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lunedì 3 novembre 2008

«Senza garanzie binari nella valle»

ALTO ADIGE - DOMENICA, 02 NOVEMBRE 2008



























 
di Ezio Danieli
 
Timori a Salorno: la nostra è una zona idrogeologica molto delicata
 
Relazione del sindaco in aula consiliare sulla tratta di accesso


 SALORNO. Il sindaco Giorgio Giacomozzi, nel corso della seduta del consiglio comunale dell’altra sera, ha illustrato l’attuale stato dello studio di fattibilità sulla tratta d’accesso sud della galleria di base del Brennero in Bassa Atesina ed ha ribadito - con il conforto di tutti i consiglieri - quanto aveva già espresso nel corso della riunione del Comprensorio alla presenza del gruppo di progettazione Eut/Ilf: «Salorno è una zona idrogeologica molto sensibile. Se non vi saranno le massime garanzie, il Comune potrebbe anche chiedere che il tracciato della ferrovia non sia interrato».

 Il sindaco ha ricordato che nei pressi del paese la previsione della variante in galleria è ubicata molto vicina alla linea di Trodena. «Abbiamo preso atto, con soddisfazione, delle verifiche geologiche effettuate di recente e di quelle previste prima della definizione del tracciato. Dai tecnici sicuramente arriveranno indicazioni importanti su quello che sarà il tracciato ma Salorno è in una zona geologica molto sensibile e quindi serve la massima attenzione. In mancanza delle assolute garanzie di sicurezza, potremmo arrivare anche a chiedere che la tratta di accesso - per quanto riguarda il territorio comunale di Salorno - non passi sotto la montagna ma nella valle dell’Adige». Il consiglio comunale ha preso atto di quanto relazionato dal sindaco che era presente, un paio di settimane fa, anche all’illustrazione dei lavori di carotaggio da parte dei geologi della Provincia.

 È il caso di ricordare - a proposito della tratta di accesso sud alla galleria di base del Brennero in Bassa Atesina - che attualmente il gruppo di progettazione Eut/Ilf sta analizzando quattro ipotesi di tracciato: variante in galleria, variante lungo l’Adige, variante lungo l’autostrada e combinazione della variante in galleria e lungo l’Adige. Prima che queste ipotesi di varianti possono essere sottoposte ad una valutazione comparativa per scegliere il miglior tracciato, è necessario attendere i risultati dei sondaggi geologici nonché i risultati dei studi idrogeologici. La prima parte di queste verifiche - che si sono concluse proprio di recente - hanno dato - a parere degli esperti - «Risultati che dimostrano che non sussistono particolari problemi a livello geologico e quindi neppure motivi per escludere il progetto di un tunnel». I sondaggi idrogeologici sono stati condotti a Mazon, Pochi e Salorno, a una profondità di 775 metri.

























Il tracciato da scegliere fra perplessità
 
Ma intanto i «carotaggi» indicano che il tunnel è fattibile


 EGNA. Gli esperti della Provincia hanno effettuato i sondaggi idrogeologici per esplorare il terreno in vista della realizzazione dell’accesso sud del tunnel di base del Brennero. La prima fase dei sondaggi in Bassa Atesina si è conclusa, i risultati dimostrano che non sussistono particolari problemi a livello geologico e quindi neppure motivi per escludere il progetto di un tunnel. I sondaggi idrogeologici sono stati condotti a Mazon, Pochi e Salorno, a una profondità di 775 metri e hanno consentito di affinare notevolmente il profilo gelogico del terreno. Ne è emerso un quadro chiaro, con la presenza di roccia dolomia, formazione di Contrin, rocce calcari e marme, formazione di Giovo, conglomerato di Voltago e Richthofen, dolomia del Serla inferiore, successione eterogenea di calcari, dolomie, marne, siliti e argilliti, dolomie scure con gesso e formazione a Bellerophon.

 Proprio di recente, su invito della Comunità Comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, la ripartizione Urbanistica della Provincia ha presentato al consiglio comprensoriale lo stato attuale dello studio di fattibilità sulla tratta d’accesso sud della galleria di base del Brennero in Bassa Atesina. Oltre alle perplessità di Salorno (di cui riferiamo qui sopra) ne sono emerse altre. Il sindaco di Ora Roland Pichler ha dichiarato la propria «soddisfazione dell’evoluzione dello studio di fattibilità - si legge nel verbale della seduta - e ha indicato che il tracciato all’aperto a nord di Ora con una lunghezza di circa 1,5 chilometri dovrebbe essere ridotto a un minimo, in modo che le due zone produttive confinanti vengono influenzate il meno possibile. Il consiglio comunale di Ora nell’ultima riunione del 23 settembre si è espresso in modo contrario alla tratta all’aperto e quindi ha deliberando di stralciare o almeno di incapsulare il tratto in questione». Anche il sindaco di Egna Alfred Vedovelli, in seno al consiglio comprensoriale «ha sollevato dei dubbi sulla tratta all’aperto con una lunghezza di circa un chilometro a sud di Egna che si trova in conflitto con un maso». Proprio di recente il sindaco di Bronzolo, Benedetto Zito, ha scritto al presidente Durnwalder per chiedere chiarimenti sul collegamento fra il portale di uscita della galleria e l’areale ferroviario dove è previsto uno scalo tecnico per i locomotori. Bronzolo dice no alla costruzione di questo collegamento all’aperto con una sorta di mega barriera che verrebbe costruita nella valle fra la zona della Atzwanger e la stazione dei treni. (e.d.)




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