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giovedì 27 novembre 2008

Nuovo Puc, finalmente si incomincia

ALTO ADIGE - GIOVEDÌ, 27 NOVEMBRE 2008



























 
Il vicesindaco Forti: «Non cerchiamo aree di espansione ma il modo per fruttare meglio la grande cubatura esistente»
 
Assegnato a un team di Treviso l’incarico per la rielaborazione
 
Ora sarà creato un gruppo «ad hoc» per seguire il Piano


 LAIVES. Sarà la «Veneta progetti» di Treviso a rielaborare il piano urbanistico comunale in scadenza. L’incarico è arrivato a seguito della gara e lo studio di Treviso ha vinto grazie all’offerta di 89 mila euro (più Iva), rispetto ai 130 mila a base d’asta. Il secondo classificato aveva fatto una offerta di 104 mila euro. La somma offerta dal vincitore è abbastanza contenuta rispetto all’impegno richiesto. Rielaborare il Piano urbanistico comunale significa infatti riprendere in mano, a dieci anni di distanza, tutte le previsioni di viluppo urbanistico del territorio comunale.

 Bisognerà ovviamente tenere conto dei piani di settore, vedi quello per i rischi idrogeologici, quello per la viabilità, quello per la tutela e così via. Cosa invece si aspetta l’amministrazione comunale da questo incarico lo ha riassunto anche recentemente il vice sindaco, titolare dell’urbanistica: «Più che l’individuazione di nuove aree di espansione - aveva spiegato Georg Forti - dalla rielaborazione del Puc ci aspettiamo uno sfruttamento razionale della grande cubatura disponibile. Punteremo anche a sistemare ciò che, strada facendo, si è dimostrato poco funzionale oppure sbagliato nei piani di previsione».

 In effetti, le volumetrie a disposizione sono notevoli e complessivamente, secondo il vice sindaco, sono disponibili 161 mila metri cubi sul territorio comunale, con la zona Toggenburg che ne ha 80 mila e l’ex Amonn in centro a San Giacomo con 53 mila, tanto per citare le più significative. «È mia intenzione incontrare quanto prima coloro che hanno ricevuto l’incarico per la rielaborazione del Puc - dice Forti - per costituire se possibile un gruppo di lavoro che segua questa iniziativa così importante per il futuro del nostro territorio».

 Per arrivare preparati all’appuntamento, occorrerà anche che il Comune prenda in mano e approvi il piano generale del traffico, realizzato dall’ingegner Stefano Ciurnelli e che attenda anche la predisposizione del piano relativo alle zone a rischio che è stato affidato non molto tempo fa. Si tratta di piani che fanno proprio da base quello urbanistico.























In via Noldin operai in azione. Presto la demolizione
 
Thurnhaus, lavori al via In arrivo 52 alloggi Ipes


 LAIVES. L’Ipes ha dato il via all’intervento in fondo a via Noldin per la trasformazione del vecchio complesso rappresentato da Thurnhaus e Pinterhaus. In questi giorni gli operai della ditta Zimmerhofer (che ha vinto l’appalto dell’Ipes) stanno iniziando a montare il cantiere e quindi si procederà con le demolizioni, operazione che dovrebbe avvenire, secondo programma, nel giro di un mese, almeno per quanto riguarda la parte più rilevante degli edifici. Al loro posto poi verranno edificati 52 nuovi alloggi da mettere a disposizione di coloro che sono nella lista di attesa dell’Ipes. Insieme ai due edifici l’Ipes potrà disporre anche di una parte del verde pubblico retrostante, quello affacciato su via Andreas Hofer, acquisito dalla provincia mediante permuta con il signor Defranceschi.

 Nell’arco di alcune stagioni, quindi, l’Ipes avrà a disposizione ulteriori 52 alloggi in città, che insieme a quelli programmati nella zona Toggenburg 1 di Pineta dovrebbero contribuire a ridurre di molto la lista delle domande o perlomeno fare in maniera che il punteggio necessario per avere speranza di ottenere un appartamento dall’Ipes in tempi ragionevoli sul territorio di Laives si abbassi rispetto a quelli attuali, che sono mediamente più alti che a Bolzano, come ha sempre sottolineato il Centro casa locale. Per le famiglie è senz’altro una buona notizia. (b.c.)













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