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giovedì 13 novembre 2008

La Thurnhaus sarà abbattuta Resterà la facciata esterna

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 13 NOVEMBRE 2008



























 
Ipes, via libera ai lavori in via Noldin
 
La ditta incaricata può aprire il cantiere In vista 52 alloggi
 
BRUNO CANALI




 LAIVES. Buone notizie per tutti coloro che, inseriti nella graduatoria Ipes delle domande a livello comunale, stanno attendendo un appartamento dall’Istituto: è tutto pronto per iniziare con la zona tra via Noldin e via Andreas Hofer, dove l’Ipes ha in programma di costruire 52 nuovi alloggi al posto del vecchio complesso edilizio composto da Thurnhaus e Pinterhaus.

  «Abbiamo già provveduto a depositare in Comune l’avviso di inizio lavori - spiega l’ingegner Mintoti dell’Ipes - e contestualmente abbiamo consegnato l’area tra via Noldin e via Andreas Hofer alla ditta Zimmerhofer, che ha vinto l’appalto dei lavori. La ditta adesso provvederà a montare il proprio cantiere con tutto ciò di cui necessita e probabilmente, nel giro di un mese dovrebbe avvenire la parte più significativa delle demolizioni».

 È la notizia che anche il Comune stava attendendo, tanto che anche recentemente il sindaco aveva dichiarato di non avere più notizie da quando la commissione edilizia comunale aveva dato parere favorevole. In realtà l’Ipes stava predisponendo l’appalto e la consegna dei lavori, che adesso possono iniziare sul serio. Ad essere interessate da questo intervento sono, come detto, due vecchie costruzioni in fondo a via Noldin: la Thurnhaus, affacciata sulla via, e la più piccola Pinterhaus accanto, che però non verrà trasformata in appartamenti per le famiglie in lista ma dovrebbe essere destinata ad alloggi protetti.

 Insieme a queste due costruzioni, l’Ipes ha a disposizione anche una fetta del verde agricolo ex Defranceschi, affacciato su via Andreas Hofer, verde che la Provincia aveva ottenuto dal privato grazie ad una permuta e che ha quindi messo a disposizione dell’edilizia sociale. Essendo Thurnhaus e Pinterhaus due tra gli edifici più vecchi della città, si è anche convenuto, d’accordo con il Comune che lo aveva chiesto, di mantenere le linee architettoniche della facciata che dà su via Noldin.






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