Adesso cercherò di chiarire l’episodio con i responsabili e non escludo che per quanto ci riguarda, laddove ne avessimo la possibilità, applicheremo anche le sanzioni del caso».
«Rumori? Ma se vanno a 35-40 all’ora...»
La replica del direttore Guggenberg. «Una gara di regolarità»
LAIVES. «Non voglio fare polemica», esordisce Paul Guggenberg, il direttore del Safety Park. Una linea che tiene spesso, rispetto ai frequenti attacchi che la struttura riceve dal giorno della sua apertura: «La verità è che ogni volta che lavoriamo qualcuno è pronto ad arrabbiarsi: quindi preferisco non ribattere alle polemiche». Ma questa volta le proteste arrivano direttamente da due amministrazioni comunali e così Guggenberg dà la sua versione dell’accaduto: «Troppo rumore? Preferisco non commentare le sensazioni altrui. La Winter Marathon non è una gara di velocità ma di regolarità. Al Safety Park queste auto d’epoca hanno fatto prove a 35, 37 e 40 km all’ora, questi sono i dati... In ogni caso, per me è molto importante che 130 equipaggi, quindi 260 persone provenienti da tutto il nord Italia abbiano apprezzato la qualità del nostro Safety Park. Infine: per quanto so, gli organizzatori hanno avuto regolare autorizzazione da Vadena».
Analoga la visione di Elmar Morandell, appassionato di vetture d’epoca e presente l’altra notte al Safety Park: «Onestamente non ho sentito tutto questo rumore, anche perchè parliamo di una gara di regolarità, dove non si “vince” sgasando e correndo».
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